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Under 17

Avanti due volte e ripresi: una resa dei conti infuocata consegna allo spareggio l'ultima parola

Sagulo sembra mandare in paradiso i biancazzurri, Bernardinello dice no e risveglia ancora la Triestina

Mattia Lucas Boella e Tommaso Bernardinello; Orione-Triestina 1946 Under 17

UNDER 17: A sinistra il capitano biancazzurro Mattia Boella, a destra quello biancorosso Bernardinello

È successo di tutto e no, è tutto fuorché una frase deviante. Perché in palio c'era tutto, la gloria, i Regionali, la tanto agognata vetta del campionato, ma ancora una volta Orione e Triestina hanno deciso che non hanno finito di farci divertire. Traduzione? Un pazzo, bellissimo e altrettanto giusto 2-2 maturato quasi tutto in un secondo tempo dalle mille facce. Quelle di Boella, freddissimo nel realizzare dal dischetto il penalty che chiude il primo tempo sul vantaggio biancazzurro. Quelle di Di Chirico - la mossa dalla panchina di Fiore che ha portato al pari - o ancora quella di Sagulo che in men che non si dica ristabilisce il vantaggio. Finito? Neanche per sogno, perché l'espulsione di Romano rimette in vita la Triestina e un immenso Bernardinello architetta la seconda rimonta della partita per i suoi. Ci siamo? Quasi, perché nel finale le occasioni per vincerla ci sono per entrambe, ma questa volta non va. Tutto rimandato, ma l'attesa non sarà molta, perché mercoledì 1° lo spareggio metterà le due compagini di nuovo contro in un terzo atto che si preannuncia bollente. E questa volta il verdetto sarà inappuntabile.

 

FREDDEZZA BOELLA

 

É la partita della stagione, è una di quelle cose che non si spiegano, non si può, bisogna viverle per raccontarle. E sì, Orione e Triestina 1946 in questo caso hanno voce in capitolo, eccome se lo hanno. Due squadre tanto uguali quanto diverse, quelle rimaste della folle corsa a tre per il trono del Girone B, quelle che al dunque sono arrivate e lo hanno fatto superando mille prove di forza. Ora l'ultimo passo, da un lato i biancazzurri di Conte - che di vincere gli scontri diretti se ne intende eccome, chiedere in ultimo alla Real Trezzano - , dall'altra parte i biancorossi di Fiore che di certo non sono da meno; perché col cuore, grandissimo, con i loro mezzi, fortissimi, hanno quella magia che serve in partite di questo tipo. E come nei più classici dei dentro o fuori, dopo un inizio di partita che vive essenzialmente una fase di puro studio sia da una parte che dall'altra, è un episodio a fare la differenza (8'): palla al limite dell'area per Sagulo che prova a girarsi ma Battaglia lo aggancia, è calcio di rigore. Dal dischetto va lui, il capitano, quello che quando si tratta di prendersi la responsabilità nei momenti cruciali, c'è; sì, è Mattia Boella che è ancora una volta freddissimo, palla da una parte e Spina dall'altra per il vantaggio Orione. Colpita a freddo la Triestina - nell'occasione schierata a specchio con 4-4-2 - decide di appoggiarsi soprattutto sul duo d'attacco: quindi la fisicità di Zangrillo da una parte, la fantasia e la velocità prorompente di Zanardini dall'altra.

La squadra di Conte però risponde colpo su colpo stringendo tantissimo i due esterni in fase di non possesso; mossa che si rivela azzeccata perché il tabellino delle occasioni parla ancora biancazzurro (17') con Sagulo. Il dieci riceve in area e usa Calzolaio quasi come appoggio, palleggia tenendo il pallone sospeso in area e poi prova un trick clamoroso - molto simile per certi versi al gol di Mikhitaryan nella finale tra Manchester United e Ajax di sei anni fa - calcia di mezzo esterno senza però centrare la porta. Poco dopo è sempre un Sagulo incontenibile come sempre ad avere la palla del raddoppio (21'): Procopio brucia a Gabrielli sullo scatto e dalla destra mette un pallone perfetto proprio per Sagulo che tutto solo arriva in terzo tempo e di testa stacca senza però centrare la porta. Arrivati alla mezz'ora ecco che i biancorossi di Fiore, dopo aver abbozzato una minima reazione a livello nervoso, si affacciano dalle parti di Sala per ben due volte in pochissimo tempo: a prender per mano la squadra è niente di meno che il suo leader tecnico, Diego Zanardini, che prima mette in mezzo un traversone forte e teso su cui Sala è bravissimo ad intervenire e poi calcia centrale una ghiottissima punizione dal limite. Il pericolo però è sempre dietro l'angolo perché quando gli ospiti si scoprono là davanti l'Orione ha spazio e i mezzi per fare male. Allo scadere infatti ecco che Procopio si trova a tu per tu con Calzolaio dopo un campanile, lo salta ma arrivato in area allarga troppo un mancino che Spina osserva finire sul fondo (44').

