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Under 14

Ha 13 anni e segna più di un gol a partita! Vola nei prof e giocherà in un club di Serie A

Il classe 2010, già decisivo con i più grandi, verso l'accordo per il grande salto

UNDER 14 ACCADEMIA PAVESE

UNDER 14 ACCADEMIA PAVESE: Achille Cauli, talento biancorosso

Dal nero al bianco, dal «no, grazie» al «sì, lo voglio». Nel giro di un anno: quello più importante (roba prelibata), quello più significativo (roba indimenticabile), quello più bello (roba da non credere). E pure quello che potrebbe aver segnato un prima e un dopo. Questione di fumate. Quella nera è ormai acqua passata, archiviata ma non dimenticata. Il «no, grazie» è di Inter e Atalanta, conseguenza di sondaggi rimasti tali e flirt divenuti un nulla di fatto. Quella bianca è prossima a vedere la luce, la classica questione di tempo. Potenzialmente poco, giusto i giorni che mancano all'1 luglio. Il «sì, lo voglio» è duplice, il risultato di una trattativa prossima alle strette di mano. Le parti? Due più una. Como e Accademia Pavese, il futuro e quello che, salvo clamorosi colpi di scena, si appresta a diventare il passato. Nel mezzo lui, Achille Cauli: 13 anni (ne compirà 14 anni il prossimo 23 settembre) e una splendida abitudine, quella di fare gol. L'altro ieri al Locate Triulzi, ieri all'Accademia Pavese, domani al Como. E dopodomani...?

NUMERI

Lecito chiederselo, difficile rispondere. Anzi, impossibile. Un po' come trovare una collocazione tattica che possa mettere d'accordo tutti. Intanto è uno che vede la porta, dettaglio impossibile da trascurare e chissà, forse forse pure il più importante. Che la vede per davvero lo dicono i numeri, emblematici nel loro essere tanto freddi quanto esplicativi. 21 le presenze, 22 i gol: serve altro? Assolutamente sì, se non altro perché si parla solamente di un piccolo spicchio in una torta ben più estesa. E il cosiddetto "altro" racconta un'altra storia, potenzialmente anche quella più significativa e sì, pure decisiva per attirare su di sé l'attenzione di mezza Serie A. 5 le presenze, 2 i gol: tanti o pochi? Chi può dirlo, fatto sta che si parla di Under 15 Élite e niente, essendo un classe 2010 (quindi sotto età)... la risposta vien da sé.

COLLOCAZIONE

È tutta una conseguenza anche il discorso sulla collocazione tattica. Sì perché dove lo metti sta, letteralmente. Meglio al centro che sulle corsie, dopodiché vale tutto: può fare il centravanti, può fare la seconda punta e può fare anche il trequartista. Tradotto: fa gol in ogni modo e partendo da ogni posizione. Diverso il discorso sul futuro, guardando appunto a quello che potrebbe essere il suo ruolo con la maglia del Como. Facile che possa essere impiegato leggermente più indietro, potendo quindi bazzicare qua e là intorno alla trequarti: terra di conquista dei "diez", quel posticino magico in cui l'impossibile diventa possibile.

Qualcuno ha detto maglia numero 10? Emblematica in tutta la sua essenza, potenzialmente azzeccata per provare, questa volta sì... a definirlo con un paio di aggettivi. La parola d'ordine è talento, quello vero. Genuino in tutto e per tutto, innato perché si intravedeva già dai tempi del Locate, la squadra del suo paese e dove tutto ebbe inizio. All'inizio forse grezzo, ma divenuto presto cristallino in quel di Sant'Alessio con Vialone. E dopo il due di picche di un anno fa, il possibile (anzi, probabile) passaggio al Como avrebbe il sapore di rivincita. Tempo, semplice questione di tempo: per mettere nero su bianco (a proposito di nero e bianco...) il grande salto, per far sì che quel «sì, lo voglio» diventi definitivo.

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