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Under 15

Fallo di mano in area clamoroso e calcio di rigore: nella semifinale succede di tutto

Il capitano decide di "parare" il pallone e l'arbitro assegna il penalty che sblocca l'incontro

Cristian Citraro e Alessandro Doninotti

ASSAGO-VIGHENZI UNDER 15 • Citraro e Doninotti, autori delle due reti che hanno portato alla vittoria gialloblù

Di semifinali belle nella storia del calcio se ne sono viste. Ma ogni partita è a sé, ogni partita contribuisce a modo suo alla storia e questa lo ha fatto senza dubbio. Quella tra Assago e Vighenzi è spettacolo, è bel gioco, è tensione com'è normale che sia. A sbloccare il match è capitan Doninotti, che sfrutta l'occasione dal dischetto, a seguito di un rigore causato da una "parata" del difensore e capitano degli ospiti Danzi, che rimedia anche l'espulsione. Nella ripresa a mettere il sigillo alla gara, gestita alla perfezione dai ragazzi di La Rocca, è bomber Citraro: palla in profondità di Giorgio Barbieri, dribbling riuscito e pallone alle spalle di Moscon. Vana l'incornata di Bussi nei minuti di recupero finali, con l'Assago che si assicura in questo modo la finale playoff: finisce 2-1 per i padroni di casa.

35 MINUTI DI FOLLIA

Se capire l’importanza della partita era un compito abbastanza semplice, provare a capire quale potrebbe essere l’esito della sfida diventa pressoché impossibile. Perché è anche vero che guardando i dati delle due squadre qualcosa si può provare ad immaginare, ma sarebbe troppo superficiale limitarsi a questo. L’Assago viene da una partita giocata alla perfezione contro l’Accademia Bustese, nella quale il 6-1 finale riflette in lungo e in largo la stagione grandiosa giocata dai ragazzi di La Rocca. Di contro, la Vighenzi ha superato per 3-1 il Biassono, aggiudicandosi il biglietto per la semifinale contro i gialloblù.

La prima frazione non porta molte emozioni, almeno dal punto di vista del risultato che rimane bloccatissimo: le occasioni concrete sono poche, pochissime. La difesa dei padroni di casa non è chiamata a fare grandi sforzi, al contrario di quella avversaria. Ventura e Palotta coprono bene gli spazi e Cosenza si rivela in uno strepitoso stato di forma. Lì davanti, nonostante i tentativi ripetuti si muove ben poco, complice anche l’ottima difesa di Chignola che è un vero e proprio colosso. Se da una parte Barbieri e Citraro regalano grande spettacolo tra finte, controlli incredibili e dribbling ubriacanti, dall’altra i ragazzi di Armanti fanno fatica a trovare il pertugio per fare male ai gialloblù. A provarci con voglia e determinazione nella formazione degli ospiti sono senza dubbio Lopeboselli e Merlo: il primo è in un duello accesissimo con Cosenza, il secondo macina chilometri in mezzo al campo cercando di creare per i suoi. Ma quando si presenta l’occasione forse più nitida della gara, Caliman non sfrutta a dovere. L’Assago gioca decisamente meglio, in poco tempo i cross messi a disposizione di Rutigliano e compagni di reparto aumentano, ed ecco l’occasione che sblocca la partita. A seguito di una mischia in area di rigore, la palla finisce sui piedi di Citraro che tira una cannonata al volo sul secondo palo: Danzi, capitano della Vighenzi, decide di sacrificarsi e para il pallone con una mano causando il rigore e rimediando un’espulsione. Dagli undici metri si presenta lui, uno dei migliori in campo nel primo tempo, capitan Doninotti, che è glaciale e il suo tiro finisce appena sotto la traversa, bucando i guantoni di Moscon.

Il primo tempo si conclude con un risultato che lascia alla ripresa ampi margini di immaginazione. Perché è vero che per la Vighenzi la strada sarà in salita (e non poco), non solo per lo svantaggio ma anche per l’inferiorità numerica, ma è anche vero che l’Assago finora non ha sbagliato proprio nulla: fase difensiva attenta e precisa, centrocampo dotato di compattezza e inventiva e un attacco che in stagione ha strapazzato numerose squadre.

