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Under 17

È una partita surreale: sei gol, due rimonte e un portiere senza senso valgono la vittoria della vita

L'Orione ha la meglio su una bellissima Triestina nello spareggio per i Regionali

Leonardo Politanó, Rinaldo Sagulo e Lorenzo Sala (Orione Under 17)

ORIONE UNDER 17: Leonardo Politanó, il Professore, Rinaldo Sagulo, Magic, e Lorenzo Sala, il David De Gea di Via Strozzi

È il 17 dicembre e una punizione di Licciardi vale la rimonta dell'Orione in casa della Triestina a tempo scaduto. È il 28 aprile - sì esatto quattro giorni fa - e un gioiello di Bernardinello vale il pari dei biancorossi nell'ultimo atto del campionato e che manda le due compagini agli spareggi. Alt, attenzione, cancellate tutto perché quanto è successo la sera del 2 maggio al Kennedy è qualcosa che neanche una mente pazza e geniale come quella di Christopher Nolan avrebbe mai potuto partorire, forse nemmeno immaginare. Ma partiamo dalla fine, dalla parata di Sala su Cason dopo una serie di rigori scaturita da quattro tempi folli e che consegnano all'Orione i Regionali. E in mezzo di tutto, una prima rimonta dei biancazzurri con Politanò e Sagulo al vantaggio di Zangrillo, e un altrettanto clamoroso ribaltone biancorosso nell'ultimo quarto d'ora col 2008 Capogna e con provvidenza De Pascali per il 3-3 nei novanta. Nemmeno i supplementari bastano però, perché ci vuole l'ennesimo sconvolgimento di un canovaccio già di per se intrecciato ancora e ancora. E allora i rigori, e allora l'errore di Cason - che non macchia però assolutamente una prestazione gigantestca del mediano di Fiore - e il volo d'angelo di Sala. Perché sì, l'Orione è in Paradiso. Non ci va la Triestina che esce a testa altissima, con tanti rimpianti ma orgogliosa per la stagione, orgogliosa per quello che ha saputo costruire e realizzare, che va al di là degli ultimi 120 minuti. E non è ancora finita qui, perché sabato prossimo le due compagini si troveranno di nuovo contro nell'andata delle semifinali per il Titolo Provinciale. Sarà rivincita o conferma? Lo scopriremo.

SUPREMAZIA ZANGRILLO

Affrontare lo stesso avversario per ben tre volte durante l'arco di una sola stagione è una cosa che non si vede tutti i giorni. Il destino però ha voluto Orione e Triestina 1946 legate a doppio filo ancora una volta, a triplo se bisogna proprio essere puntigliosi. Perché sì, non è bastato un campionato intero, non sono bastati 180 minuti e altri svariati di recupero per dirci chi tra biancorossi e biancazzurri giocherà i Regionali. No, quel verdetto è affidato allo spareggio, è affidato al Kennedy di via Olivieri, che questa volta sì, emetterà un verdetto inappuntabile. Lo sanno bene Marco Conte da una parte e Andrea Fiore dall'altra, due condottieri che si sono affrontati sempre a viso aperto sempre e comunque dando vita a due partite in cui non c'è stato nemmeno il tempo di stropicciarsi gli occhi. Così come non si può neanche al Kennedy quest'oggi, dove ci vogliono solamente tre minuti per la prima occasionissima, targata biancorosso: angolo battuto da Di Chirico nel cuore dell'area di rigore che trova Zangrillo, sponda per Gabrielli che arriva in corsa ed esplode un destro fortissimo chiamando al miracolo Sala. La tensione in campo si taglia col coltello e la sensazione è che basti solo una piccola fiammata per far divampate l'incendio, e così è, sempre da corner, sempre dal destro fatato di Angelo Di Chirico (9'): pallone calciato sempre in piena area piccola proprio su Sala che respinge ma resta lì e arriva comodo comodo per Zangrillo, che appostato sottoporta devia di quel tanto che basta per mettere fuori causa il portiere, è 1-0 Triestina.

Inizio in ripida salita per Conte e i suoi che faticano tantissimo nel trovare il palleggio pulito dei suoi centrocampisti, su tutti a spiccare è il duello Politanò-Cason con quest'ultimo sempre deciso e sempre in anticipo. Proprio su un pallone recuperato al centro del campo prima Maura e poi Zanardini in ripartenza cercano la gloria da fuori, senza però centrare lo specchio della porta. I biancazzurri soffrono enormemente e proprio nel momento di maggior pressione sono i leader tecnici a prendere per mano la squadra: Sagulo e Politanò su tutti a caricare a testa bassa per svegliare la squadra che, infatti, si affaccia per la prima volta dalle parti di Spina. A provarci prima Casucci sulla punizione di Procopio - colpo di testa debole - e proprio Politanò con un destro battente che termina di poco fuori, chiudendo un finale in crescendo per i biancazzurri.

