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Under 17 Élite

È un record mai visto prima! Sono i classe 2007 più forti e vincenti d'Italia

L'Alcione delle meraviglie vince il terzo trofeo di fila

Un trionfo, milioni di storie. La più bella sta tutta in un’immagine, un’istantanea che andrebbe presa, stampata e conservata. Patrimonio dell’umanità, parola del Dio del calcio. In primo piano c’è Tommaso Frigerio, capitano di mille battaglie. Niente parrucca (chi se la dimentica quella foto?) e niente cerotti (l’infortunio è ormai acqua passata), solamente lui. Lui e il suo sguardo, intenso. Lui e quel sorriso, splendido. Lui e quella coppa, la più bella. Poco dietro tutti gli altri, da chi c’era e sa (tanti) fino a chi non c’era e non sa (altrettanti). O meglio, non sapeva. «Il gruppo è pazzesco, ci hanno trasmetto una mentalità vincente». Parola di Villa Santa, parola di chi non c’era e adesso sa. Dalle 20:37 circa, da quando Tommaso Frigerio ha fatto ciò che gli viene meglio. Con il suo sguardo intenso, con il suo sorriso splendido, con la coppa più bella. L’ha alzata come piace a lui, puntando talmente in alto fino a superare la quota di crociera degli aerei. Semplicemente ai confini dell’atmosfera. E quasi non gli scappava di mano… Leggenda narra che mancassero giusto un paio di centimetri per toccare il paradiso, questione di dettagli. Non che sarebbe stato un problema, anzi. San Pietro sapeva che prima e poi avrebbero bussato alle sue porte. I classe 2007 dell’Alcione, i classe 2007 più vincenti d’Italia, i classe 2007 che continuano a strizzare l’occhio alla storia. La loro l’hanno ancora riscritta, stravolta. Ancora, ancora e ancora. Tre volte, il numero perfetto. Tre volte, il numero perfetto per la squadra perfetta. Tre volte, il numero perfetto per la squadra perfetta che l’ha rifatto.

Servizio fotografico a cura di Luca Dariol.

E QUEL FINALE?

In una finale da pelle d’oca, dominata per un’ora abbondante ma finita con il brivido. Tutto in sei minuti, tutto in un recupero che sembrava non finire mai. La parola fine l’ha messa la corsa di Gabriele Brambilla, quello dal fisico da pugile e pieno zeppo di tatuaggi. Dalla tribuna lo definiscono un gol alla Inzaghi e probabilmente non esiste riassunto migliore. Poi la corsa pazza sotto la tribuna, condita da un urlo come a dire «stop, fine del gioco». E poco prima il delirio, dalla traversa di Guastone al rigore chiesto (ma non concesso) dalla Varesina. Tonella fa il Tonella (il fuoriclasse), Guastone fa quello che non è (il difensore) e lo atterra in area. Airaghi è lì, addirittura si piega leggermente in avanti per vedere meglio ma niente, tutto regolare. «L’episodio ha chiaramente condizionato la partita, dispiace perdere così» il commento di Matteo Frontini, allenatore rossoblù. E poi artefice di un (mezzo) miracolo, condottiero di una squadra che nonostante tutto, nel suo piccolo, rimarrà comunque nella storia. «I ragazzi hanno già scritto un pezzo di storia» aveva dichiarato dopo la semifinale contro l’Ausonia. È così.

