Under 16
07 Aprile 2024
AUSONIA, UNDER 16: Valerio Giannattasio sblocca la partita
Erano tutti a caccia di qualcosa in via Bonfadini 18. Chi la cercava sotto le tribune, chi tra le panchine, chi in quel rettangolo verde un po’ stretto dove nascono e muoiono sogni e speranze. Era una caccia al tesoro particolare, con premi diversi a seconda di chi cercava: per l’Ausonia l’accesso ai playoff, ormai una promessa che Faria vuole mettere in tasca definitivamente; per il Sant’Angelo il sorpasso sulla Calvairate e l’approdo sui lidi pacifici dell’Élite. Al bottino ci arrivano prima i neroverdi, trovando terreno fertile negli angolini bassi della porta: prima Giannattasio a destra, poi capitan Gazzoni sulla sinistra. È dunque caccia grossa e tesoro dissotterrato per via Bonfadini, che si regala una vittoria dal peso specifico del piombo per cominciare a parlare più serenamente di fasi finali.
Poche certezze sono rimaste a questo punto del campionato, ma un concetto ce l’hanno chiaro un po’ tutti quanti: Mura dovrà pagare gli straordinari a Di Buduo, Padovani, Rigonelli, Rossi e compagnia cantante. Bellino e Biasia sembravano iperattivi lì davanti, proponendosi fin dai primi minuti con certe soluzioni che sì, si sarebbero tutte potute trasformare in gol da incorniciare. Al 3’ il palo della porta rossonera si prende una pallonata mica da ridere, e qualcuno giura che siano rimaste tatuate le fantasie blu e fucsia del pallone: Bellino torna attivo tentando subito la ribattuta, ma Rossi c’è. E che dire poi di quella verticalizzazione perfetta di Sorrentino per Biasia? Un lavoro sporco disinnescare quella cavalcata, un lavoro che solo Padovani e Rigonelli possono vantarsi di saper fare bene.
Insomma, in via Bonfadini, a casa sua, l’Ausonia ha tutta l’intenzione di prendersi definitivamente i playoff, il Sant’Angelo, fuori casa e decimato, vuole difendere le sue speranze di entrare tra le prime cinque forze del campionato. La prima attacca, il secondo è più contratto in avanti - anche se non manca qualche buon tentativo di Poggi - e si dedica al lavoro di fino per disinnescare. Ma alla fine, gira che ti rigira, qualche miccia scappa anche alla squadra artificieri rossonera, dando il via allo spettacolo pirotecnico neroverde. Pensa a tutto Giannattasio, un po’ centrocampista, un po’ attaccante, un po’ genio, un po’ sregolatezza, mal al 100% quello che ti risolve la partita. Al 31’ il numero 7 di via Bonfadini raccoglie un passaggio perfetto da centrocampo e cavalca fino alla porta di Rossi come se avesse a disposizione intere praterie. Il gioco poi è facile, quasi banale: appoggiare sull’angolo in basso a destra, portare in vantaggio l’Ausonia, mettere in cassaforte la partita.
La teoria della farfalla vuole che un battito d’ali riesca ad innescare una catena di eventi che cambia il corso di tutta la storia, anche dall’altra parte del mondo. Tutto confermato? Pare di sì: a Mura basta cambiare giusto un ingrediente, spostarsi dalla difesa a 5 a quella a 3, lasciano più sviluppato il centrocampo e il Sant’Angelo cambia volto. Il subentrato Rama si mette a spingere a più non posso sulla sinistra, mentre la palla circola a destra e manca qualche metro più indietro. Il rigore guadagnato e calciato da Poggi è solo il coronamento di una squadra di artificieri che pare aver scelto di passare ai fuochi d’artificio.
E con il punteggio tornato in parità, all’Ausonia tocca rimboccarsi le maniche. Lo fa puntando sui suoi cavalli di battaglia, sui suoi Nelini, sui suoi Biasia, suoi suoi Monaci e sui suoi Gazzoni, capitano di mille avventure. Proprio lui, dopo un’occasione d’oro in area che spara altissima, si presenta al dischetto e non sbaglia. Rossi intuisce, ma non arriva in tempo: l’angolino in basso a sinistra non delude le aspettative create da quello a destra battezzato da Giannattasio nel primo tempo e regala all’Ausonia il definitivo vantaggio.
