Under 17 Élite
08 Maggio 2024
UNDER 17 ALCIONE: Renner, Moro e Bentivegna
«Sono contento per la vittoria, ma non abbiamo ancora fatto niente». Parola di Lorenzo Digiglio, anzi no. O meglio, probabilmente dirà qualcosa di molto simile. Da una parte ha ragione, ovviamente. Ma dall'altra... chi l'avrebbe detto? Quindi sì, la sua Rhodense qualche cosa l'ha già fatta. E no, non è una semplice vittoria contro l'Alcione dei fenomeni (3-2). È roba folle per modalità, è roba senza senso per risultato, è roba che rimarrà nella storia per tutto il resto. Indipendentemente dal ritorno, indipendentemente da tutto. Forse non si trasformerà in finale e rimarrà un «what if», scenario tutt'altro che buttato lì, ma poco importa.
E poco poco importa perché nessuno, ma proprio nessuno l'avrebbe detto. «Bravi contro l'Enotria, ma adesso arriva l'Olginatese» dopo la vittoria ai playoff. «Bravissimi contro l'Olginatese, ma adesso arriva l'Alcione» dopo la vittoria ai quarti di finale. E se l'appetito vien mangiando, Monaco e compagni si stanno abituando a fare visita a chef stellati. Intanto Digiglio gode (tanto, tantissimo), Moro passerà il compleanno più bello della sua vita (tre assist, tre assist da rimessa laterale), Renner potrà dedicare un altro gol a nonno Maurizio (ancora Fili, sempre Fili, solo Fili), Bentivegna andrà a dormire con la consapevolezza di averne segnati due (difensore? No, bomber). E Scandroglio? E i gemelli Curto? Il primo preparerà il ritorno consapevole che tutto è ancora aperto, i secondi torneranno a casa con un gol a testa. E no, non è poco. Domenica in via Olivieri 13, probabilmente a mezzogiorno: chi porta i pop-corn?
«Sono come dei calci d'angolo», parola di Beppe Bergomi: era lunedì e sì, era una profezia. «Danno un fastidio assurdo», parola di Miguel Alvarez: era il primo quarto d'ora e sì, era sempre una profezia. «È pazzesco», parola di Nicolò Conca che poco, questione di secondi, si trasforma: «Follia». Nessuna profezia, solamente lo specchio della realtà. Una realtà pazzesca, una realtà folle, una realtà... niente, troppe cose. Nel giro di qualche anno potrebbe diventare oggetto di studio. Sicuramente a Coverciano, ma forse forse meriterebbe pure un'università americana. Chissà, intanto sta diventando una legge non scritta.
Si parla di rimesse laterali, si parla di rimesse laterali che «sembrano calci di rigore». Qualcuno dice addirittura che «così non vale», ma chi lo ferma Lorenzo Moro? Spoiler: nessuno, ma nessuno per davvero. Tre rimesse laterali (leggenda narra che riesca ad arrivare persino a 50 metri), tre assist (roba senza senso, roba prelibata) e tre gol (uno dietro l'altro, uno più importante dell'altro): prima Bentivegna (28'), poi Renner (35') e infine ancora Bentivegna (36'). E no, probabilmente non avrebbe potuto sperare in un compleanno migliore (auguri!). Nel mezzo un destro alle stelle di Fabiano (33') e un mancino fuori di un soffio di Nido (42'), ma sono dettagli.
Chi non avrebbe voluto passare l'intervallo nello spogliatoio della Rhodense? Come siano andate effettivamente le cose lo sa solamente Digiglio, ma probabilmente l'umore non sarà stato poi così distante da quello in tribuna («Su le mani perla Rhodense», «Noi vogliamo questa vittoria» e compagnia bella). Discorso diverso, opposto per l'Alcione. Il problema è che Scandroglio non avrà avuto chissà quanto da rimproverare, anzi. L'unico appunto, probabilmente, sulle rimesse laterali, ma sono episodi. Si sarebbero potute preparare meglio? Forse. Si sarebbe potuto fare qualcosa di più? Difficile. Per il resto non è mancato nulla, dal gioco (propositivo) alle occasioni da gol (a valanga). O meglio, nulla se non la fortuna. La traversa colpita da Pellegrino continuerà a tremare da qui a qualche ora (41'), mentre le due occasioni di Villa Santa gridano ancora vendetta (18' e 41').
Che dire del secondo tempo? Tutto secondo il copione annunciato. La Rhodense continua a fare la sua partita e lo fa anche bene, dall'altra parte l'Alcione mette da parte tutti gli schemi per riprenderla. Le occasioni migliori sono tre, due delle quali si trasformano in gol. Più precisamente la prima e l'ultima, affare di famiglia per i gemelli Curto: prima William ribadisce in rete dopo un parapiglia in area e riapre tutto (18'), poi Angelo pesca il jolly con un colpo di testa nel recupero (46'). Nel mezzo Bergogni prova ma Cazzalini para (35'). Tutto qui? Sì, almeno per ora. Domenica al Kennedy il ritorno e sì, sarà una battaglia senza precedenti.
RHODENSE-ALCIONE 3-2
RETI (3-0, 3-2): 28' Bentivegna (R), 35' Renner (R), 43' Bentivegna (R), 18' st Curto W. (A), 46' st Curto A. (A).
RHODENSE (3-5-2): Cazzalini 7, Scalzo 6.5, Renner 7.5, Monaco 7, Marchisio 7, Bentivegna 8, Comelli 7, Piasentin 6.5 (50' st Claudi sv), Fabiano 6.5 (44' st Rovelli sv), Moro 8.5, Nido 7 (39' st Scigliano sv). A disp. Martini, Di Benedetto, Imperato, Paleari, Aiuto, Ceniti. All. Digiglio 7.5.
ALCIONE (4-3-3): Moroni 6.5, Bergogni 7.5, Frigerio 7, Gioia 6.5, Curto W. 7.5, Roberti 7, Forlani N. 6 (37' st Voceri sv), Curto A. 8 (50' st Bologna sv), Villa Santa 7 (12' st Fanelli 6.5), Pellegrino 6.5 (12' st Guastone 6), Romieri 6 (17' st Brambilla 6.5). A disp. Orler[07], Zucca. All. Scandroglio 7. Dir. Marongiu.
ARBITRO: Semeraro di Monza 6.5.
ASSISTENTI: Rizza di Legnano e Malerba di Cinisello Balsamo.