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Under 14

Ha 13 anni e piace in tutta Italia: il baby prodigio classe 2010 giocherà nei professionisti

Dalla periferia milanese a una piazza che punta la Serie A

UNDER 14 BARANZATESE

UNDER 14 BARANZATESE: Bara, talento gialloblù

Azizi Abdoul Bara sta tutto in una parola. Ordine, semplicemente ordine. La sua storia (pazzesca), il suo percorso (clamoroso), il suo presente (favoloso) e sì, pure il suo futuro (roseo). Tutto, ma tutto per davvero. Ogni connotato, ogni singolo dettaglio, ogni aspetto che lo ha reso, tra le altre cose (stay tuned...), uno dei classe 2010 più contesi del nord Italia. E che sia benedetto il virgolettato di Domenico De Marco, sulla carta allenatore ma nei fatti tanto, molto altro: «Se dovessi raccontarlo in una parola, sarebbe sicuramente ordine». Parla di campo, parla di quella che, stando ai fatti, rappresenta la sua caratteristica principale. D'altra parte è proprio così, lo vedi e sei tranquillo. Trasmette calma, serenità. Sempre con il suo fare elegante, a testa alta e con il petto in fuori, un po' come a dire «ci sono io, don't worry».

Ma dovrebbero vietarlo, quantomeno ai minori. Perché è come una droga, quel qualcosa che vedi e inizi a non poterne fare più a meno. Ne vuoi ancora, ancora e ancora. E chissà, magari da qui a qualche anno diventerà oggetto di studio per qualche università americana, intanto la domanda vien da sé. Dove giocherà tra uno, cinque, dieci anni? Gli emissari dei vari college a stelle e strisce dove dovranno atterrare? E perché proprio a Milano? Se non altro tra un annetto, quando "Aziz" si sarà ormai lasciato via Nazario Sauro e la Baranzatese alle spalle. Anzi, la sua Baranzatese. Forse pure con un titolo Provinciale in bacheca, ma questa è un'altra storia. Sì, la classica altra storia...

SPOILER

Ebbene sì, Milano. È il primo spoiler e sì, probabilmente dice già tanto. Al suo interno diverse risposte, una tra tutte quello che non sarà. O meglio, quello che sarebbe potuto essere ma, per tutta una serie di ragioni, non sarà. Aziz-Roma? No. Aziz-Empoli? Neppure. In tal senso parlare di fumata nera è sicuramente azzardato, d'altra parte un vero e proprio interesse non c'è mai stato. Non sono mancati tuttavia i sondaggi, più o meno profondi. Sulla carte resta un nulla di fatto, ma che dire di tutto quello che c'è dietro? Alla fine le relazioni degli emissari di Empoli e Roma parlano da sé, inoltre danno un'idea del peso specifico del nome che si porta dietro Aziz.

E se da una parte Milano dice tanto, dall'altra non dice tutto. Chiaro, limpido. Ancora un matrimonio che non s'ha da fare, quello con l'Atalanta. La situazione in questo caso è diversa, per certi versi opposta. Fumata nera? Più sì che no, dopotutto la Dea, dopo un lungo corteggiamento, si sarebbe tirata indietro poco prima dell'ultima curva. Aziz lasciato sull'altare? Più sì che no, parte due. I motivi sono molteplici, più o meno importanti ma tutti in egual modo decisivi per il "no". Intanto c'era chi si sfregava le mani e nell'ombra, con un silenzio assordante, affondava il colpo decisivo. Quindi quello che sarà, ossia Aziz al Como. Un matrimonio che non solo s'ha da fare, ma che a tutti gli effetti si farà. I "sì" preliminari ci sono stati, le strette di mano pure. Cosa manca? Tempo, semplicemente tempo. Per capire quanto è sufficiente andare su Google, visitare l'immancabile sito "conto tra due date" e inserirle: 9 maggio e 1 luglio, quanti giorni?

SEMPRE LUI

E se il futuro è già scritto, il presente richiede ancora un ultimo sforzo per diventare indimenticabile. Si parla della semifinale di ritorno, si parla di Ausonia-Academy Baranzatese. In campo ci sarà lui, Aziz Bara. Lì dietro, dove mette ordine. E forse pure lì davanti, divenuta ormai una seconda "confort zone" visto i sette sigilli messi a segno in stagione. 

Quanto al passato ci sarebbe tanto, troppo da scrivere. Aziz è nato e cresciuto in Italia, più precisamente a Bollate. E no, nella ridente cittadina a nord di Milano non si parla d'altro da ormai qualche annetto, probabilmente da quando ha scelto di non seguire le orme del fratello maggiore, Latif, classe 2008 e giocatore di basket. Papà dal Burkina Faso, mamma dalla Costa d'Avorio e un percorso fin qui netto, dritto come il rettifilo di Monza, senza intoppi. Dai primi calci alla Solese fino al Cassina Nuova, passando poi per la Baranzatese e arrivando infine al Como. Perché sì, Aziz Bara giocherà al Como. Pop-corn necessari? Pop-corn necessari.

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