Torneo delle Province
12 Maggio 2024
RAPP MILANO UNDER 17 • Luca Maffa, Francesco Guerra, Alessio Angiò e Lorenzo Visaggi brillano nel trionfo milanese
Sì dice che l'attesa aumenti il desiderio, e forse sì. È proprio per questo che il gol di Maffa vale tantissimo, di più. È proprio per questo che il piede canterino di Angió porta all'autogol che chiude i giochi significa gloria. È proprio per questo che il 2-0 a Monza che vale il trionfo di Milano ha un sapore diverso. Perché studiato, perché voluto, perché cercato e ricercato per ben sette anni. E alla fine trovato, e alla fine fatto proprio ad un solo grido. La Rappresentativa Allievi è Campione della Lombardia.
Un'occasione doro, immancabile, che torna a bussare alla porta dopo sei anni. Da quando in quel di Vimodrone gli Allievi di Luca Vecchi - sotto età - uscirono sconfitti 2-1 dalla finale contro Como, da allora una maledizione, una pandemia di mezzo finendo poi col fallimento della scorsa edizione, che vide i 2006 uscire in un girone tutto fuorché complicato. Si parlava di occasione, appunto, ed è quella che la Milano di Mario Di Benedetto vuole cogliere per raggiungere quell'obiettivo dichiarato sei mesi fa. «Riportare Milano dove merita di stare, più in alto di tutti». Per farlo però un ultimo grande ostacolo, un ultima grande prova di forza. Perché per conquistare la corona degli Allievi più forti della provincia lombarda bisogna strapparla direttamente dalla testa e dalle mani di chi il 17 giugno 2023 ha festeggiato di gran gusto. Sì, esatto, bisognerà passare proprio da Monza, quella del fenomeno Mattia Zaffaroni, quella del condottiero inappuntabile Clemente Gargioni che da parte sua vuole centrare quello che sarebbe un bis storico.
Si gioca nella splendida cornice di Iseo, casa dell'Orsa e capace di trasformare la finale del Torneo delle Province in una di Champions League . L'inizio di partita dei brianzoli è di quelli che la pancia ce l'hanno tutt'altro che piena, anzi, hanno appena iniziato a mangiare. Perché nonostante la spinta meneghina i primi a presentarsi a chieder conto sono i brianzoli con Zaffaroni: Bonfanti lo serve e lui lascia partire un sinistro violentissimo che Sala è sensazionale nel respingere col piede. La partita dei meneghini sembra ricalcare i fantasmi di quella spenta nella fase iniziale contro Como, ma è solo un punto nel vuoto perché capitan Cojocaru e compagni questa volta dimostrano di esserci, attaccati con le unghie e con i denti. Proprio del jolly del Buccinasco è il colpo di testa che sorvola di poco la traversa e che chiude il primo tempo.
Attaccati con le unghie e con i denti, si diceva, ma non solo, perché in partite come queste si deve usare la testa. E Luca Maffa lo fa benissimo, lo fa subito, lo fa con uno stacco imperioso sul cross di Guerra mandando il pallone lì, a morire sotto la traversa per l'1-0 Milano (2'). Il gol a freddo non sconvolge però i piani di Monza che riprende a caricare a testa bassa, a più non posso, con Zafafroni falso nove e a far scorrere il gioco in favore di Mascoli e Bonfanti che sulle corsie hanno "spingere" scritto in fronte. Ed è proprio quest'ultimo, guarda il caso imbeccato da Zaffaroni, che al 19' spaventa Sala con un sinistro debole ma che schizza sul terreno accarezzando soltanto la rete esterna della porta.
Un minuto più tardi è invece Milano che va a millimetri dal gol del raddoppio, al termine di un'azione clamorosa (20'): Sagulo va a contrasto con Nai, il pallone resta lì per Fadoudi che si fionda come un treno verso la porta e poi calcia, Napolano respinge e poi ancora Fadoudi che raccoglie, si gira su se stesso e lascia partire un destro di potenza spaventosa e che chiama al gol, ma tra il gol e l'asso della Calvairate si frappone Palazzari che con un intervento senza senso alza in corner proprio sulla linea di porta. Un segno del destino? forse, ma se c'è una cosa che la squadra di Di Benedetto ci ha insegnato è quella di saper far suo anche il più infausto degli episodi. Perché quando Angiò si presenta dalla bandierina tutto si può pensare fuorché al gol. E invece il cross tagliente, dritto, diretto come lui, in piena area di rigore colpisce al cuore brianzolo: perché Napolano esce, non trattiene e si trascina la palla in fondo al sacco. É l'episodio che chiude la partita, quello che scatena la festa meneghina, quello che rompe una maledizione durata sette anni e «Riporta Milano al centro del villaggio».
CP MILANO-CP MONZA 2-0
RETI: 2' st Maffa (CP MI), 25' st aut. Napolano (CP MI).
CP MILANO (4-3-2-1): Sala, Cojocaru, Guerra (42' st Greco), Cason (16' st De Marinis), Maffa, Visaggi, Angiò (37' st Bergonzi), Straini (45' st Ubaldini), Sagulo (22' st Sommaruga), Corti (32' st Di Ceglie), Fadoudi (30' st Ceolin). A disp. Contessa. All. Di Benedetto-Campelli. Dir. Felter-Canuzzi.
CP MONZA (4-2-3-1): Napolano, Robbe, Nai, Ferrario (41' st Galimberti), Palazzari, Rossi, Mascoli (22' st Vircillo), Farinaio (1' st Ratti), Crippa (32' st Scornavacca), Zaffaroni, Bonfanti (32' st Bonanomi). A disp. Airoldi, Benaissi, Motta. All. Gargioni. Dir. Colombo.
ARBITRO: Prandelli di Brescia.
ASSISTENTI: Mavelli di Cinisello Balsamo e Orsogna di Milano.
AMMONITI: Di Ceglie (CP MI), Mascoli (CP MO), Bonfanti (CP MO).