 

 

QUESTIONE DI CUORE

 

Pronti via e subito un cambio per una Triestina che deve per forza di cose riorganizzarsi, e lo fa buttando nella mischia il solito De Pascali che va a sistemarsi largo a sinistra con compiti decisamente più offensivi. La prima e clamorosa occasione però è ancora per l'Orione e nasce sempre dai piedi di Sagulo: il fantasista biancazzurro arrivato al limite vede alla sua sinistra l'inserimento di Procopio e lo serve, ma quest'ultimo deve fare i conti con un intervento spaziale di Spina che intercetta addirittura con la faccia il sinistro violento e ravvicinato dell'8 di Conte. Sul successivo ribaltamento di fronte questa volta sono gli ospiti a provarci con quella che senza ombra di dubbio è la loro occasione più ghiotta: De Pascali - entrato benissimo in partita - scucchiaia un pallone perfetto per Zanardini che sull'uscita di Sala calcia al volo ma il suo sinistro è largo e termina clamorosamente sul fondo. Il vento è cambiato nel secondo tempo e si sente, non tanto per un calo dell'Orione che di fatto non c'è - con Politanò che impegna ancora una volta Spina con un sinistro radente che però l'estremo difensore biancorossi blocca in due tempi - quanto perché si vede seppur con un tempo di ritardo quel cuore e quella scaltrezza che fanno della Triestina una grande squadra. Al quarto d'ora ecco che Cason emerge dal pandemonio al centro del campo e serve un filtrante perfetto per Maura che si allarga sulla destra e poi incrocia dalla parte opposta, Sala blocca senza problemi. La Triestina spinge tanto tantissimo e ora sì, l'Orione sembra subire la pressione degli ospiti, tanto che ci vuole una parata in uscita alla tedesca di Sala a tu per tu per negare il gol a De Pascali. Al 19' però ecco la svolta: dentro Di Chirico che ci mette neanche un minuto per trovarsi al posto giusto e al momento giusto: palla che schizza sulla sinistra proprio per lui che senza pensarci due volte tira forte sul primo palo, beffa un Sala non perfetto e fa 1-1 scatenando il delirio Triestina. Ma è solo un istante, una beffarda illusione perché battuto il calcio d'inizio, l'Orione manda subito il pallone su, nella mischia, e riemerge trionfante (21'): rimessa laterale lunghissima nel cuore dell'area di rigore ed ecco che arriva lui, sempre, ancora una volta Rinaldo Sagulo che incrocia col sinistro e fa secco Spina, è di nuovo 2-1 Orione, immediato.

La curva Est dell'Orione

Anche questa volta però non c'è tempo di fare piani, non c'è tempi di risistemarsi per l'ultima metà di partita perché ecco che Romano - già ammonito - commette un fallo ingenuo e che gli costa l'espulsione. La superiorità numerica carica la Triestina - mentalmente sotto un treno fino a pochi secondi prima - che abbassa la testa e spinge, spinge, fino a trovare l'ennesimo jolly della stagione (28'): punizione dalla trequarti per Cason che alza un campanile che nessuno coglie, la palla schizza buona per Bernardinello che aggancia e con un movimento da fuoriclasse puro si gira mette il pallone sotto la traversa,  Sala sorpreso ed è 2-2. L'ennesimo cambio di direzione della partita acuisce un'intensità sempre più crescente e sempre più forte, tanto che le occasioni fioccano sia da una parte che dall'altra. La prima e gigantesca ce l'ha Siragusa che dopo una respinta così così di Spina ha tutta la porta libera per segnare ma calca debole tra le braccia del portiere, poco dopo è invece l'ex Barranco a spedire fuori di testa da ottima posizione. Nel finale la stanchezza subentra ma lo spettacolo non viene meno, anzi, sia Triestina che Orione sparano le ultime cartucce rimastogli e ne escono due chance clamorose. Se però nel caso dei biancazzurri ci vuole un intervento mostruoso di Spina sul colpo di testa battente di Politanó, lato Triestina la chance sul fischio finale è altrettanto gigantesca: pallone alzato in area di rigore che diventa buono per Zanardini che deve solo appoggiare in porta, ma clamorosamente non inquadra lo specchio da zero metri per quello che sarebbe stato, in tutti i sensi, il gol della stagione.

