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Addio fair play: eliminati dalla fase finale senza poter giocare la partita

Messi in discussione i valori dello sport, se il movimento vuole essere credibile vanno squalificati presidente e allenatore

Addio fair play: eliminati dalla fase finale senza poter giocare la partita

Nel cuore del calcio giovanile, dove l'entusiasmo e la passione dovrebbero regnare sovrani, a Novara c'è chi pensa di prendersi gioco del regolamento e dei propri avversari non presentandosi ad una partita e, in barba alle norme e al buonsenso, qualificarsi per la fase successiva. Tutto questo nella categoria Under 19 provinciale, durante la fase finale, dove il Riviera d'Orta ha compiuto una mossa che ha lasciato l'intero panorama sportivo locale attonito e indignato.

I Fatti
Nella gara di andata, il Riviera d'Orta ha trionfato sul Cameri con un netto 4-1. Una vittoria che sembrava mettere al sicuro la qualificazione per il turno successivo. Ma è stata la gara di ritorno a scatenare una tempesta di polemiche e indignazione. Il Riviera d'Orta, anziché presentarsi per onorare l'impegno sportivo, ha deciso di non scendere in campo, optando invece per partecipare a un torneo in Spagna.

Secondo il regolamento, in caso di mancata presentazione, la partita viene assegnata a tavolino agli avversari con un punteggio di 3-0. E così è stato: il Giudice sportivo ha deliberato la vittoria del Cameri per 3-0. Di conseguenza, sommando i risultati delle due partite, il Riviera d'Orta risulta comunque qualificato per la regola delle reti realizzate in trasferta. Un esito che ha gettato benzina sul fuoco delle polemiche.

Un Sistema da Riformare
Questa vicenda mette in luce un precedente giuridico pericoloso, che rischia di minare le fondamenta stesse del fair play e della lealtà sportiva. Chi può affermare con certezza che, se il Riviera d'Orta si fosse presentato, avrebbe perso "soltanto" 3-0? L'assenza dal campo di gioco è un atto grave, una mancanza di rispetto verso gli avversari, i tifosi e lo sport stesso.

Il regolamento, in questi casi, si dimostra insufficiente e obsoleto. Limitarsi a deliberare sulla base del referto dell'arbitro, senza considerare la gravità dell'atto di non presentarsi a una partita, è un errore che va corretto. Il Riviera d'Orta ha approfittato di una falla normativa che permette di evitare il confronto diretto, minando i principi di competizione e sportività.

Le Conseguenze
Questo episodio non è solo una questione di regolamento. È una questione di etica, di rispetto e di valori. In un'epoca in cui il calcio giovanile dovrebbe rappresentare una palestra di vita, insegnando ai ragazzi il rispetto per l'avversario, la lealtà e l'importanza dell'impegno, il Riviera d'Orta ha inviato un messaggio sbagliato. Ha insegnato che si può evitare la sfida diretta, che si può vincere senza onorare il campo, che i valori dello sport possono essere piegati a proprio vantaggio.

Il Giudice sportivo, dal canto suo, ha mancato l'opportunità di dare un segnale forte. Deliberare solo sulla base delle carte senza prendere una posizione chiara e netta contro la mancata presentazione è un errore che rischia di ripercuotersi sul futuro del calcio giovanile.

L'Appello alla Giustizia Sportiva
È necessaria un intervento urgente del regolamento o comunque quantomeno di un ricorso del Cameri per evitare che episodi del genere possano ripetersi. La giustizia sportiva deve essere in grado di valutare non solo il risultato numerico, ma anche le circostanze che lo hanno determinato. Il Riviera d'Orta va punito per la sua scelta di non presentarsi in campo. Nel calcio non ci sono scorciatoie e ogni partita va combattuta fino all'ultimo minuto.

Questo episodio rappresenta una ferita aperta nel cuore del calcio giovanile, una macchia che rischia di contaminare l'intero movimento sportivo. È il momento di riflettere e agire per garantire che i valori autentici dello sport prevalgano su ogni altra considerazione. La lealtà, il rispetto e l'impegno devono tornare a essere le colonne portanti del calcio giovanile. Se il movimento vuole tornare ad essere credibile che si squalifichi il presidente e l'allenatore per due anni. Che si trovino, tra le pieghe del regolamento, una norma affinché giustizia venga fatta, ma soprattutto che alla fase successiva della manifestazione ci vadano i ragazzi del Cameri e non del Riviera d'Orta.

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