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Torneo delle Province

Milano da urlo: rimonta due volte, poi la vince all'ultimo ed è di nuovo sul tetto della Lombardia

L'Under 15 è campione al termine di un rocambolesco 3-2 con la Rapp di Lecco

Rapp Milano U15

RAPP MILANO UNDER 15: Matteo Manfrè, Lorenzo Vacca, Pietro Allievi e Gabriele Robertucci festeggiano a fine partita con la coppa

Una coppa è per sempre, una coppa è storia, una coppa è motivo d'orgoglio. Tutte le emozioni che si provano a guardare quell'oggetto brillante tanto da specchiarsi, tutte le endorfine che si rilasciano nel momento in cui senti i tre fischi dell'arbitro e ti trovi con almeno un gol di vantaggio sull'avversario, tutta l'adrenalina che senti scendere nelle gambe quando finalmente a casa puoi rilassarti e goderti tutto quello che hai fatto. E quale miglior modo di alzare un trofeo al termine di 48 ore lunghissime, fatte di partite intense e tanto, tanto divertimento? Lecco contro Milano, due città amiche, quasi complementari che si sono date battaglia per 70 minuti. Dopo un primo tempo serrato dove i ragazzi di Rivetti attaccano ma non segnano, Mauri mette paura a tutti segnando dopo 1 solo minuto dalla ripartenza. Da lì in poi è delirio, un incontro di boxe con colpi da una parte e dall'altra, fino a che Manfrè segna il rigore decisivo che porta Milano in cima alla Lombardia, al termine di un percorso che è stato un capolavoro.

MILANO ATTACCA MA SINIGAGLIA SALVA

Neanche il tempo di mettere piede nella tribuna del comunale Giuseppe De Rossi di Iseo che le emozioni sono già a mille, la stanchezza dovuta alle semifinali disputate soltanto un giorno fa e le alte temperature che affliggono il nord-Italia non sembrano essere un fattore influenzante per la gara in corso: al 1' arriva subito la prima discesa di Rudellin, che si è guadagnato una maglia da titolare, direzione area di rigore, l'esterno piazza subito la palla dentro l'area verso Allievi che tocca per Manfrè di prima ma il 9 non riesce a battere in rete. E' sempre la fascia sinistra che continua a regalare gioie o presunte tali alla Rapp di Milano, al 10' capitan Vacca pennella una traversone diretto sulla testa di Allievi che colpisce bene ma manda alto. La squadra di Rivetti non molla la preda e tiene il morso ben stretto sui ragazzi di Lecco, al 20' le chiare occasioni da gol sono ben due, entrambe nascono da due calci d'angolo precisi battuti da Allievi: il primo tentativo è di Rudellin che però viene disturbato dalla difesa che ne sporca la traiettoria, subito dopo è Manfrè a saltare più in alto di tutti, schiacciando la sfera sul terreno ma trovando una bellissima parata di Sinigaglia. Dopo tutto un tempo trascorso nella metà campo granata, anche l'ultimo sussulto è a tema meneghino, Strozzi taglia il campo con un dribbling, serve Vacca sull'esterno che controlla e calcia forte con il destro ma non trova lo specchio della rete.