LA LEGGE CITRARO

La ripresa assomiglia molto ai primi 35 minuti, ma che per qualcuno è quasi un incubo. Si tratta degli ospiti: i ragazzi della Vighenzi, con l'incubo che ha un nome e un cognome ben preciso: a seminare il panico nell'area avversaria è sempre Cristian Citraro. Ma andiamo con calma, partendo dal principio. La Rocca decide di fare entrare Rapetti, che porta sostanza e aria fresca nella mediana. Ed è proprio lui che, come un tornado, vince due rimpalli in mezzo al campo e serve Giorgio Barbieri. Finita qui? Ovviamente no. Il fenomeno che indossa il numero 10 dell'Assago serve in profondità Citraro, che con un colpo da maestro salta il difensore e piazza il pallone sul secondo palo. Facile? No. Scontato? No. Un gol alla Citraro? Sì, assolutamente sì. La Vighenzi dopo il doppio vantaggio dei padroni di casa è in grossa difficoltà: saltano tutte le tattiche e Armanti decide di ricorrere alle sostituzioni per provare a riaprire la gara. Ma è ancora Citraro, che con un sombrero di tacco e con un'azione combinata con il subentrato Giacomo Barbieri, rischia di fare il 3-0 che è soltanto sfiorato. Tutto ha una fine e anche la partita del talento dell'Assago, autore del 2-0, termina tra gli applausi del pubblico. Il finale vede una Vighenzi che prova il tutto per tutto, con Liuzzo che sforna una parata dal coefficiente di difficoltà altissimo, sfruttando un colpo di reni e spedendo la sfera in corner: poco dopo il subentrato Cisse serve un cross perfetto sulla testa di Bussi, che riapre la gara anche se solo per pochi secondi. Mentre Cosenza si avvicina alla bandierina per tenere la palla lontana dai guai e guadagnare tempo, ecco il triplice fischio del direttore di gara.

È festa Assago, è show Citraro, è finale di playoff: esplode di gioia la tribuna del campo di Via Roma. Nei festeggiamenti i ragazzi si lasciano andare ad un coro dedicato al loro tecnico: «La Rocca is on fire!».

IL TABELLINO

ASSAGO-VIGHENZI 2-1
RETI (2-0, 2-1): 33' Doninotti (A), 17' st Citraro (A), 36' st Bussi (V).
ASSAGO (4-3-3): Liuzzo 6.5, Curci 6.5, Cosenza 7, Doninotti 7.5, Ventura 6.5 (1' st Rapetti 7), Palotta 6.5, Citraro 7.5 (23' st Mancuso sv), Lacinej 6.5, Rutigliano 6.5 (25' st Angius sv), Barbieri Giorgio 7, Crivellaro 6.5 (14' st Barbieri Giacomo 6.5). A disp. Arcoleo, Dilernia, Ciliberti, Grassano, Olaj. All. La Rocca 7.5. Dir. Dilernia.
VIGHENZI CALCIO (4-5-1): Moscon 6, Kajla 6.5, Brugnoli 6 (23' st Giacci sv), Danzi 6, Chignola 6.5, Dragoti 6 (28' st Lobach sv), Lopeboselli 6.5 (10' st Cisse 6.5), Merlo 6.5, Caliman 6 (20' st Bussi 7.5), Alaia 6 (3' st Ndreca 6), Olivetti 6 (21' st Ambrosi sv). A disp. Filippini, Consiglio. All. Armanti 6.5.
ARBITRO: Gori di Seregno 6.5.
ESPULSO: 31' Danzi (V).
AMMONITI: Rapetti (A), Angius (A), Dragoti (V).

LE PAGELLE

ASSAGO

Liuzzo 6.5 Non è chiamato a fare chissà cosa, la sua è una gara di pazienza e attesa di tiri avversari, che praticamente non sono mai arrivati.
Curci 6.5 Fa avanti e indietro come un pendolino per tutti i 70 minuti, rivelandosi una giocatore importante per la La Rocca in entrambe le fasi di gioco.
Cosenza 7 Deciso negli interventi e scattante come non mai: macina chilometri sulla fascia e il suo nuovo soprannome probabilmente da oggi sarà il Treno Gialloblù.
Doninotti 7.5 È il capitano che tutti gli allenatori vorrebbero con sé: gestisce e parla con i compagni fornendo indicazioni, gioca benissimo ed è decisivo trasformando il calcio di rigore in vantaggio.
Ventura 6.5 Interventi sempre puntuali e precisi, insieme a Palotta forma una coppia difensiva decisamente invidiabile.
1’ st Rapetti 7 Entra benissimo in gara, vince ogni rimpallo con cattiveria e agonismo. Crea geometrie importanti per i compagni e il gol del doppio vantaggio parte da lui.
Palotta 6.5 I suoi interventi sono puliti e ordinati: la compostezza con cui opera è incredibile.
Citraro 7.5 Torna ad occupare il suo ruolo originario: l’esterno. Fa vedere sprazzi di grande calcio, tra dribbling di livello, finte e sprint che sembrano bruciare il campo. In un certo senso il calcio di rigore se l’è procurato lui grazie al proprio tiro in porta, poi fa un bellissimo gol saltando il difensore e concludendo a rete (18esimo centro stagionale). (23’ st Mancuso sv).
Lacinej 6.5 Il suo è un lavoro silenzioso, ma di grande sacrificio in mezzo al campo: recupera palloni e aiuta molto in fase difensiva.
Rutigliano 6 Vista l’età (è un classe 2010) e visto il rendimento, siamo davanti a un bel giocatore. L’ex Alcione lavora bene spalle alla porta, smistando per i compagni e creando ottime trame. (25’ st Angius sv).
Barbieri Giorgio 7 Lo puoi trovare letteralmente in ogni zona del campo e dovunque si trova fa bene: in fase di possesso inventa per i compagni facendo cose da extraterrestre, in fase di non possesso si abbassa sulla linea di difesa. È uno spettacolo per gli occhi.
Crivellaro 6.5
Rientra in campo dopo un infortunio che l’ha tenuto ai box per quasi due mesi, sostituendo l’acciaccato Giacomo Barbieri:  il suo apporto in zona d’attacco era mancato. Gara non brillante in ogni aspetto ma di certo non una brutta prestazione.
14’ st Barbieri Giacomo 6.5 Viene chiamato “Cip” da compagni e tifosi, in quanto forma la coppia con il fratello gemello Giorgio “Ciop”. La sua gara è perfetta, nonostante sia subentrato per qualche problema fisico.
All. La Rocca 7.5 Schiera una formazione tatticamente perfetta, che non sbaglia nulla né dal punto di vista difensivo, né dal punto di delle scelte. È una squadra matura, che sa attendere e che sa soffrire quando deve. Prestazione magistrale.

