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Under 17

Uno spareggio mai visto: le pagelle dei talenti che si sono contesi Milano per più di 120 minuti

I miracoli di Sala, Magic Sagulo, la grinta di Zangrillo e la classe di Zanardini: è successo di tutto

Under 17 Orione

Tutto l'Orione in festa per la conquista dei Regionali

Come si può riassumere una stagione intera, 9 mesi di duro lavoro, tanti chilometri macinati per le trasferte, lacrime, sudore, vento, pioggia, momenti positivi e negativi – la lista potrebbe essere infinita – in una sola partita? 90 minuti, poi diventati 120 e, per non farci mancare nulla, anche una serratissima lotteria dei rigori, in cui Orione e Triestina si sono affrontate per decretare chi dei due meritasse l’approdo ai Regionali. La premessa è già calda di suo? Ottimo, perché i ragazzi in campo hanno dato vita a uno scontro ancora più bello e avvincente di quanto non fossero già stati i primi due in stagione. A partire dal vantaggio di Zangrillo dopo pochi minuti, la rimonta lampo dell’Orione in apertura di secondo tempo con Politanò e Sagulo, il gol che sembrava aver chiuso i giochi di Casucci e infine le mosse di Fiore che recuperano il risultato in 10 minuti, in particolare la rete del classe 2008 Capogna e quella su punizione, al 45’, di De Pascali. Dopo i tempi regolamentari, arrivano quelli supplementari, arriva il momento in cui il giovane portiere dell’Orione Sala si trasforma in Buffon versione 2006: prima para un rigore a Zanardini e tiene in vita i suoi e poi all’ultimo secondo doppio miracolo ravvicinato su Zangrillo, concludendo con un altro rigore parato, l’ultimo, quello più importante ai danni di Cason per mandare l’Orione in paradiso.

Il penalty decisivo parato da Lorenzo Sala (Foto Angelo Ortenzi Orione)

 

LE PAGELLE

ORIONE


Sala 10 E’ la sua serata, in un periodo che è già suo da un pezzo. Non c’è da stupirsi se la squadra che approda ai Regionali abbia in casa il miglior portiere del girone e, perché no, di tutta la provincia. Incomincia la partita con un miracolo su Gabrielli, tanto per rispondere presente all’appello. Poi arrivano tre gol su cui non poteva fare molto e che avrebbero demoralizzato chiunque, ma non Lorenzo Sala. Un ragazzo in grado di trasformarsi completamente quando la partita aumenta il suo peso, incominciando parando un rigore nel primo tempo supplementare e continuando con una parata di puro riflesso naturale all’ultimo minuto per mandare la gara ai rigori. Banale dire che para l’ultimo penalty e manda l’Orione ai Regionali? Beh forse sì, proprio perché stiamo parlando di Lorenzo Sala, San, Lorenzo Sala.

