Under 17 Élite
02 Maggio 2024
UNDER 17 ACCADEMIA INTER: Federico Marrone, talento nerazzurro
Federico Marrone ce l'ha fatta. È arrivato a quel livello lì, dove non esistono "se" e "ma". Niente condizionale, niente ipotesi, niente possibilità più o meno concrete. Solo certezze. Quel livello dove più del "quando" conta il "dove". Quel livello in cui cambia tutto. Ogni logica del mercato, ogni prassi da seguire. Quel livello che traccia un confine netto tra passato e futuro, tra quello che è stato (strepitoso) e quello che sarà (strepitoso al quadrato). Quel livello che lo proietta lassù, nella cerchia ristretta dei talenti più contesi d'Italia. Una tavola rotonda cercata e trovata, sudata e meritata. Ci è entrato senza avvisare, un po' come piace a lui. In rigoroso silenzio, ma era la quiete prima della tempesta. Passo dopo passo, ma era l'antipasto di una cena a lume di candela. Adesso è lì e quindi sì, Federico Marrone ce l'ha fatta.
Subito qualche nome per farsi una prima idea. Como, Atalanta, Lecco, Albinoleffe e Sassuolo. Ordine casuale? Sissignore. Tutto qui? Nossignore. Manca l'Inter, ma le possibilità di vederlo sulla sponda nerazzurra del Naviglio, salvo clamorosi colpi di scena, sono abbastanza remote. Non che manchi l'interesse, anzi. L'asse che unisce via Cilea e viale Liberazione rimane comunque calda e sarà così almeno fino all'1 luglio, anche solo per il diritto di prelazione che vanta l'Inter. Una legge non scritta che vale sia per i talenti dell'Accademia Inter (ultimo su tutti Fede Marro, per l'appunto), sia per quelli di tutti gli altri centri di formazione (Enotria, Uesse Sarnico e compagnia bella). Come funziona? Più o meno così, con il classico «Prima di darlo via fatecelo vedere». Nelle ultime settimane il «no, grazie» risalente a questo inverno, prima ancora che il nome di Fede Marro facesse il giro di mezzo nord Italia, pare essersi trasformato in un «aspettate». Un dettaglio che cambia poco? Forse. E anzi, probabilmente l'ago della bilancia tende più verso il "sì" che verso il "no". Al contempo, tuttavia, rende perfettamente l'idea della portata del fiume Marrone: da ruscello a colosso, da sconosciuto a oggetto dei desideri. A proposito di interesse...
Detto dell'Inter, la fila dietro al classe 2008 di Paderno Dugnano resta da leccarsi i baffi. Prima quello che, salvo colpi di scena (sì, sempre loro), non sarà. Fede Marro al Lecco? Fede Marro all'Albinoleffe? Fede Marro al Sassuolo? Più no che sì, parlando di percentuali siamo sul 90-10. Stessa risposta, motivazioni diverse. I primi due "no" per la categoria, il terzo per la distanza. Da qui due notizie quasi certe: Fede Marro giocherà in Under 17 Serie A-B e lo farà in Lombardia. Quello del Sassuolo più che un sondaggio vero e proprio è una suggestione. Ai resoconti dei vari emissari neroverdi va aggiunta la recente esperienza con la Rappresentativa Nazionale, culminata con un'amichevole contro il Bologna. E il perché vien da sé: Bologna-Sassuolo, 70 chilometri e giusto un'oretta di macchina.
Quindi quello che potrebbe essere. O meglio ancora quello che, almeno ad oggi, sarà. Niente ipotesi, solo certezze. Il percorso maggiormente delineato è quello che lo porterebbe a vestire la maglia del Como: c'è la stima reciproca (il Como si rinforzerebbe con uno dei migliori prospetti in circolazione, Fede Marro andrebbe in uno dei migliori vivai degli ultimi anni) e c'è pure una prima bozza di accordo verbale tra le parti (Como, Accademia Inter e Fede Marro). Mancano le strette di mano. Che potrebbero arrivare a partire dall'1 luglio, ovviamente. Che non sembrano così lontane, altrettanto ovviamente. Ma che, finché non si tramutano in fumata bianca, lasciano aperto qualche spiraglio qua e là.
Qui entrano in gioco l'Atalanta e Roberto Samaden. Cambieranno le carte in tavola? Non è dato saperlo, almeno per adesso. Attualmente si parla di un semplice "flirt", la classica richiesta di informazioni e poco più. Potrebbero cambiare le carte in tavola? Indubbiamente e per varie ragioni. Un po' per il blasone del vivaio nerazzurro, capace di fare da calamita come (quasi) nessun altro in Italia. Un po' per il richiamo di Bergamo, paese natale di Fede Marro prima di trasferirsi nel milanese. E un po' perché si sa, quando Roberto Samaden si muove non lo fa mai per caso. Intanto la prossima sessione di mercato, senza considerare il cambio di casacca di un anno fa, ovviamente con tutto ciò che ne comporta per ambientamento, conoscenza della società è quant'altro, sarà a tutti gli effetti la prima all'ombra della Mole. E quindi chissà...