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Under 17 Élite

90 minuti per la leggenda: sarà la finale dell'anno! Storia, numeri e probabili formazioni

Una sfida tutta da vivere, ecco le parole dell'antivigilia dei due allenatori

ALCIONE-VARESINA UNDER 17

ALCIONE-VARESINA UNDER 17: Villa Santa e Gondor

Due ore o giù di lì. Forse anche qualcosina in più, ma questa è un'altra storia. Insomma, toccherà riaggiornarsi verso l'ora di cena. Intanto Milano si fermerà. Saranno tutti a Rozzano e saranno tutti lì, nel bel mezzo dell'epicentro di quello che sì, probabilmente sarà terremoto. Più facile nel campo in erba che in quello sintetico, meteo permettendo. Il palcoscenico, il teatro. Per qualcuno dei sogni, per altri degli incubi. Ma comunque andrà sarà uno spettacolo. Un inno al calcio, l'ultimo capitolo di una rivalità che ha vissuto un po' di tutto. Da quel "rock 'n' roll" in via Olivieri di cose ne sono cambiate tante, troppe. Vero Villa? È Mattia Villa Santa, un po' bomber dell'Alcione e un po' tante, tantissime altre cose. Un annetto fa piangeva (ecco perché), oggi gode. Di fronte ci sarà Gabry Gondor, l'uomo dei gol folli. E via con gli altri aggettivi. Tutti validissimi, tutti utili per provare quantomeno a capirne il talento.

Info di servizio. Il calcio d'inizio è previsto alle 18:30 presso il centro sportivo comunale di Rozzano, sito all'angolo tra via Vesuvio e via Monte Penice. Sarà Alcione-Varesina atto III, sarà ovviamente gara secca. In caso di parità nei tempi regolamentari si procederebbe a due frazioni aggiuntive di 15 minuti ciascuna, dopodiché, in caso di ulteriore parità, si andrebbe ai tiri di rigore. Ci si gioca il titolo Regionale e quindi l'accesso alla fase Nazionale. Per lo Scudetto, per la storia.

PROBABILI FORMAZIONI

Subito il discorso Re. Il Re delle finali, Samuele Invernizzi. Intanto la certezza è che sì, Samu è tornato. L'infortunio contro l'Assago sembra ormai dimenticato, vedi la convocazione per il ritorno della semifinale contro la Rhodense. Ma da qui a pensare a un possibile impiego da parte di Scandroglio ce ne passa, in tal senso sarà stata sicuramente decisiva la rifinitura di questo venerdì. Per il resto dovrebbe essere classico 4-3-3. Moroni in porta, William Curto e Roberti al centro della difesa (in corsa anche Federico Forlani) con Bergogni a destra e capitan Frigerio a sinistra, a cui non mancherà la voglia di alzare il terzo trofeo consecutivo. In cabina di regia, salvo sorprese, dovrebbe esserci Gioia, con lui Angelo Curto (centro-destra) e uno tra Guastone e Pellegrino (centro-sinistra). In avanti Villa Santa parte favorito su Fanelli e Zucca, mentre sulle corsie vale tutto. Corsa a tre per due posti? In lizza ci sono Brambilla, Nico Forlani e Romieri, mentre non è da escludere l'utilizzo dello stesso Guastone alto a sinistra.

Due notizie sponda Varesina. La prima: Matteo Buzzetti non ci sarà. Impegnato con la Rappresentativa Nazionale, non sarà della partita come avvenuto nella semifinale di ritorno contro l'Ausonia. La seconda: Mirko Torelli ci sarà. Rientrato dalla gita scolastica (ma quella videochiamata dopo la vittoria ai rigori?), riprenderà il suo posto in mediana dopo tre turni di squalifica. C'è chi lo ha paragonato a Daniele De Rossi in Germania nel 2006, chissà... Sarà staffetta con Colombo, match-winner lo scorso lunedì? Probabilmente. Nessun dubbio dietro: Gondor e Pecora al centro davanti a Borin, mentre Trancanella e Audisio dovrebbero presidiare sulle corsie. Difficile pensare che Sacco possa recuperare. Al centro Ceriotti e Sala sono in forma, ma allo stesso tempo c'è un Grimaldi che scalpita. Complesso il discorso attacco. Cermesoni vuole spazio e non è da escludere che Frontini possa lanciarlo dal primo minuto, ma le quotazioni di Soumahoro (decisamente alte), al momento, lo etichettano comunque come favorito per la numero 9. Meno dubbi sulle corsie, dove le presenze Arcieri e Tonella sembrerebbero pressoché certe.