Moy 7 Nonostante il poco minutaggio concessogli nel corso della stagione, parte titolare nella partita più importante dell'anno, e nel corso della gara, si riesce a capire perché Conte abbia preso questa scelta. Non sempre impeccabile tecnicamente ma sempre pronto a lottare con Maura per non farlo passare.
19’ st Achini 7 Si posiziona nel rettangolo verde sull'out di sinistra, compito principale: contenere il mancino velenoso di Di Chirico cercando di portarlo sempre sul destro per evitare che l’esterno avversario diventi pericoloso.
Casucci 8 Parte a sinistra e poi si mette a destra per esigenze tattiche, unico punto in comune? La tanta voglia con cui gioca per provare a contenere il vantaggio fino alla fine. Il suo gol è frutto della sua grande intelligenza nel posizionamento, sa che la palla cadrà sul dischetto e si muove di conseguenza per arrivarci in terzo tempo e incornare in rete, gol che sembra aprire i festeggiamenti dell’Orione che in realtà dovrà aspettare ancora un po’.
Boella 7.5 Il capitano gioca una partita dura, maschia, in continua lotta con una pertica come Zangrillo ma lo fa con il cuore. Il cuore di chi ha quella fascia gialla sul braccio sinistro e ha intenzione di portarle onore fino alla fine, sia quando le cose si mettono male, sia quando vanno bene.
Politanò 9 Il Professore della linea di mediana, come i veri insegnanti, lui tiene lezione di calcio sul palcoscenico più importante della stagione. Chirurgico nelle coperture e preciso nei passaggi, laureato all'università del calcio. Di chi poteva essere, se non suo, il gol che rimette sui binari l’Orione e riporta quella grinta che era mancata nel primo tempo. Imprescindibile.
44’ st Cohen 7 Come Siragusa, cerca di sostenere il reparto offensivo dell'Orione lottando disperatamente per cercare spazi liberi in cui fare male quando i difensori della Triestina avevano più bisogno di ossigeno.
Barranco 7 È vero, Politanò gioca un partitone in fase di costruzione, però non bisogna dimenticarsi di tutto il lavoro sporco che il 6 fa per proteggere la sua difesa schermando le linee di passaggio per evitare imbucate in campo aperto.
Iazzarelli 7.5 Un ruolo insolito, più offensivo rispetto a quello abituale. Poco importa, la sua classe si vede anche sulla corsia di sinistra con galoppate continue e dribbling incessanti, nel tentativo di servire qualche cross agli attaccanti. E se saltelli cosa succede? Succede che il 7 trasforma uno dei cinque rigori dell’Orione durante la lotteria finale.
Procopio 7 Da un suo sussulto nasce il primo brivido della gara dell'Orione, dalla sua grinta nasce il gioco biancoblu, un motore V8 turbo-diesel che trascina i ragazzi di Via Strozzi verso i regionali.
23’ st Siragusa 7 Arriva sfinito, senza forze, questo perché ce la mette tutta per costruire azioni pericolose cercando di sfruttare le invenzioni di Timpano.
Lodigiani 7.5 Forse è un po' un controsenso vedere un ragazzo che indossa il numero 9 al centro della difesa, eppure è evidente che le qualità dimostrate siano inequivocabilmente tipiche del centrale difensivo.
Sagulo 9 Il mago biancoblu nella sua miglior versione stagionale, la parola "mago" non è usata a caso: quando parte in campo aperto, con le sue gambe lunghe e magre, dà sempre l'impressione di poter creare qualche stregoneria. Palla c'è, palla non c'è e via, destinazione porta avversaria e il gol con cui completa la rimonta ne è la dimostrazione, si libera con un contro movimento e poi, per uno come lui, è un gioco da ragazzi appoggiare la palla in rete per completare la rimonta dell’Orione.
38’ st Dorosan 8 Sostituire uno come Sagulo non dev’essere facile, soprattutto quando vieni messo in campo e le cose per la tua squadra si mettono male. Il suo lavoro però diventa fondamentale nei supplementari, la sua freschezza, dovuta al cambio posticipato, è un fattore chiave nel centrocampo della squadra di Conte.
Guerritore 7 Forse la posizione un po' scomoda, forse il duello con un Gabrielli in splendida forma, resta il fatto che Conte non lo vede super lucido e decide di cambiarlo alla fine del primo tempo. Ciò non significa bocciatura ma soltanto un’esigenza tattica per rinvigorire un Orione che nel primo tempo non ha brillato.
1' st Timpano 7.5 Prova a portare nuovo brio e freschezza all'attacco dei biancazzurri, sicuramente un asso nella manica se si parla di velocità e sprint nelle ripartenze. Spesso cerca cross insidiosi per dare seguito a giocate spettacolari.
All. Conte 10 Per comprendere al meglio cosa significa Orione, basterebbe affidarsi alla risposta di un famoso sito internet di informazione generale: Orione è la costellazione più conosciuta del cielo, identificabile facilmente grazie alle sue tre stelle più luminose che ne formano la cintura. Tradotto in termini U.S. Orione? Questa squadra di calcio è la più luminosa di tutte e si trova meritatamente nel firmamento grazie alle sue tre stelle Sala, Politanò e Sagulo. Il condottiero di tutta questa spedizione è un tecnico giovane, capace e preparato, capace di guidare i suoi ragazzi fino alla conquista di un posto in paradiso. «Si parte dall'inferno e si arriva al Paradiso, e infine uscimmo a riveder le stelle», parole quasi più sue che di Dante Alighieri.

