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Torneo delle Province

Milano fa la storia: i calci di rigore mandano i campioni in carica in finale dopo una partita folle

Reti bianche alla fine dei supplementari, poi Puppin para di tutto e Aversa segna il gol che scatena la festa

Cp Milano Under 15

Raffaele Vacca, Samuele Puppin e Matteo Aversa

E' questo il momento decisivo, queste sono le partite in cui bisogna dare il massimo, queste le giornate che sogni da quando sei bambino: semifinale del Torneo delle Province Under 15. A contendersi un posto per la finale del 12 maggio sono Milano, reduce da una fase a gironi un po' sotto tono, che è poi nettamente migliorata nel quarto di finale con Cremona, e Bergamo, squadra che si è dimostrata una vera e propria corazzata dopo il percorso ai gironi e ai quarti che la vedono ancora imbattuta. Dopo i primi 90 minuti il risultato è ancora fermo sullo 0-0, neanche i supplementari servono a far cambiare il parziale, bisogna andare ai calci di rigore. Si sa, dal dischetto è sempre una lotteria e a questo proposito, anche chi entra in campo soltanto per parare e calciare, come Micheli, può non essere sempre una buona soluzione. E quindi si apre una storia clamorosa, Matteo Aversa, che gioca titolare per un cambio dell'ultimo minuto, segna il rigore decisivo e spedisce Milano dritta in finale dove troverà il Lecco.

TUTTO BLOCCATO A ISEO

All'interno del bellissimo stadio Giuseppe Rossi, casa dell'Orsa Iseo, riecheggia prima della gara l'inno della Champions, oltre che quello nazionale italiano, quale miglior modo per questi ragazzi di iniziare la gara. Bè un modo migliore ci sarebbe, segnare: sono i due numeri 9 Tinti e Manfrè a spaventare le difese nei primi due minuti, lanciando un segnale chiaro a tutto il pubblico, siamo qui per vincere! Sicuramente il grande caldo potrà essere un fattore sul lungo periodo, in quanto nessuna delle due formazioni sembra essere intenzionata a tenere ritmi bassi. Rivetti per la sua squadra sceglie il classico 4-3-3 condito da qualche assenza dell'ultimo minuto, Rekabi, e sostenuto dalle solite certezze come bomber Manfrè, il gioiellino Allievi e la colonna portante Anelli; per contrastare la squadra in maglia giallo fluo, Gigli schiera un 4-3-1-2 molto mobile e compatto che si basa sicuramente sul numero 10 Sidibe e sulla sua capacità mancina di far ruotare la squadra in fase di costruzione. La Rapp Milano cerca lentamente di salire con il baricentro e tentare imbucate verso le sue frecce, come al 26' quando Vacca si butta nello spazio in duello con Rinaldi, il 7 lo supera di fisico ed entra in area dove però viene chiuso dal gambone di Riva. I ragazzi di Milano provano a chiudere in attacco, Vacca è il mattatore della fase offensiva e di netto il più pericoloso, dai suoi piedi si originano molte avanzate e serpentine con conseguenti cross in mezzo, traversoni su cui nessuno riesce a colpire. Dopo il duplice fischio di Colombi si conclude il primo tempo, parziale ancora fermo sullo 0-0, le scatole difensive non accennano a sbloccarsi.

PAREGGIO FORZATO, SERVONO I RIGORI

Riparte il secondo tempo, nessuna sostituzione ma ritmi ancora decisamente sostenuti. Questa volta però è Bergamo a risultare più pimpante, i ragazzi in maglia azzurra, dopo un primo tempo complicato, sembrano aggredire meglio il pallone e il campo riuscendo a entrare per ben due volte nell'area di Puppin e sempre con lo stesso uomo, il 9 Tinti che è il most wanted tra i bergamaschi. A grandi linee la gara continua in questa maniera, Milano riesce a uscire un po' dal guscio ma senza impensierire i rivali che al 17' sfiorano la rete del vantaggio: Paris galoppa a centrocampo indisturbato e riesce a trovare una linea di passaggio per Berizzi, il 18 lascia scorrere con un contro movimento e si trova a tu per tu con Puppin ma spara alto. Per uno scontro così bloccato, le squadre tentano i calci piazzati per trovare la via del gol: i bergamaschi puntano sui calci d'angolo, mentre Milano cerca di sorprendere gli avversari al 29' con uno schema da punizione, Robertucci la tocca per Corcione che si coordina di prima ma il tiro finisce alto. Al 31' gli azzurri costruiscono un'azione pazzesca che manda Sidibe al tiro dal limite dell'area, il 10 calcia a botta sicura ma forse una zolla ne modifica la traiettoria facendo finire la sfera esterna. A far vibrare i cuori e le voci dei supporters di Milano è di nuovo il numero 7 Vacca, al 40' l'esterno ruba palla alla difesa avversaria e tenta il tiro con la punta, pallone deviato e calcio d'angolo. Si rimane sullo 0-0 dunque, due tempi da 10 minuti.

