Under 15 Élite
10 Maggio 2024
UNDER 15 ÉLITE PONTE SAN PIETRO • Diego Colombo, autore di due splendide prestazioni contro Vis Nova e Accademia Inter
In quanto può cambiare una partita? In quanto può cambiare una stagione? Si potrebbe rispondere allo stesso modo: con un'accelerazione, con uno scatto, con un passaggio o con un gol. Tutte caratteristiche padroneggiate da Diego Colombo, centrocampista del Ponte San Pietro, artefice di due ottime prestazioni tra Vis Nova e Accademia Inter. Contro le baby lucertole è arrivato anche il gol mentre contro i nerazzurri solo - per modo di dire - una prestazione totale: presente in ogni zona del campo, sempre pericoloso quando decide di offendere e soprattutto caparbio nel cercare il bis in tre giorni: «Speravo che nell’ultima azione potesse arrivare il gol»; fame e voglia al servizio dei blues di Colleoni.
In tutte le storia va seguito un'ordine, e anche questa non fa eccezioni. Partiamo da Giussano, centro sportivo della Vis Nova e partita dei quarti valevole per l'accesso in semifinale. Diego parte dietro la punta, Denis, e cerca fin da subito di farsi vedere con inserimenti e tentativi di sfondare la prima linea di pressing. Ma se il primo tempo vede sotto la luce dei riflettori Esposti, autore dell'1-0, e Arnoldi letteralmente imprendibile per trentacinque minuti, la ripresa è il momento in cui esplode la sua qualità, in cui dimostra di poter cambiare la partita in un momento, in un guizzo: Esposti arriva al vertice dell'area e lascia a Diego, il diez non ci pensa due volte e spedisce in buca d'angolo: «Dopo il gol ero emozionantissimo perché vendendo in che posizione era Espo poteva benissimo concludere anche lui però è stato molto generoso e sono contento. Questa sinergia l'abbiamo affinata nell’ultimo periodo». Tutto qui? Assolutamente no. Accademia Inter-Ponte San Pietro, semifinale d'andata. Stavolta il gol non arriva ma a fine partita c'è un'azione che ruba l'occhio a tutta via Cilea, oltre alla solita prova di quantità e qualità: Colombo prende palla dalla destra e inizia a correre, corre, dribbla uno, due, tre uomini ma si ferma ad un passo dal gol. Poco male, perché domenica è già tempo di ritorno.
«Dopo la vittoria sono stato contento perché abbiamo fatto una bellissima partita e abbiamo fatto vedere di cosa siamo capaci», e in vista della semifinale è questa la carica che servirà ai ragazzi di Colleoni. Dietro la punta, da esterno, in avanti, Diego l'abbiamo visto destreggiarsi un po' ovunque ma il suo ruolo è ben definito: «Io ho quasi sempre fatto il trequartista, ma mi trovo bene anche come mezzala o alcune volte esterno perché mi piace creare degli spazi per far sì che arrivi la palla alla punta che scarica e manda poi di nuovo gli esterni». Ruolo per grandi della storia, ma anche in tempi recenti abbiamo avuto dei veri e propri baller: «Il mio idolo è Neymar perché mi piace come gioca, quanta fantasia mette nelle giocate e poi non ha mai paura di rischiare. In questo momento mi ispiro molto a Lamine Yamal perché per l’età che ha non sente minimamente la pressione ed è sicuro di sé». I gol quest'anno sono cinque, per adesso: «Io spero sempre di farne di più, la cosa che mi infastidisce molto e che ho sempre molte occasioni ma non ne finalizzo tante, sotto questo punto di vista sto cercando di migliorare sempre di più». Le chiacchiere ora, però, stanno a zero e i ragazzi del Ponte hanno già la testa a domenica: «Riguardo al ritorno siamo ancora più carichi: dobbiamo entrare in campo con la stessa mentalità dell'andata senza montarci troppo la testa». Chiaro e senza troppi giri di parole; che sia proprio un suo gol a regalare una finale da brividi ai blues?