Certo, se quella punizione di serie A di Oliverio fosse entrata - ha spolverato l’angolo esterno della porta - la storia da raccontare sarebbe stata tutta diversa. Certo, se certi appoggi di Prandini avessero trovato le teste dei compagni in area, forse la caccia al tesoro avrebbe avuto un esito tutto da rivedere. Ma davanti ad un Sant’Angelo che crea tantissimo nel secondo tempo, l’Ausonia risponde con la concretezza di un’occasione in più, di una strategia più solida, di una vittoria che è oro colato per restare in pista insieme al Cimiano.
AUSONIA - SANT'ANGELO 2-1
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 31' Giannattasio (A), 7' st rig. Poggi (S), 24' st rig. Gazzoni (A).
AUSONIA (4-3-1-2): Costa 7, Gazzoni 7.5, Sorrentino 7.5 (30' st Mariani sv), Ge 7, Mocanasu 6.5, Dell'Olio 6.5, Giannattasio 7.5, Locurcio 6.5 (19' st Monaci 6.5), Nelini 6.5, Bellino 7 (32' st Cecchi sv), Biasia 7. A disp. Schiattarella, Zarria Lontoc Angel, Collesei, Fornaro, Chon. All. Faria 7.5.
SANT'ANGELO (5-3-2): Rossi 7, Rancati 6.5 (32' st Talarico sv), Di Buduo 7 (43' st Bruschini sv), Padovani 7, Rigonelli 6.5, Cabrini 6.5 (1' st Rama 7), Prandini 6.5, Prandini 6.5, Poggi 7, Oliverio 7, Aversa 6.5. A disp. Colombini, Battaini, Villaschi, Maietti. All. Mura 6.5.
ARBITRO: D'Ausilio di Milano 6.
AMMONITI: Nelini (A), Bellino (A), Di Buduo (S), Giannattasio (A), Prandini (S).
AUSONIA
Costa 7 Uscite sicure, qualche intervento decisivo e tanta reattività, soprattutto quando l’Ausonia necessitava di solidità in difesa per poter riaprire in avanti.
Gazzoni 7.5 La sua specialità? Raccogliere palloni e ripartire. Ottima l’intesa con Sorrentino, che gli serve un cioccolatino meraviglioso per rilanciare l’azione sulla fascia sinistra. È lui l’uomo che al 24’ del secondo tempo chiude i giochi non sbagliando da dischetto.
Sorrentino 7.5 Tra i migliori in campo: ottime le sue verticalizzazioni a cercare Biasia, solido in fase difensiva, non disdegna neppure qualche fuga in avanti (ma trova Rossi sempre pronto) (30’ st Mariani sv).
Ge 7 Carattere fumantino e grinta da vendere. Il risultato? Certi interventi puliti ma decisi su Rancati che non consentono al Sant’Angelo di ripartire.
Mocanasu 6.5 Buoni i suoi interventi sul sempre pericoloso Poggi. Con il passare dei minuti si spegne un po’, ma non compie mai ingenuità.
Dell’Olio 6.5 Partecipa attivamente alla carica neroverde con un tiro potente dalla distanza: esce di un soffio, ed è un peccato perché il gesto tecnico era da incorniciare. In difesa, presenza costante anche se non pirotecnica.
Giannattasio 7.5 Sulle tribune si chiedevano tutti come facesse a risultare sempre scoperto. Non è per forza colpa della difesa rossonera: Giannattasio ha la qualità molto apprezzabile di essere velocissimo a spostarsi da una parte all’altra del campo. Sarà forse per questo che al 31’ si trova la corsia sinistra libera e va a segnare: imprendibile.
Locurcio 6.5 Anche lui, come i difensori del Sant’Angelo, deve aver recentemente preso lezioni di artificieria: non c’è pallone a centrocampo che non passi per i suoi scarpini e non c’è azione rossonera che lui si lasci scappare. Disinnesca bene e accende i fuochi d’artificio quando serve, ma talvolta la fantasia gli costa qualche disattenzione.
17’ st Monaci 6.5 Buon ingresso per dare solidità al centrocampo: fa il suo senza troppe pretese, ma non commette sbavature.
Nelini 6.5 Propositivo, senza ombra di dubbio, ma Di Buduo e Padovani lo contengono bene. Si prende comunque il merito di essere una solidissima roccia su cui poggiare un comparto offensivo ormai ben oliato.