 

PANDEMONIO

 

Si riparte ed è subito un altro Orione quello che esce dagli spogliatoi: compatto ma soprattutto aggressivo, spigliato. E quasi come per inerzia, quasi per farsi perdonare da una prima parte di gara sottotono, ecco che i ragazzi di Conte si scatenano con risvolti clamorosi. Lo fanno con i loro leader, lo fanno con chi poco prima aveva tenuto in piedi la baracca. Al sesto minuto il numero 5 - non non è un giochetto - ma una nuova lezione del prof Politanó (6'): come risolvere una mischia in area di rigore? Semplice, arrivando prima degli altri e piazzando la zampata che vale il pari. Neanche il tempo di rimettersi comodi, neanche il tempo di prendere coscienza ed ecco che ci pensa l'altro fuoriclasse biancazzurro. Sì, lui, Magic Sagulo, che dopo nemmeno un minuto colpisce, duro, durissimo e in modo inesorabile: verticalizzazione che taglia il campo proprio per il dieci che salta secco Calzolaio, arriva davanti a Spina e non sbaglia. Destro forte e piazzato che vale il 2-1, ed è un boccone che questa volta Fiore e i suoi non mandano giù, perché nonostante la lotta, nonostante un Zanardini come al solito infermabile, alla mezz'ora arriva quello che ha tutta l'aria di essere il gol della sicurezza Orione (31'). Angolo di Politanò calciato col contagiri per Casucci che salta più in alto di tutti e di testa incorna il 3-1 che sembra chiudere i giochi.

Sembra, appunto, perché se c'è una cosa che ci ha insegnato il campionato è che tra Orione e Triestina non può mai finire in modo normale. E proprio quando tutto sembra finito, ecco che spunta lui, l'uomo che non ti aspetti (36'): Zanardini riceve palla in area ed esplode il destro, Sala respinge ma appostato come un falco c'è Capogna che ribadisce in gol. Finita? Neanche per sogno, perché si sa: la Triestina non muore mai. Minuto 45, quello del "Passaggio dell'Ave Maria",  una preghiera mai come questa volta che - restando in tema - è una manna dal cielo: il messaggero? De Pascali, il messaggio? Un calcio di punizione che apre la barriera, fulmina Sala e sfonda la porta. È 3-3, non è mai finita, mai.

Perché nemmeno i supplementari bastano, dove Ricciu prende la traversa da fuori e Sala è ancora una volta monumentale dimostrandosi un portiere fuori dal comune. Perché quando Zanardini - il solito mostro - va via in area e viene steso decretando un rigore ineccepibile, il portiere dell'Orione c'è, eccome, perché quando il mondo biancazzurro sembra crollare lui lo tiene in piedi parando con un tuffo felino il calcio di rigore del dieci biancorosso nel primo supplementare. E poi ancora nel secondo, con un intervento ai limiti dell'umano, proprio sul gong: punizione di Battaglia violentissima con Sala che sembra sbagliare il tempo dell'intervento ma ci arriva deviando sulla traversa, la palla rimane lì per Zangrillo che va di testa ma come per incanto, come per magia, colpisce un Sala lanciato alla disperata e che - proprio come Dudek su Shevchenko - manda la partita ai rigori. Sotto la pioggia battente del Kennedy il clima è surreale ma in campo le due squadre non sentono nulla, dopo una partita giocata in modo commovente da entrambe, e così nei rigori. Segnano tutti, poi Dorosan manda San Sala a compiere il miracolo su Cason e così è: parata e pandemonio puro, l'Orione è ai Regionali, l'Orione è in Paradiso.

L'attesa snervante dei calciatori biancazzurri (Foto Angelo Ortenzi ORIONE)

LA SEQUENZA DEI RIGORI

  • BOELLA (Orione) GOL
  • DE PASCALI (Triestina 1946) GOL
  • BARRANCO (Orione) GOL
  • RICCIU (Triestina 1946) GOL
  • IAZZARELLI (Orione) GOL
  • ZANARDINI (Triestina 1946) GOL
  • LODIGIANI (Orione) GOL
  • DI CHIRICO (Triestina 1946) GOL
  • DOROSAN (Orione) GOL
  • CASON (Triestina 1946) PARATO

 

IL TABELLINO

ORIONE-TRIESTINA 1946 3-3 (5-4 dcr)
RETI (0-1, 3-1, 3-3): 9' Zangrillo (T), 6' st Politano (O), 7' st Sagulo (O), 31' st Casucci (O), 36' st Capogna (T), 45' st De Pascali (T).
ORIONE (4-2-3-1): Sala 10, Moy Huaracaya 7 (19' st Achini 7), Casucci 8, Boella 7.5, Politano 9 (44' st Cohen 7), Barranco 7, Iazzarelli 7.5, Procopio 7 (23' st Siragusa 7), Lodigiani 7.5, Sagulo 9 (38' st Dorosan 8), Guerritore 7 (1' st Timpano 7.5). A disp. Bolivar, Cottini, Candia, Licciardi. All. Conte - Mancosu 10. Dir. Gullo.
TRIESTINA 1946 (4-2-3-1): Spina 7, Storti 7 (9' st De Pascali 7.5), Gabrielli 8, Bernardinello 7.5, Calzolaio 7 (32' st Ricciu Luca 7.5), Battaglia 8, Maura 7 (23' st Capogna 8), Cason 8, Zangrillo 8, Zanardini 8.5, Di Chirico 7.5. A disp. Fiore, D'Ostilio, Carrone, Quartodipalo, Miano, Artinelli. All. Fiore 9. Dir. Gabrielli - Minerva.
ARBITRO: Matti di Milano 8.
AMMONITI: Barranco (O), Lodigiani (O), Sagulo (O), Bernardinello (T), Zangrillo (T).

 

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