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Under 14

Il bomber classe 2010 è implacabile: 23 gol in campionato per continuare a sognare in grande

Marco Mossali e il suo destro formidabile vogliono vincere a tutti i costi il titolo di capocannoniere

Marco Mossali • Caravaggio Under 14

REGIONALI UNDER 14 • Marco Mossali, l'implacabile bomber del Caravaggio

Rientrare con il piede preferito, accentrarsi e poi calciare. Ci sono giocatori che la hanno resa un vero e proprio tratto distintivo, come per esempio Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre, o meglio conosciuto come Suso, calciatore spagnolo che in passato in Italia ha indossato le casacche di Genoa e Milan. Per più di 4 anni ha ammaliato le tifoserie del Bel paese con la sua giocata più famosa: ricevimento di palla largo sulla fascia destra, rientro con il mancino e poi, sempre con lo stesso piede, tentare il tiro, il quale nella maggior parte delle volte era una rete segnata dal giocatore iberico. Ne sono un esempio i gol spettacolari contro Sassuolo e Sampdoria, reti che per altro sono risultate decisive. Ci sono anche altri giocatori che sono diventati famosi con questa giocata, sia nel passato che nel presente, uno di questi è Marco Mossali, attaccante classe 2010 del Caravaggio, che a suon di gol sta diventando sempre di più un giocatore determinante per i biancorossi bergamaschi.

IL JOLLY

Meglio prima punta, anzi no, ala sinistra. Il motivo? La libertà, non solo nel compiere quella giocata che da settembre incanta il pubblico di Caravaggio e dintorni e fa portare a casa i risultati, ma anche nella possibilità di essere il più creativo possibile nei movimenti, allo scopo di essere un pericolo costante per le difese avversarie. Le partite da vero numero 9 ci sono state, ma l'atmosfera non era la stessa: il suo posto è sulla fascia. I suoi idoli? Ovviamente Cristiano Ronaldo e Kylian Mbappé, chi meglio di loro d'altronde, l'incarnazione dell'attaccante perfetto, capaci di giocare sia centralmente, sia larghi in fascia, veloci e funambolici, proprio come Marco. Il suo sogno calcistico è chiaro: compiere gli stessi passi di quei giocatori che lo ispirano, ovvero riuscire un giorno a calcare palcoscenici molto più grandi, o come calciatore, oppure in un'altra figura come l'allenatore o il dirigente, con però la costante dell'equazione che non cambia: il calcio deve essere il suo contesto lavorativo del futuro. Al momento però ci sono ancora vari traguardi, extra campo e non, da dover affrontare, il primo su tutti finire la scuola media e poi concentrarsi sul passo successivo, il liceo scientifico.

POKER MEMORABILE

«Penso che la partita di ritorno contro il Villa Valle è il ricordo più bello che al momento ho vissuto in carriera», così racconta Marco, il quale ricorda con così tanta importanza questa partita per quello che è successo. D'altronde segnare 4 gol in 70 minuti non è da tutti, se poi vengono fatti contro i rivali, per altro volenterosi di vendetta vista la sconfitta all'andata negli ultimi minuti, sono tutto sommato ricordi che dureranno per sempre. Il primo - forse degli altri realizzati in quella partita il più banale - arriva dopo neanche un minuto: errore del portiere avversario, intervento in scivolata e pallone in rete. Passano altri 14 minuti e da un calcio d'angolo la palla arriva perfetta sui piedi del campioncino di Caravaggio che la colpisce al volo e la insacca. «Non c'è due senza tre...», recita il più vecchio e classico dei vecchi, ripetuto centinaia, anzi migliaia di volte, ma la mezza rovesciata realizzata da Marco - simile per intenderci a quella di Carlo Parola in Fiorentina-Juventus del 1950, e poi resa famosissima per essere il logo del celeberrimo album di figurine dei calciatori - che gli è valsa la sua tripletta, non è proprio così comune. Per riprendere il detto di prima, si può completare con: «E il quattro vien da sé», proprio come in questo caso. Lancio lungo, uno contro uno con il portiere e dribbling per superarlo per completare una giornata pazzesca.

FINALE DA SCRIVERE

Questi 4 gol però sono solo una piccola parte dei 23 realizzati dal biancorosso bergamasco, la sua media gol d'altronde parla chiaro, un gol ogni 55 minuti. Traduzione: un gol a partita, che varie volte sono valsi punti a dir poco pesanti, proprio come quelli che nell'ultima giornata con la vittoria per 5-1 contro la Fiorente Colognola, partita in cui Marco ha messo a referto una doppietta. L'importanza dei tre punti sul campo dei viola si collega al pareggio tra giganti che avveniva in contemporanea alla vittoria dei biancorossi, infatti la Virtus Ciserano Bergamo e Uesse Sarnico non si sono fatte più di tanto male, mantenendo invariate le loro posizioni in classifica, ma permettendo a Mossali e compagni di mettersi a -4 a due giornate dalla fine. Un'impresa che tuttavia è legata ai risultati dei ragazzi di Sarnico, infatti basterebbe una vittoria nel prossimo turno per togliere il Caravaggio dalla corsa al primo posto in classifica. 

È invece ancora aperta la corsa per il titolo al capocannoniere, con infatti ancora 4 concorrenti, tuttavia a occupare la vetta è proprio Marco a quota 23, a -1 c'è Federico Costa dello Scanzorosciate, e dietro ci sono Lorenzo Poli del Uesse Sarnico e Mirko Giordano del Villa Valle. A due giornate tutto è possibile e nulla è ancora stato scritto, partendo da chi avrà la possibilità di ottenere la tanto desiderata promozione, fino a chi sarà il capocannoniere del campionato.

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