STORIA

L’epilogo è da fuochi d’artificio. Letteralmente. Perché alla fine è finita così, con Frigerio e compagni accompagnati dai botti. Ha vinto l’Alcione e sì, quello conquistato a Rozzano (che dire del palcoscenico? Semplicemente splendido, chapeau) è il terzo titolo consecutivo. Come nel 2022 contro l’Accademia Pavese e come nel 2023 contro il Seguro, hanno vinto loro. Ancora loro, sempre loro, solo loro. Punto e basta. È ormai un’abitudine, un must. Tocca chiamare Netflix per una serie tv? Tocca chiamare Netflix per una serie tv, non c’è altra strada. «Non avrei mai pensato di arrivare fin qui» il racconto di Andrea Scandroglio, commosso e quasi esausto. Per una finale da pazzi, per una stagione senza eguali. È arrivato in corsa ed è salito lassù, dove tutto è più bello. È anche il suo capolavoro. L’ennesima storia, l’ennesima gran bella storia. Sorride anche Riccardo Bellotti e godono Marcello Montini e Giulio Gallazzi, i due presidenti. Sì, probabilmente hanno vissuto domeniche giusto un filo peggiori…

LE PAGELLE DELLA FINALE (a cura di Marta Ancella)

Moroni 7 Nel primo tempo non 7 viene interpellato molto. Alla fine della ripresa viene messo sotto pressione dal forte attacco della Varesina e lui risponde sempre presente. Parte essenziale della squadra anche nei momenti morti.
Bergogni 7.5 Nel primo tempo non 7.5 arrivano molte occasioni nella sua area di gioco, nel secondo tempo risponde a Zecchillo (il ché non è per nulla facile) in modo puntuale. È preciso in ogni fase del match (38’ st Forlani F. sv).
Frigerio 8.5 Terzino perfetto: riprende chiunque e copre l’attacco di Lorenzo Tonella. Ma lui non è semplicemente un terzino, è il capitano storico dei suoi e lo dimostra giocando 90 minuti con la giusta grinta e personalità.
Gioia 7.5 Nella prima frazione di gioco tira un destro che fa tremare la difesa avversaria, trovando i guantoni pronti di Borin. Si muove benissimo per tutti i 90 minuti e libera i suoi più volte da situazioni difficili.
Curto W. 8 Giocatore solido. Sempre pronto in ogni situazione: i suoi passaggi sono sempre funzionali, si fa trovare al momento del bisogno, fa ripartire la squadra. Carattere e grinta: è uno dei perni fondamentali degli orange.
Roberti 7.5 Per la squadra è uno dei giocatori più salvifici. Entra benissimo in partita fin dal primo minuto e ne gioca altri 90 senza sbavature. È uno dei perni fondamentali di tutte le azioni dei suoi (52’ st Bologna sv).
Romieri 8 Parte fin da subito forte e reattivo e vince i duelli contro chiunque. Nel primo tempo devasta gli avversari. Esce tra gli applausi.
17' st Guastone 7.5 La sua super traversa al 45' sarà difficile da dimenticare.
Curto A. 7.5 In centrocampo è sempre una certezza. Riesce a gestire bene gli avversari e a regalare passaggi perfetti ai suoi compagni.
22' st Voceri 7 Entra bene in partita. Puntuale su ogni palla e personalità da vendere.
Villa Santa 9 Come sempre la sua prestazione è una delle migliori. Ci sarebbe tanto da dire, ma davvero poco da commentare. Segna un gol al 44' del primo tempo che lascia i tifosi orange a bocca aperta e impacchetta il titolo del suo Alcione.
Pellegrino 7.5 Ottimo in ogni istante: blocca anche un'azione pericolosa al 19’, dimostrandosi prezioso pure in difesa.
34' st Brambilla 8 Il gol che chiude la partita arriva qualche attimo prima del triplice fischio ed è tutto suo: è festa orange.
Forlani N. 7 Crea diverse occasioni potenzialmente pericolose. Collabora bene con Pellegrino facendo salire la squadra in area offensiva più volte, soprattutto nel primo tempo. Vince molti contrasti (38' st Fanelli sv).
All. Scandroglio 10 Prepara benissimo i suoi per affrontare una finale per nulla semplice. Gli orange riescono a dominare la partita per un'ora e dimostrano, per il terzo anno consecutivo, di essere i campioni indiscussi di Lombardia.

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