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Under 16

Da calcio d'angolo e all'incrocio: il classe 2009 segna il gol della vita nella partita più importante

Gianluca Siani e quella rete da fantascienza che ha consacrato l'Atletico Alcione

GIANLUCA SIANI, ATLETICO ALCIONE

ATLETICO ALCIONE, UNDER 16: Gianluca Siani segna da Calcio d'angolo e chiude il campionato

Maglietta storta, rigorosamente con il numero 11 ben in vista, quel numero 11 che ormai è una bandiera, quel numero 11 arancione su sfondo bianco che è già entrato nella storia. Torniamo indietro. L’esultanza alla fine della partita più importante della sua carriera, quella che ha consacrato l’Atletico Alcione alla medaglia d’oro del campionato, arrampicato sulla recinzione, con le braccia che vanno avanti indietro e tutte le tribune che gridano «Sotto la curva, venite sotto la curva» (impossibile non leggerlo cantando). Una parola, sette lettere: iconico. Servono presentazioni? Forse no, a molti sarà già venuto in mente tutto, ma per completezza di informazioni eccole qua: lui è Gianluca Siani e di professione segna da calcio d’angolo. 

OPERA D’ARTE 

I latini avrebbero dedicato almeno un paio di capitoli in un’opera epica a quella traiettoria perfetta, avrebbero detto che la palla era guidata da chissà quale fato, accompagnata dal favore di qualche divinità dell’Olimpo. Da un lato, è una fortuna che Virgilio non abbia visto niente: probabilmente non tutti avrebbero saputo tradurre i suoi esametri su quel capolavoro - latino, quel maledetto latino… 

Dunque no, nessun poema epico, ma qualche traccia è rimasta per forza: un video, una foto, più semplicemente l’immagine tatuata nella memoria di chi quel sabato pomeriggio - quello in cui un ragazzino dello scientifico ha vestito i panni del supereroe - era al Kennedy. Perché? Perché non solo lo ha fatto splendido, ma lo ha fatto davvero senza senso. L’intuizione arriva come un fulmine a ciel sereno: «Il portiere sta parecchio fuori, forse posso provarci». Dunque la fase creativa, quella dove si prova a buttare giù qualche idea per vedere come viene il progetto: il numero 11 prende le misure con un paio di tentativi, ma ancora senza fortuna. 

Infine, tra l’altro proprio mentre il tempo a disposizione stava finendo, la fase operativa con cui l’artista espone al grande pubblico il suo capolavoro. Pallone sottobraccio, da far roteare sull’angolino, di fianco alla bandierina. Mira sicura, faccia tosta di chi vuole segnare il gol della vita davanti alle tribune piene, impatto con la palla senza prendere tempo in convenevoli. Il risultato è già nei libri di storia, nuova epica moderna.

«INSIEME»

Comincia tutto in una piscina. Sì, perché all’inizio Gianluca non ci pensava neppure troppo al pallone: il nuoto era la sua passione, quel famoso "sport completo" decantato alle cene di famiglia di tutta Italia. Poi, una vocina in fondo alla coscienza suggerisce che il ragazzo ha i piedi buoni e che forse è il caso di concentrarsi su quelli. I fatti non smentiscono: in Under 14 a La Spezia si dedica otto gol, in Under 15 sette, fino all’exploit in Under 16 - da sotto età - con 12 reti in una stagione. Insomma, la vocina aveva ragione, la strada giusta è segnata.

E adesso? Una risposta, una citazione, di quelle che diventano virali: «insieme». Insieme al suo Atletico Alcione, insieme a quella maglietta numero 11 che lo ha reso un’icona, insieme al tecnico Oppio e alla sua corazzata orange. Sì, perché dopo aver «combattuto», «sofferto» e «vinto», Gianluca quella maglia non la mollerebbe più. E la vocina che dice? La vocina dice che il tento c’è, quei piedi buoni non l’hanno abbandonato e chissà dove mai lo porteranno. Ora però c’è un campionato regionale da giocare. 

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