Under 17
19 Maggio 2024
Un altro mattone, un'altra gemma nella corona di una società che negli ultimi anni ha spiccato il volo come l'aquila cacciatrice che porta sullo stemma. Una finale tosta, difficile da scardinare, che l'Orione ha affrontato con saggezza e prudenza, arrivando a un passo dal chiudere il primo tempo in vantaggio. Proprio la rete del pari (autorete sfortunata su corner) è stata tuttavia prima dell'intervallo il classico "Rush of Blood", con la squadra di Mallardi capace nel secondo tempo di andarsi a prendere un titolo meritato, stando anche al numero di occasioni da rete. Per domare il leone orionino, però, sorretto da un monumentale Politanò, è servito il colpo di genio nella fase di stanca. La magia balistica del capitano, che nel momento di difficoltà si inventa il gol dell'anno regalando la gioia più grande.
La finale Allievi parte più prudente e compassata rispetto alla precedente. Le squadre si studiano per i primi dieci minuti senza grandi sussulti da entrambe le parti, con la Vigor che prova qualche iniziativa e l'Orione che tenta di innescare Sagulo davanti. Primo vero squillo al minuto 18: Angiò trova Delle Cave, il 10 calcia da buona posizione ma la deviazione di Boella è fondamentale. Ancora più grossa l'occasione che arriva subito dopo. Stafillata da fuori di Canesi, Sala non trattiene ma ancora Delle Cave manca incredibilmente la chance a un metro dalla porta. Opportunità gigantesca per una Vigor che a metà primo tempo sembra poter e voler guadagnare campo. Risposta dell'Orione al 30': sponda di Sagulo e bel tiro di Iazzarelli bloccato, con la successiva progressione di Romano a seminare ancora un po' di pericolo in area Vigor. Partita sempre stabilizzata fino al minuto 37, quando il direttore di gara assegna un rigore all'Orione per un mano di Rovelli su tiro di Iazzarelli. Situazione molto contestata dai ragazzi di Paderno per la dinamica che ha portato al penalty. Dal dischetto comunque va capitan Boella che non sbaglia, portando in vantaggio la squadra di Conte. La reazione della Vigor è immediata e parte dai piedi di Iecco arrivando su quelli di Lisi. L'11 è bravissimo a rientrare sul destro, andando a chiudere sul primo palo, centrando la base esterna del legno, forse con una leggera deviazione. Pareggio solo rimandato, perché un attimo prima dell'intervallo i ragazzi di Mallardi pareggiano sugli sviluppi di calcio d'angolo con Romano che si vede carambolare il pallone prima addosso e poi nella propria rete.
Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, con la Vigor che si ripresenta subito con una bella girata di Vazzana che finisce non lontano dall'incrocio. L'Orione pare scottato dopo il gol preso un attimo prima della pausa, e attende guardingo le intenzioni di una Vigor che attacca di più, ma senza strafare. Dopo una quindicina di minuti, però, Angiò e compagni piantano la bandierina stabilmente nella metà campo orionina, alimentando azioni avvolgenti a cui manca però sempre la stoccata decisiva per scardinare una difesa organizzata e ben schierata. Grande la chance al minuto 16: Lancio grandioso proprio di Angiò per Iecco oltre tutta la difesa, col sei che però non è perfetto nel primo controllo, arrivando in ritardo al momento di una conclusione comunque ben murata da Sala. Politanò prova a rompere l'empasse con un'interessante conclusione da fuori e poi con una serpentina con tiro sul primo palo, ma il pallone è ancora in controllo della Vigor, che un attimo più tardi va ancora a un passo dal gol con Delle Cave, intercettato miracolosamente ancora dal portierone Sala. Il 5 di Sacco è però indemoniato, e al 29' riceve una palla sul filo del fuorigioco con la difesa Vigor che tira fuori un recupero impossibile per evitare il 2-1. Il pericolo corso, e un altro taglio in profondità di Politanò - questa volta fermato in offside - inducono la Vigor ad abbassarsi, e nell'ultimo quarto d'ora dell'incontro si assiste di nuovo a una partita di sostanziale equilibrio che pare potersi orientare verso i supplementari. Mallardi prova a rinfrescare le forze in attacco, ma la giocata che risolve l'incontro è del capitano della Vigor, Angiò, che al minuto 42 estrae dal cilindro un capolavoro da fuori che allontana lo spettro dell'overtime (neanche la rasoiata di Timpano basta all'Orione nel recupero) e scrive una nuova pagina di storia nell'epopea dell'impero Vigor.
ORIONE-VIGOR MILANO 1-2
RETI (1-0, 1-2): 37' rig. Boella (O), 47' aut. Romano (O), 42' st Angiò (V).
ORIONE (4-2-3-1): Sala, Moy, Casucci, Boella, Politanó, Barranco, Iazzarelli (30' st Timpano), Procopio, Romano (8' st Siragusa), Sagulo, Lodigiani. A disp. Bolivar, Achini, Dorosan, Candia, Cohen, Licciardi, Guerritore. All. Conte. Dir. Gullo.
VIGOR MILANO (3-5-2): Zambon, Rovelli, Canesi, Ardizzoni, Novati, Iecco, Soggiu (33' st Tabini), Angiò, Vazzana (45' st Liardo), Delle Cave (37' st Zufolo), Lisi. A disp. Alloni, Bramani, Di Giuseppe, Liardo, Soliman, Vitagliano. All. Mallardi. Dir. Angiò
ARBITRO: Campisi di Milano.
ASSISTENTI: Fazzo e Gazzo di Milano.
AMMONITI: Romano (O).