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Coppa Under 15

È un capolavoro che rimarrà nella storia: i classe 2009 fanno l'impresa e trionfano in finale

La Varesina sbanca tutto e si aggiudica la prima Coppa Lombardia

Ci sono appuntamenti a cui nel calcio non si può mancare. Nella maniera più assoluta. Lo sa bene, per esempio, Gabriele Bongiorno: «Quando un attaccante riceve palla in area piccola deve fare solo una cosa: gol». E Gabriele Bongiorno lo ha detto al termine di Varesina-Uesse Sarnico, finale di Coppa Lombardia. Una finale che ha sbloccato proprio lui, ricevendo palla in area piccola e facendo quel gol che - ipse dixit - non poteva sbagliare assolutamente: rete gonfiata e match stappato, scongiurando l’ombra dei tempi supplementari, un’ombra che stava diventando decisamente sempre più incombente.

STORIA

Ci sono appuntamenti, allora, a cui nel calcio non si può mancare. Nella maniera più assoluta. E adesso si può dire che lo sa benissimo la Varesina di Arban, che grazie al gol di Bongiorno ma anche al raddoppio del vichingo Marco Colugnat, diventa la prima storica vincitrice della Coppa Lombardia. Dopo il triplice fischio del signor Scalvi di Lodi è infatti capitan Nicora ad alzare la cielo il trofeo. Un trofeo che premia l’ottimo percorso delle fenici, capaci di dare splendidamente il massimo nonostante un percorso in campionato impegnativo e che ha portato i biancorossoblù al secondo posto nel girone. La Varesina non ha mai disdegnato la Coppa perché un trofeo è sempre un trofeo e la soddisfazione di averne messo uno in bacheca è assolutamente impagabile.

CHAMPIONS LEAGUE

«Adesso festeggiamo, ma da domani ci rimettiamo al lavoro, perché dobbiamo iniziare la nostra personalissima Champions League». Una vittoria è sempre una vittoria, ma Arban vuole di più, perché è consapevole di avere a che fare con un gruppo di ragazzi di assoluto talento. E la vittoria della Coppa Lombardia può dare tantissimo alla Varesina, che mercoledì inizierà il suo percorso nei playoff: da Corna a Trezzi, passando per Luzaku, Consoli e tutti gli altri, ogni componente della rosa si porterà da Trezzo qualcosa di utile per affrontare al meglio i prossimi impegni, ma soprattutto la voglia di alzare un altro trofeo, perché le vittorie non sono mai abbastanza. E le fenici vogliono continuare a volare altissimo, vicinissime al sole, dove solo i più forti osano andare.

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