TRIESTINA 1946


Spina 7 Fondamentalmente gioca una buona partita, i gol dell’Orione arrivano per meriti biancazzurri. Per quanto riguarda i rigori invece, si sa, è sempre un momento di duello con l’attaccante che ha possibilità uguali tra vittoria e sconfitta.
Storti 7 Gioca un buon primo tempo, nulla di indimenticabile ma sicuramente un mattoncino in più nel castello biancorosso in virtù del vantaggio costruito.
9’ st De Pascali 7.5 Un bolide che va a 100 km/h, una botta di destro che passa in uno spiraglio della barriera e pareggia clamorosamente il risultato nel finale del secondo tempo, la magia dalla panchina della Triestina. Rimane freddo anche dal dischetto ma purtroppo non riesce a portare la squadra biancorossa ai regionali.
Gabrielli 8 Non dev'essere semplice difendere in campo aperto contro un velocista come Guerritore, soprattutto per un terzino longilineo come lui. La verità è che lui si era preparato bene allo scontro e conosceva il suo diretto avversario, dunque lo attende sul piede forte e temporeggia nei momenti esatti.
Bernardinello 7.5 Operare in un centrocampo dove il tuo compagno di reparto è un maestro degli inserimenti è storicamente complicato. Bene, fatto questo incipit, dimenticare tutto. Per questo ragazzo con la maglia numero 4 non esiste la parola "complicato", ogni situazione che gli capita è sempre sotto controllo, mai nulla fuori posto.
Calzolaio 7 Ogni duo che si rispetti ha il proprio frontman, un po' come cita la pubblicità della famosa compagnia telefonica. In questo caso è il numero 5 a fare da spalla al 6, lui si incolla a Sagulo per cercare di contenere il numero 10 biancazzurro.
32’ st Ricciu 7.5 Il suo mancino poteva essere decisivo all'inizio del primo tempo supplementare quando si coordina e lascia partire un bolide che si stampa sul legno più in altro e fa tremare i tifosi sugli spalti.
Battaglia 8 Duro come la pietra, non si lascia scalfire nè dalla pioggia battente, nè dalle punte avversarie. Quando recupera palla, e succede molto spesso, subito testa alta per cercare la verticalizzazione verso i terribili tre lì davanti.
Maura 7 Un ottimo primo tempo dove risulta davvero imprendibile, tanti spunti interessanti. Poi un secondo tempo difficile, un po' come tutta la Triestina, dove non riesce più a lasciare il segno come prima.
23’ st Capogna 8 Il più piccolo in campo ma, a modo suo, anche il più decisivo. Il classe 2008 subentra dalla panchina e sigla il gol che tiene ancora accese le speranze della Triestina, in più conquista il rigore poi sbagliato da Zanardini. Una vera spina nel fianco con la sua velocità bruciante.
Cason 8 Dinamismo, atletismo, controllo palla. Questo centrocampista ha tutto, tutto quello che serve a un numero 8, tutto quello che serve per essere il titolare fisso della schiacciasassi Rapp U17. Il rigore parato da Sala non deve diventare una fissazione, le sue qualità e la sua forza son ben visibili a occhio nudo, tanto che nel post-partita Fiore lo definisce «il ragazzo più forte di questa competizione e che io abbia mai allenato». De Gregori diceva «non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore», parole che suonano forti in situazioni come queste.
Zangrillo 8 La punta di diamante della Triestina, un ragazzo di quasi 200 cm che rappresenta tutto il reparto offensivo da solo. La zampata decisiva è quella del 9', l'istinto da predatore che viene fuori nel momento decisivo, una rete da pochi passi e dopo pochi minuti che mette in discesa la gara degli ospiti. Storia che si stava per ripetere nell’ultima azione della gara, un tocco di testa da pochi centimetri parato da uno strepitoso Sala.
Zanardini 8.5 Per ogni squadra che gioca un calcio offensivo e propositivo come la Triestina, esiste un numero 10 maestro nella tecnica come lui. Con il suo capello biondo e la sua personalità, va a creare quel legame nella manovra che permette a uno come Zangrillo di avere sempre palle precise, e a uno come Maura di essere a conoscenza del fatto che lui deve correre, al passaggio ci pensa Zanardini. Purtroppo solo uno come lui poteva avere la personalità di calciare un rigore pesante come quello, si dice purtroppo perché Sala dice di no, negando la gioia a tutto l’ambiente Triestina. Per lui vale lo stesso discorso di Cason, andare avanti a testa alta, il calcio saprà ripagare di quanto ha tolto.
Di Chirico 7.5 Il mancino più letale di tutta Milano Ovest, un sinistro così da queste parti non si vedeva dai tempi di un certo Suso. Quando riesce a essere servito sulla figura sprigiona il suo massimo potenziale con dribbling secchi che lasciano sul posto gli avversari.
All. Fiore 9 Quando l’Orione segna il gol del 3-1, un addetto ai lavori esclama «Attenzione perché siamo in zona Triestina, questa squadra non muore mai». Tra lo scetticismo generale arrivano i gol di Capogna e De Pascali che fanno sognare i tifosi e mettono a tacere chi prima non ci aveva creduto. Sicuramente esiste un universo parallelo dove uno tra Zanardini e Cason segna il rigore e la Triestina avanza ai Regionali, ma come è già stato detto non deve diventare un’ossessione, Questa squadra ha un cuore enorme e si è meritata tutto quello che ha conquistato, in più ha l’occasione di rifarsi subito contro l’Orione nello scontro valido per il Titolo Provinciale.

ARBITRO


Matti di Milano 8 Un arbitro molto giovane ma con una grande personalità. Sicuro nelle decisioni che tutte le volte sono corrette. Una prestazione con la P maiuscola che non tiene in considerazione l’ambiente ostile e la caratura della partita, ma si basa solo su ciò che accade sul terreno di gioco.

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