 

IL TABELLINO

 

ORIONE-TRIESTINA 1946 2-2
RETI (1-0, 1-1, 2-1, 2-2): 8' rig. Boella (O), 19' st Di Chirico (T), 21' st Sagulo (O), 28' st Bernardinello (T).
ORIONE (4-4-2): Sala 6, Lodigiani 7, Casucci 6.5, Boella 8, Politanò 7, Barranco 6.5, Iazzarelli 6.5, Procopio 6.5 (24' st Siragusa 6.5), Romano 6, Sagulo 7.5, Guerritore 6 (19' st Timpano 6). A disp. Bolivar, Moy Huaracaya, Candia, Cohen, Dorosan, Licciardi, Achini. All. Conte - Mancosu 7. Dir. Verzanini - Gullo.
TRIESTINA 1946 (3-5-2): Spina 7.5, Storti 6.5, Gabrielli 6.5, Quartodipalo 6 (1' st De Pascali 7, 36' st Seminari sv), Calzolaio 7 (19' st Di Chirico 8), Battaglia 7, Maura 6.5, Cason 6.5, Zangrillo 6, Zanardini 7, Bernardinello 8. A disp. Fiore, D'Ostilio, Carrone, Miano, Artinelli, Ricciu. All. Fiore 7. Dir. Minerva - Gabrielli.
ARBITRO: Vasile di Milano 7.
ESPULSO: 26' st Romano (O).
AMMONITI: Casucci (O), Romano (O), Romano (O), Guerritore (O), Zangrillo (T), D'Ostilio (T), Seminari (T).

 

LE PAGELLE

ORIONE

Sala 6 Quando ha una giornata no è sempre una notizia, così come i gol sul primo palo e su un tiro cross che lo colgono impreparato e alla sprovvista. Rimane comunque un campionato clamoroso per lui, e l'uscita alla tedesca che stoppa De Pascali ne è una vivida dimostrazione.
Lodigiani 7
Da centrale gioca una partita di grande intelligenza e di opposizione pura, tenendo sempre in equilibrio la linea difensiva. Ha le caratteristiche da terzino e si vede, quando ne ha l'occasione sgroppa senza pensarci due volte.
Casucci 6.5
Decisamente più bloccato per controbilanciare con l'attitudine a spingersi in avanti di Guerritore, terzino destro per l'occasione, soffre molto Bernardinello ma sa anche farsi rispettare.
Boella 8
Partita da leader vero. Sul pezzo, ruvido ma anche elegante quando serve e di fatto annulla il gigante Zangrillo, poi con personalità e con i suoi occhi di ghiaccio calcia e trasforma il penalty dell'1-0.
Politanò 7
Gioca nella consueta posizione di mediano davanti alla difesa e fa la solita grande partita di impostazione col pallone, in fase di pressing invece si alza tantissimo fino ad occupare quasi la posizione di trequarti. Può coronare la prestazione con il gol del 3-2 ma Spina è sensazionale nel respingere il suo colpo di testa da distanza ravvicinata.
Barranco 6.5
Anche lui ha la chance di coprirsi di gloria quando nel secondo tempo stacca coi tempi giusti, ma non inquadra la porta da distanza ravvicinata. In generale è molto pratico ed efficace nei suoi interventi.
Iazzarelli 6.5
Come al solito dà l'anima senza risparmiarsi nella doppia fase, con Casucci alle sue spalle tiene altissima la sua posizione pur non riuscendo mai ad incidere nella manovra offensiva, la prestazione c'è.
Procopio 6.5
Svaria tanto in campo giocando una gara di qualità e quantità. Ha una chance ghiottissima per segnare il gol del raddoppio ma arrivato a tu per tu con Spina calcia troppo centrale favorendo l'intervento addirittura con la faccia dell'estremo difensore.
24' st Siragusa 6.5
Entra bene, con grinta e tanta voglia di spaccare in due la partita e il destino gli regala una grande chance: lui però non la coglie calciando tra le braccia del portiere il pallone dei tre punti.
Romano 6
L'espulsione rischia di costare caro ai suoi e arriva dopo una partita difficile e in cui di fatto non ha mai lo spazio per fare male, ma che l'ha comunque visto dare l'anima.
Sagulo 7.5
Ormai gli aggettivi si sprecano. Tutte le occasioni o quasi passano dai suoi piedi fatati, e la sua posizione ibrida tra la trequarti e l'attacco gli dà un innumerevole quantità di modi per fare male alla difesa della Triestina. Calcia tanto e, alla fine, viene premiato col diagonale del momentaneo 2-1.
Guerritore 6
Gioca da terzino destro e si vede che non è abituato, perché Zanardini lo punta sempre e gli va via con molta facilità. Nettamente più a suo agio quando si alza sulla linea dei centrocampisti per offendere.
19' st Timpano 6 Messo in campo e piazzato là, davanti, subito dopo il primo pari della Triestina e per dare immediatamente una scossa. Finisce però per perdersi ed è costretto a ripiegare quando i suoi restano in dieci uomini.
All. Conte 7
Schiera la squadra con una retroguardia a 4 per limitare i movimenti della Triestina sugli esterni e in un primo momento ci riesce, perché i suoi giocano una partita solida e di grande sacrificio ma anche di coraggio perché quando rimangono in dieci hanno comunque più occasioni per portarla a casa.

