Under 14
18 Maggio 2024
MILANO F.A.-BARANZATESE UNDER 14: Garbin e Bucceri
Tutto in meno di un minuto, all'incirca una cinquantina di secondi. Questione di attimi, dettagli, centimetri. Mirko Garbin si ricorda di essere straordinario (ma quel miracolo nei supplementari su Bara?), ipnotizza Pagnotta (capitano e tanto, molto altro) e para il rigore più importante della sua vita. Matteo Bucceri si conferma straordinario (esistono ingressi in campo giusto un filo peggiori...), non lascia scampo a Romano (altro fuoriclasse della porta) e segna il rigore più importante della sua vita. Quello decisivo, quello racchiuso in un coro, il più vecchio e il più bello. «Siamo noi, siamo noi.... I Campioni di Milano siamo noi». Breve e conciso, semplice e inequivocabile. È la Milano Football Academy, per gli amici MFA e niente, semplicemente la squadra più forte di Milano. Dopo una finale assurda, tesa, tirata, incerta. 90 minuti senza senso e no, gli aggettivi azzeccati probabilmente non esistono.
«È strano il calcio eh...». Parla la tribuna, parla il popolo e sì, lo sa perfettamente la Baranzatese. Tanto bella da vedere, forse troppo. Questione di attimi, dettagli, centimetri? Ebbene sì. Ancora loro, sempre loro, solo loro. Fa male e farà male ancora per giorni, settimane e forse anni. Non c'è altra strada. Ma chiudono da imbattuti e no, non è un dettaglio indifferente. Qualcuno ha detto invincibili? D'altra parte era la finale degli invincibili e niente, non servono altre parole.
Tira un'aria strana, particolare. Semplicemente diversa dal solito. Un po' per i cori, quelli sponda blues («MFA devi vincere...», gentile concessione dell'Inter) e quelli sponda gialloblù (tanti, troppi e tutti, ma proprio tutti splendidi). Un po' per il palcoscenico (si parla di teatro dei sogni, belli o brutti che siano), quindi l'attesa (non servono parole) e quella sorta di hype creatasi da una settimana abbondante. Insomma, un'aria decisamente diversa dal solito.
E c'è puzza di imbattibilità. Capire da dove provenga non solo non è proprio una "mission" così "impossible", anzi. Si parla di abitudine a non perdere e sì, il primo tempo è in un certo senso emblematico. Con quale differenza, chiaro, ma sta di fatto che Mortillaro e De Marco non passano un intervallo poi così diverso. Certo, se Trullu avesse trovato lo specchio a dieci dalla fine (prima la conclusione di Strino, poi la parata di Garbin) si starebbe parlando di un'altra storia. Sicuramente diversa, probabilmente opposta. E se i maggiori rimpianti li ha la Baranzatese, la gatta da pelare per la MFA è l'uscita prematura di Giordano, prontamente sostituito da Chiodi.
L'intervallo? Dieci minuti o poco più, la quiete prima della tempesta. Tante domande, una risposta: Gabriel Bozzarelli. Un po' bomber, un po' tante, troppe altre cose. È la prima presenza dopo l'infortunio, nel momento più concitato e nella partita più importante. La chiave di lettura migliore arriva dalla tribuna: «Ma il 21 è un carro armato». All'interno il francese, immancabile. D'altronde l'effetto che fa è proprio questo e sì, con lui in campo la Baranzatese cambia volto. Negli schemi e pure nei fatti, con il capocannoniere (20 gol stagionali, mica pizza e fichi) che si piazza a destra e fa il devasto. L'occasione? Un destro alto di un soffio (2'), come del resto la punizione da 25 metri di Bara (6'). Altro talento, altro talismano: «Ma il 5 è ovunque?». Ebbene sì, Bara è letteralmente ovunque.
L'ultimo quarto d'ora si trasforma presto negli ultimi 35 minuti. Il motivo? I tempi supplementari. Nonostante il solito devasto di Bozzarelli (destro parato al 18') e nonostante i primi sussulti della MFA, a un passo dal bersaglio grosso prima con Riccio (20') e poi con Bucceri (35'). 35 più 10, forse anche qualcosina in più? Affermativo. Il motivo sono i calci di rigore, esito scontato solo in parte. Vedi il colpo di testa di Bara e quindi il miracolo di Garbin, roba folle (3' sts). Ai rigori succede l'impensabile, o almeno quello che sembrava esserlo nei tempi regolamentari. Gli errori di Sora e Cusmano si annullano a vicenda, poi succede tutto nell'ultima, decisiva serie: Garbin fa il miracolo, Bucceri non sbaglia e scatena la festa blues.
MILANO F.A:-BARANZATESE 0-0 (5-4 d.c.r.)
MILANO F.A. (3-5-2): Garbin, Geccherle, Abd El Wahab, Ruttar (12' Mussino), Maiani (21' st Sora), Riccio, Fusato, Comino (19' st Bonomini), Silanos (11' st Bucceri), Inzoli (4' Puccia Modica), Giordano (31' Chiodi, 8' Papini). A disp. Adonri, Mojshi. All. Mortillaro. Dir. Fusato.
BARANZATESE (4-3-1-2): Romano, Chiecca, Bonalume (8' st Cimmino), Xhihani (1' st Bernuzzi), Bara, Occhipinti, Luca (1' st Bozzarelli), Guastamacchia, Strino, Pagnotta, Trullu (21' st Cusmano). A disp. Coscia, Bejarano, Braga, Foggi, Aceto. All. De Marco. Dir. Sanarica - Saccotelli.
ARBITRO: De Giovanni di Milano.
ASSISTENTI: Fagioli di Milano e Merola di Milano.
AMMONITI: Papini (M), Pagnotta (B).