Si aprono i supplementari e nell'aria echeggia lo spettro dei calci di rigore, forse questi 20 minuti possono essere fondamentali per il posto in finale. Durante il tempo addizionale a disposizione delle due squadre, le forze delle compagini vengono a meno, gli impegni si fanno sentire, c'è giusto lo spazio per qualche scorribanda ma nulla che possa impensierire Puppin e Locatelli. Non bastano 90 minuti divisi in 4 tempi, il posto in finale è deciso ai rigori. Dopo il sorteggio, è Bergamo a incominciare: due errori per parte, si va a oltranza dove Micheli si presenta sul dischetto e sbaglia, dunque è Aversa a scaraventare in rete il pallone decisivo, quello per la finale, proprio lui che inizialmente non doveva nemmeno partire titolare.

LA SEQUENZA DEI RIGORI


PARIS (BERGAMO) GOL
ROBERTUCCI (MILANO) PARATO
CORTI (BERGAMO) PARATO
SOIMU (MILANO) GOL
SIDIBE (BERGAMO) PARATO
VACCA (MILANO) GOL
LORENZI (BERGAMO) GOL
ALLIEVI (MILANO) PARATO
LOCATELLI L. (BERGAMO) GOL
VITALI (MILANO) GOL
MICHELI (BERGAMO) PARATO
AVERSA (MILANO) GOL

IL TABELLINO
CP BERGAMO - CP MILANO 0-0 (3-4 d.c.r.)
CP BERGAMO (4-3-1-2):
Locatelli F. 6.5 (10' sts Micheli sv), Gavazzi 7, Rinaldi 6.5 (28' Egil 6.5), Lorenzi 6.5, Corti 7, Riva 7, Paris 6.5, Marconi 6.5 (19' st Locatelli L. sv), Tinti 7.5 (32' st Signorelli sv), Sidibe 7, Poli 6.5 (12' st Berizzi sv). A disp. Malki, Mafezzoli, Hajdarpasic, Sterni. All. Gigli 6.5. Dir. Gibellini.
CP MILANO (4-3-3): Puppin 8, Vitali 6.5, Aversa 7.5, Corcione 7 (35' st Boschiero 6.5), Anelli 7, Robertucci 6.5, Vacca 7.5, Franco 6.5 (15' st Soimu 7), Manfrè 6.5 (19' st Rudellin 6.5), Allievi 7, Terenghi 6.5 (5' sts Merlo sv). A disp. Pelliccioli, Bottino, Strozzi. All. Rivetti-Cimino 7.5. Dir. De Palma.
ARBITRO: Colombi di Brescia 7.
AMMONITI: Lorenzi (CPB), Egil (CPB), Corti (CPB).