MANFRE' E' LETALE

Inizio di secondo tempo identico al primo, ma a colori invertiti e con risultati opposti, al 1' il Lecco trova il vantaggio: la formazione di Casiraghi recupera palla in zona centrocampo, riparte sulla destra con Roveda che mette dentro per Lavelli, il 10 non calcia ma gira sul secondo palo di tacco per Mauri, il numero 8 si trova a calciare un rigore in movimento che con il piattone riesce a mettere nell'angolino in basso a destra, 1-0 Lecco. Dura molto poco il vantaggio della formazione di casa, Milano continua a spingere e finalmente trova la rete: un altro cross di Allievi diventa letale, una palla alta diretta sul secondo palo dove è appostato il bomber Manfrè che da due passi insacca di testa in rete, siamo di nuovo in pareggio 1-1. Sembra una partita di tennis, colpi da una parte e subito dall'altra, al 19' Lecco torna in vantaggio di una rete: il marcatore è Zappa che si trasforma in un ariete e palla al piede sfonda la difesa di Milano fino ad arrivare in zona secondo palo dove, un po' defilato, calcia comunque e trova il secondo palo, i granata tornano avanti a 15 minuti dalla fine. Non ha mai fine lo scontro, è un viaggio infinito, Milano al 24' è di nuovo a livello con Lecco: al termine di un'azione tambureggiante, Allievi imbuca dentro per Manfrè che appoggia di prima su Vacca che a tu per tu con Sinigaglia non può sbagliare, piattone basso e 2-2. Cosa manca a questa partita per essere completa? Bè un bel calcio di rigore, al 33' Scuglia stende Bottino in area di rigore e per Sardi non c'è alcun dubbio, sul dischetto chi se non lui, Matteo Manfrè, che rimane freddo e spiazza Sinigaglia, 3-2 Milano che passa in vantaggio per la prima volta. Nei minuti di recupero c'è ancora tempo di un attacco per Lecco che sceglie la via del tiro da fuori, una bella conclusione che si dirige sotto la traversa ma su cui Puppin dice di no. Sardi fischia tre volte e incorona di fatto Milano, una partita entusiasmante che ha offerto un secondo tempo con 5 reti e tante, tante emozioni.

IL TABELLINO


CP LECCO - CP MILANO 2-3
RETI (1-0, 1-1, 2-1, 2-2, 2-3): 1' st Mauri (CPL), 7' st Manfrè (CPM), 19' st Zappa (CPL), 24' st Vacca (CPM), 33' st rig. Manfrè (CPM).
CP LECCO (4-2-3-1): Sinigaglia 7, Scuglia 7 (35' st Verdaro sv), Brambilla 7 (5' st Arrigoni P. 7), Leone 7, Rizzi 7.5, Zappa 8, Di Giacomo 7 (15' st Balossi sv), Mauri 8 (31' st Arrigoni D. sv), Volpe 7 (35' st Ghezzi sv), Lavelli 8, Roveda 7.5 (10' st Maggi sv). A disp. Buttera, De Ciuceis. All. Casiraghi 8. Dir. Panzeri 7.5.
CP MILANO (4-3-3): Puppin 8, Vitali 8, Rekabi 8 (25' st Terenghi sv), Corcione 8.5 (15' st Franco sv), Anelli 8 (5' st Aversa 8), Robertucci 9, Vacca 9.5, Strozzi 8, Manfrè 10, Allievi 9.5 (38' st Merlo sv), Rudellin 8.5 (10' st Bottino 8). A disp. Pelliccioli, Boschiero, Soimu. All. Rivetti 10. Dir. De Palma.
ARBITRO: Sardi Di Chiari 7.
ASSISTENTI: Favalli di Lovere e Mautone di Bergamo.
AMMONITI: Strozzi (CPM), Manfrè (CPM).

LE PAGELLE 


CP LECCO
Sinigaglia 7
Un intervento decisivo sul colpo di testa di Manfrè nel primo tempo, purtroppo poi l'esuberanza di Milano colpisce nel profondo.
Scuglia 7 Nel primo tempo prende le misure ma nel secondo travolge Bottino causando il rigore decisivo segnato da Manfrè (35' st Verdaro sv).
Brambilla 7 Marcare prima Vacca e poi Manfrè non è roba da tutti, sostituito per necessità tecniche.
5’ st Arrigoni P. 7 Continua il buon lavoro fatto da Brambilla.
Leone 7 Poco spazio a centrocampo, subisce la grande velocità della manovra.
Rizzi 7.5 Una buona colonna difensiva su cui Lecco può contare anche per il futuro.
Zappa 8 Una buona prestazione da diga di centrocampo, sempre presente per fare da filtro tra le linee granata e quando c’è bisogno colpire, una rete da vero percussore dell’area di rigore.
Di Giacomo 7 Velocità e tanto pressing a servizio della squadra (15' st Balossi sv).
Mauri 8 Ad inizio secondo tempo è il più pronto di tutti a mettere in rete una palla illuminante di Lavelli, destro preciso che finisce all’angolino basso (31' st Arrigoni D. sv).
Volpe 7 Una partita dura, sempre circondato da almeno due maglie milanesi, prova a scaricare giocando semplice con Lavelli (35' st Ghezzi sv).
Lavelli 8 Un assist pazzesco per il gol di Mauri, un colpo di tacco illuminante figlio della sua grande raffinatezza calcistica.
Roveda 7.5 Una bella discesa a secondo tempo appena partito che permette al Lecco di andare in vantaggio almeno inizialmente (10' st Maggi sv).
All. Casiraghi 8 Una partita pazza che si conclude nella maniera peggiore possibile, un episodio che caratterizza tutto il percorso di Lecco. Rimane di buono quanto fatto vedere nei momenti di vantaggio, non devono rimanere rimpianti.