VIGHENZI

Moscon 6 Sui gol non ha colpe, sempre presente: verso la fine del match compie una parata sulla linea che permette ai suoi di non subire un'imbarcata.
Kajla 6.5 Spinge molto sulla fascia, soprattutto nella prima frazione: prova una cavalcata da solista, salta il difensore ma il tiro debole si spegne tra i guantoni di Liuzzo.
Brugnoli 6 Subisce un po' troppo il duello con Crivellaro, ma la sua prestazione è attenta e di sacrificio. (23' st Giacci sv)
Danzi 6 Il capitano si sacrifica per la squadra rimediando l'espulsione e causando rigore su un tiro pericolosissimo di Citraro.
Chignola 6.5 Devastante, imponente, colossale: aggettivi che bastano a descrivere lui e la sua ottima prestazione. Svetta di testa sopra tutti, sovrasta gli avversari di fisico ed è indubbiamente il pilastro difensivo della Vighenzi.
Dragoti 6 Il duello in mezzo al campo con Doninotti lo vede in difetto spesso e volentieri, fa fatica a gestire la mediana della Vighenzi. (28’ st Lobach sv).
Lopeboselli 6.5 Porta inventiva e fantasia sulla fascia destra della squadra di Armanti, il duello con Cosenza è accesissimo e spesso lo soffre: gli spunti creati sono interessanti ma poco concreti.
10’ st Cisse 6.5 Entra molto bene in gara, servendo l'assist che riapre per pochi minuti la partita: cross dalla destra per Bussi e 2-1.
Merlo 6.5 Macina chilometri e recupera palla a destra e a manca: è una pedina importantissima per il centrocampo della Vighenzi.
Caliman 6 Non riesce a incidere sulla gara, tocca pochi palloni e nell'unica occasione concreta che gli si presenta delude le aspettative. 
20’ st Bussi 7.5 Fa il gol del 2-1 nei minuti di recupero con un ottimo colpo di testa, dopo essere stato servito al millimetro da Cisse.
Alaia 6 Soffre molto la presenza di Lacinej, suo corrispondente opposto in mediana: la sua gara è di sacrificio ma non basta.
3' st Ndreca 6 Entra bene in partita, con l'intento di cambiare la storia della gara, ma il centrocampo degli avversari è molto difficile da affrontare.
Olivetti 6 Curci lo tiene molto bene, impedendogli spesso e volentieri di avanzare fino all'area dell'Assago. (21’ st Ambrosi sv).
All. Armanti 6.5 La sua squadra pecca di cattiveria negli ultimi metri, per il resto si può rimproverargli ben poco altro.

ARBITRO

Gori di Seregno 6.5 Ha la gara in pugno per tutti i 70 minuti, non sbaglia nessuna scelta e l’espulsione è per Danzi è sacrosanta.

LE INTERVISTE

Nel post-partita i due allenatori hanno detto la loro sul match. La Rocca, tecnico dei padroni di casa, ha dichiarato: «Abbiamo giocato bene soprattutto nel primo tempo, poi abbiamo perso il centrale dietro che si è fatto male. Loro non hanno mai creato pericoli, a parte il gol a tempo scaduto. La squadra, come anche domenica scorsa, ha fatto molto bene. È una vittoria meritata».

Il tecnico degli ospiti Armanti, ha sottolineato: «Abbiamo giocato contro una bellissima squadra, siamo stati penalizzati dall'espulsione e dal rigore. Non mi aspettavo un secondo tempo fatto in questa maniera dai miei ragazzi, perché abbiamo rischiato di subire una mezza imbarcata. Sono soddisfatto del percorso, l'obiettivo era la salvezza e siamo arrivati in semifinale».

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