LE PAGELLE 
CP BERGAMO
Locatelli F. 6.5
Riesce a mantenere la rete inviolata per tutti i tempi regolamentari e supplementari, purtroppo si deve arrendere ai rigori come tutta la provincia di Bergamo (10' sts Micheli sv).
Gavazzi 7 Sta molto basso rispetto a Riva che si incolla su Manfrè, mentre lui si occupa di coprire gli spazi oltre che il compagno.
Rinaldi 6.5 Per lui 26 minuti intensi, poi un problema fisico lo costringe alla sostituzione.
28’ Egil 6.5 Difficile contenere una scheggia impazzita come Vacca, bisogna ricorrere all’aiuto dei centrali.
Lorenzi 6.5 Ricopre una posizione fondamentale, il mediano di Bergamo riesce spesso a fare da perno e portare equilibrio alla linea di centrocampo.
Corti 7 Spesso lo puoi trovare molto alto ad occupare un ruolo che non gli appartiene ma che svolge comunque molto bene.
Riva 7 Una diga in difesa, un fisico statuario molto rognoso con cui mette in difficoltà le punte di Milano.
Paris 6.5 Il 7 alterna momenti di grande intensità a momenti vuoti, manca di quella continuità tipica dei centrocampisti.
Marconi 6.5 Leggero negli appoggi, Bergamo contava su di lui per inserimenti e palloni recuperati ma ha dovuto virare su altro (19' st Locatelli L. sv).
Tinti 7.5 Il 9 è pericoloso in più occasioni, riesce a mettere lo zampino in tutte le azioni offensive di Bergamo (32' st Signorelli sv).
Sidibe 7 Numero 10 sulle spalle e nella vita, il trequartista di Bergamo ricorda molto Willy Gnonto per movenze e modalità di intendere il gioco.
Poli 6.5 Il peso dell’attacco bergamasco è mantenuto da Tinti, il numero 11 fatica a farsi vedere (12' st Berizzi sv).
All. Gigli 6.5 Una partita dura, frutto di un percorso più lungo di cui Bergamo deve andare davvero fiera. Anche quest'anno la provincia bergamasca si è rivelata un'ottima scovatrice di talenti in grado di rimanere imbattuti durante tutto il loro percorso.



CP MILANO
Puppin 8 Interventi miracolosi durante la gara e muraglia sui rigori, il giovane portiere classe 2009 mette entrambe le mani sulla qualificazione in finale.
Vitali 6.5 La posizione che occupa in vampo è davvero bollente a causa dello stile di gioco di Bergamo e della presenza costante di Sidibe, nonostante ciò sono poche le volte in cui sbaglia un intervento.
Aversa 7.5 Innesto dell’ultimo minuto a causa dell’assenza di Rekabi, interpreta molto bene il ruolo di terzino destro con incursioni continue e riuscendo ad arginare Paris e, come se non bastasse, segna il rigore decisivo per mandare Milano in finale.
Corcione 7 Motore di Milano, nelle gambe ha caricato benzina per almeno due partite, la sua energia permette a tutta la Rapp di aumentare i giri al momento opportuno.
35' st Boschiero 6.5 Difensore roccioso che mantiene solido il risultato e tiene la gara in parità.
Anelli 7 Il numero 5 della Rapp non sembra essere sfiancato, né fisicamente né mentalmente, dalle due semifinali disputate in meno di 24 ore, una roccia in ogni parte del campo.
Robertucci 6.5 Un grande destro molto potente che permette di impostare dal basso e in un’occasione sfiorare la rete dai 40 metri.
Vacca 7.5 La grinta e l’intensità messi dal giovane attaccante del Buccinasco sono davvero fuori dal comune, nessuno in campo è come lui, dribbling secchi con cui lascia piantati gli avversari.
Franco 6.5 Una partita sporca, dura, una partita non proprio affine al numero 8 che preferisce giocate più tecniche.
15' st Soimu 7 Sulla fascia sinistra riesce a portare brio e freschezza, dribbling secchi e cross tagliati.
Manfrè 6.5 Lavoro sporco e spalle alla porta per il bomber, i centrali lo contengono bene ma lui comunque ha la possibilità di allargare il gioco.
19' st Rudellin 6.5 Sempre fresco sulla destra, vale un po’ lo stesso modo di interpretare i tempi supplementari dei compagni.
Allievi 7 Il giovane top player dell’Ausonia Academy parte largo sulla sinistra ma si muove sempre in direzione centrale assumendo praticamente il ruolo da trequartista per supportare Manfrè.
Terenghi 6.5 Forse è il terreno di gioco a rendere difficile ogni giocata, il numero 11 risulta un po’ sporco tecnicamente (5' sts Merlo sv).
All. Rivetti 7.5 Un traguardo doveroso, vista la nomea dei campioni in carica, ma un traguardo non scontato, conquistato con il sudore e la fatica fino all'ultimo rigore. E adesso? Bè adesso chi lo sa, forse è meglio non parlarne.



ARBITRO
Colombi di Brescia 7 
Direzione chiara e con una linea ben precisa, forse un po' di confusione in occasione dei rigori, ma tutto sommato nulla da segnalare.



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