PRECEDENTI E PERCORSO

I precedenti sono due, entrambi in questa stagione. Il primo risale all'8 ottobre, una vita fa. Era l'Alcione di Tonani, era l'ormai celebre "rock 'n' roll" della Varesina. Agli estremi Soumahoro, nel mezzo Tonella e Colombo. Il tutto in rimonta dopo il sigillo in apertura di Halilaj, uno dei due lungodegenti di Scandroglio insieme a Brancati. Più recente e attendibile quello del 10 febbraio, sfida che di fatto è risultata decisiva per la lotta al primato. Prima Nico Forlani poi Villa Santa, quindi il sigillo di Grimaldi a riaprire tutto.

Uno. Un solo punto. Un singolo punto. Questa la distanza nella regular season. 69 punti l'Alcione, 68 la Varesina: stessi gol fatti (72) e stessi gol subiti (26). Perfetta parità? Quasi. Numeri che chiaramente cambiano prendendo in considerazione la post season. La Varesina, prima di entrare in tabellone, ha dovuto affrontare il Club Milano in un playoff da brividi. Quindi vittoria contro Brusaporto (2-1), pareggio nell'andata contro l'Ausonia (1-1) e vittoria dopo i calci di rigore al ritorno (5-3- d.c.r.). Più breve il percorso dell'Alcione. 1-0 all'Accademia Inter ai quarti e una doppia sfida di fuoco contro la Rhodense: 3-2 all'andata, 2-0 al ritorno.

STORIA

È storia? È storia. In primis per l'Alcione, che in caso di vittoria metterebbe in fila un totale di tre titoli Regionali consecutivi. Nessuno come loro in Lombardia. 2022? Fatto (1-0 all'Accademia Pavese firmato Invernizzi). 2023? Fatto (1-0 al Seguro firmato Invernizzi). 2024? Tempo al tempo... Resterebbe comunque un percorso pazzesco per quelli che sì, sono i classe 2007 più vincenti d'Italia. E per la Varesina non sarebbe da meno, anzi. Non che manchino i trofei a Venegono, sia chiaro, ma quello che potrebbe alzare Torelli sarebbe il primo a livello di Under 17 e pure il primo a livello Élite. Altro? Il titolo di Under 19 nel 2019 (la finale Scudetto persa grida ancora vendetta), quello di Under 18 nel 2022 e quello di Under 14 nel 2023. Da aggiungere anche la Coppa Lombardia vinta recentemente dall'Under 15 di Patrik Arban in finale contro l'Uesse Sarnico.

LE PAROLE DEGLI ALLENATORI 

Umore positivo? Umore positivo, parola di Andrea Scandroglio. «Abbiamo superato un ostacolo difficile. Nel primo tempo contro la Rhodense non siamo andati benissimo - il commento - poi nella ripresa abbiamo acquisito certezze». E sulla sfida alla Varesina non ha dubbi: «Non so cosa possano temere di noi. Sono una squadra forte e attrezzata, una formazione di livello. In finale regnano logiche differenti». E l'abitudine a giocare certe partite? «È relativa, alcuni dei nostri arrivano da tre titoli ma altri non c'erano. Le finali si vivono una volta all'anno, c'è una bella atmosfera. Noi siamo consapevoli del percorso e pronti a giocare». Infine un plauso alla prima squadra, quasi un ringraziamento: «Hanno fatto una cavalcata incredibile, un capolavoro. Grazie alla loro promozione è stato regalato a questi ragazzi la possibilità di giocare nei professionisti, non serve altro».

A proposito di umore, non potrebbe essere diverso quello della Varesina. «Dopo la prima partita contro l'Ausonia eravamo un po' scarichi, sia di testa sia fisicamente. Vincere il ritorno ci ha rinvigorito, siamo entusiasti del risultato e siamo consapevoli di aver scritto un pezzo di storia». Parla Matteo Frontini, parla l'artefice del miracolo Varesina. Tuttavia un miracolo relativo, vista e considerata la cavalcata dei rossoblù. «Le due sfide contro l'Alcione? Diverse, la seconda credo sia più significativa della prima. L'abbiamo persa ma arrivavamo da un tour de force, mentre all'andata c'era ancora il vecchio allenatore (Tonani, ndr) ed erano una squadra diversa». La sliding doors della stagione? Le vacanze di Pasqua, non c'è dubbio secondo il tecnico delle fenici: «Abbiamo cambiato marcia, la vittoria contro la Rhodense ci ha rinvigoriti. Siamo una squadra organizzata e credo ci sia una bella mentalità, siamo pronti».

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