CP MILANO
Puppin 8
La prestazione che corona la vittoria in finale, sicuramente su quel trofeo rimarranno per molto le sue impronte.
Vitali 8 Una buona partita del terzino destro di Milano, riesce a contenere con grinta il play Lavelli del Lecco.
Rekabi 8 Arriva per ultimo da Milano e viene schierato subito titolare, questo dimostra l’importanza che il numero 3 ha nei piani di Rivetti (25' st Terenghi sv).
Corcione 8.5 Come ogni partita della Rapp che si rispetti, è sempre lui a fare da collante a centrocampo con il suo lavoro di raccordo tra i reparti (15' st Franco sv).
Anelli 8 Un famoso cartone animato calcistico dei primi anni 2000 aveva un personaggio che interpretava il “muro di roccia”, ecco questo giocatore ne è la rappresentazione nella vita reale.
5’ st Aversa 8 Un ruolo diverso da quello che interpreta solitamente ma che ha pienamente nelle sue corde, si occupa di coprire uno straordinario Robertucci.
Robertucci 9 Il suo destro raffinato ha tutte le carte in regola per gestire il possesso direttamente dalla linea di difesa, decisivo nell'anticipare le punte di Lecco al momento giusto.
Vacca 9.5 Oggi in versione capitano, probabilmente la fascia al braccio carica ancora di più il numero 7 che fa godere il pubblico di Milano con giocate sublimi tra cui un assist perfetto per Manfrè.
Strozzi 8 La partita del numero 8 viene condizionata molto dall’ammonizione subita durante il primo tempo che non gli consente di affrontare ogni duello a centrocampo come vorrebbe, questo non gli impedisce comunque di essere fondamentale sulla linea di mediana.
Manfrè 10 Sfiora la rete di testa nel primo tempo, la trova nel secondo con uno stacco imperioso che riporta in vita la formazione di Milano e poi segna il rigore decisivo che manda Milano in paradiso, posto da capocannoniere meritato per questo attaccante di razza.
Allievi 9.5 Contro Bergamo gioca alto a sinistra, contro Lecco parte più basso sulla linea di mediana per portare qualità nella manovra di Milano incantando con magie continue, giocate spettacolari una dietro l'altra (38' st Merlo sv).
Rudellin 8.5 Sicuramente le energie risparmiate con Bergamo hanno influito sulla prestazione di oggi condita da sprint continui sulla fascia sinistra.
10’ st Bottino 8 Pochi minuti ma decisivi, conquista il rigore decisivo grazie a un dribbling secco ai danni di Scuglia.
All. Rivetti 10 Vincere una volta è stata dura ma riconfermarsi lo era ancora di più. Questa vittoria arriva dopo due partite tiratissimi, giocate e vissute fino all'ultimo secondo. Adesso è il momento di prendere aria, respirare, guardare tutti dal gradino più alto.

ARBITRO
Sardi di Chiari 7 Una direzione “all’inglese”, che lascia giocare i ragazzi anche a seguito di contrasti piuttosto duri, ma che non danneggia minimamente i ritmi della gara.

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