Bellino 7 Il suo palo al 3’ del primo tempo sembra un avvertimento, o forse una promessa: l’Ausonia non intende lasciarsi sfuggire l’occasione di risplendere. Svelto poi a rimettersi in gioco con la ribattuta, ma Rossi c’è (32’ st Cecchi sv).
Biasia 7 Un pilastro dell’attacco di Faria: con Bellino e Nelini dimostra di intendersi alla grande, si prone in avanti spesso capitalizzando i passaggi di Sorrentino, è sempre sul pallone quando serve. Manca il guizzo per trovare il gol.
All. Faria 7.5 Ha ripreso in mano la squadra. Sembra tutta un’altra Ausonia rispetto a quella in difficoltà che si era vista in via Cazzaniga contro l’Enotria. Sono passati giusto un paio di mesi, e i neroverdi sono del tutto tornati in carreggiata: Ausonia che attacca, Ausonia che dialoga, Ausonia che sa soffrire da squadra nei momenti complessi.
SANT'ANGELO
Rossi 7 Attento a non farsi prendere dal panico dopo il palo di Bellino, esce con sicurezza in molti dei calci d’angolo del numero 10 e riesce pure a parare un insidiosissimo calcio di punizione di Gazzoni. Insomma, prestazione sublime.
Rancati 6.5 Buona presenza difensiva e intraprendenza sulla fascia. Con il passare dei minuti, paga un po’ l’alta intensità della partita e sparisce un pochino (32’ st Talarico sv).
Di Buduo 7 Gran bel lavoro di precisione su Biasia e Giannattasio, anche se quest’ultimo gli scappa decisamente in avanti in occasione dell’1-0 (43’ st Battaini sv).
Padovani 7 Anche lui fa un’ottimo lavoro di contenimento su un imprevedibile Biasia. Nel secondo tempo si mette in mostra anche con un bel passaggio per Rama.
Rigonelli 6.5 Le sue entrate su Biasia servono eccome, anche se non sono poche le occasioni in cui il numero 11 neroverde gli scappa dal controllo.
Cabrini 6.5 Un giocoliere: colpo di tacco, colpo di punta, colpo di interno o di esterno che sia, Cabrini riesce sempre a far vorticare la palla e a dare spettacolo. Paga un po’ lo scotto della concretezza, ma è sicuramente molto divertente da veder giocare.
1’ st Rama 7 È il cambio meglio riuscito: ha una voglia matta di spaccare la partita, le sue proposte in avanti non si conterebbero nelle dita di tutte le mani presenti in via Bonfadini, il carattere in campo è quelli che vogliono incidere su ogni match. Peccato che non trovi la sua rete, ma si mette in lustro anche con ottimi calci d’angolo.
Prandini Tommaso 6.5 A centrocampo l’Ausonia fa girare la palla molto bene e lui paga un pochino l’intensità dei passaggi. Riesce comunque a non commettere sbavature degne di nota.
Prandini Jacopo 6.5 Quando la partita si fa nervosa, lui accusa un po’ il colpo e si lascia trasportare. Prima, ha abbastanza lucidità per proporsi spesso di testa e per disinnescare Gazzoni.
Poggi 7 Le momentanee speranze del Sant’Angelo sono tutte legate al suo nome: non solo perché è lui a mettere la firma sull’1-1 da dischetto, ma anche perché l’intramontabile fantasista che crea a più non posso e si rende sempre pericoloso.
Oliverio 7 È vero, non precisissimo quel passaggio per Aversa nel primo tempo, ma che spettacolo quella punizione che per un pelo non si insacca sotto al sette… meritava sicuramente più gloria.
All. Mura 6.5 La sua è una squadra con gli attributi. Ci sarebbero forse modi più fini per dirlo, ma sicuramente così passa meglio il concetto: da sfavoriti, lottano e creano come dei leoni e non si arrendono sul vantaggio dell’Ausonia. Il risultato parla a favore dei neroverdi, ma da via Bonfadini Mura se ne va a testa altissima.
ARBITRO
D'Ausilio di Milano 6 In una partita nervosa, lui non aiuta a calmare gli animi. Molti dubbi sui due rigori, molti dubbi su un paio di fuorigioco che segnala.