TRIESTINA 1946

Spina 7.5 Non può nulla sui due gol subiti ma la sua è una partita sontuosa. Para tutto quello che gli arriva con i piedi, le mani e persino la faccia, confermandosi uno dei migliori portieri dell'intera categoria. Stravince il duello a distanza e nella partita con Sala.
Storti 6.5
Partita nel complessi diligente, senza né alti né bassi. Il duello con Iazzarelli è estremamente equilibrato e ne esce fuori un testa a testa gradevole, forse potrebbe osare di più ma la prestazione c'è.
Gabrielli 6.5
Così come Storti non spinge tanto ma fa una buona partita in fase di copertura, rimanendo bloccato per limitare al massimo le azioni di contropiede targate Sagulo, riuscendoci però solamente a tratti.
Quartodipalo 6
Gioca facile su Romano ma per il resto la sua è una giornata no, perché nel primo tempo lascia sempre tanto campo alle sue spalle e negli interventi non sembra per niente sicuro a differenza delle partite precedenti.
1' st De Pascali 7
Tanto per cambiare entra e spacca in due la partita. Due settimane fa lo fece segnando un eurogol in casa del Romano Banco oggi dà una grande sveglia alla squadra, si toglie anche il lusso di un cucchiaio che mette Zanardini davanti alla porta e di un incursione che culmina con un destro respinto da Sala, a negargli un gol che avrebbe meritato (36' st Seminari sv).
Calzolaio 7
Inizialmente soffre Sagulo ma poi, una volta prese le misure, gioca una partita sontuosa e se il dieci dell'Orione non fa i danni come la grandine gran parte del merito è anche suo. Annulla completamente uno spento Romano.
19' st Di Chirico 8
Rafa Leao ci mise nemmeno dieci secondi per segnare il gol più veloce nella storia della Serie A, lui ce ne mette meno di trenta per farsi trovare al posto giusto e al momento giusto trafiggendo Sala con un destro forte sul primo palo.
Battaglia 7
Leader vero, un guerriero e un combattente nato. Dopo un inizio in salita col penalty commesso su Sagulo, impedisce alla retroguardia biancorossa di non affondare in un primo tempo difficile con una prestazione solida, interventi decisi e mai fuori tempo. Ha lo sguardo di chi il proprio avversario se lo vorrebbe mangiare.
Maura 6.5
Gioca molto esterno rispetto al solito, quasi come laterale offensivo per dare una maggior copertura sulle corsie che sono molto affollate. Questo però non gli impedisce di rendersi protagonista anche in attacco, con un destro incrociato che però Sala blocca facilmente. Partita di quantità.
Cason 6.5
Il centrocampista di peso e opposizione pura per eccellenza, quest'oggi non è solo alla difesa del forte e infatti si concede anche qualche sortita offensiva come il filtrante che mette Maura davanti alla porta. Meno prorompente del solito ma comunque efficace.
Zangrillo 6
Boella è il suo incubo, Barranco pure perché di fatto non lo lasciano mai solo e i palloni che gli arrivano sono difficili per chiunque. Lotta tanto, corre tanto e alla fine quello che manca sono i tiri verso la porta di Sala, gara di sacrificio la sua.
Zanardini 7
Sgusciante, sfuggente e di classe. La partita di Zanardini non è solo questa roba qua, ma è anche leadership, quella con cui sveglia la squadra in un primo tempo sonnecchiante e che prova a trascinare nella ripresa. Ha tante occasioni ma a mancargli questa volta è la freddezza che lo contraddistingue.
Bernardinello 8
C-a-p-i-t-a-n-o. Occorre fare lo spelling prima e guardare alla sua partita per capire il vero significato della parola. Non si risparmia mai, corre il triplo degli altri e alla fine si inventa un gol senza senso - con la complicità di Sala - che manda la squadra allo spareggio.
All. Fiore 7
La squadra soffre inizialmente il cambio di modulo dell'Orione e il primo tempo infatti è difficile, complesso. Poi però nella ripresa mette mano alla panchina e lo fa alla grade con De Pascali e Di Chirico che spaccano in due la partita. Dopo un inizio a tre risistema la squadra a 4 dietro per l'assalto finale in superiorità numerica ma senza successo, forse questo l'unico rimpianto. Il pari però è il giusto premio per essere rimasto sempre in partita.

ARBITRO

Vasile di Milano 7 Direzione pressoché inappuntabile, così come il calcio di rigore assegnato in favore dell'Orione. Lascia correre tanto e questo non è mai scontato, forse manca qualche fischio ma gestione della gara è ottima.

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