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Under 14

Para un rigore all'ultimo e fa godere l'Alcione! Sarnico, altri 70 minuti per sognare l'impresa

Due errori da dischetto condannano i sarnicensi, gli orange sentono odore di finale

VOLPI E BARINI, ALCIONE

ALCIONE, UNDER 14: Volpi non si smentisce, Barini para un rigore e manda in estasi l'Alcione

E se quel rigore di Poli avesse trovato la traiettoria immaginata? Probabilmente un cucchiaio, nei fatti un missile che va decisamente alto sulla traversa. E se il tiro dal dischetto di Cadei non avesse trovato i guantoni di Barini? Il numero 8 blues è sicuro, ma il portierone orange mette un veto che non ammette contraddittorio. Insomma, what if? Per il momento poco importa, perché il gol di Volpi (qualcuno ha detto "trovarsi al posto giusto nel momento giusto"?) è tutto quello che serve a Fontana per fare un passettino in più nella sua - ormai solita - marcia trionfale. Direzione? Ovviamente, finale. Per adesso dunque telecamere e videochiamate (qualcuno ha voluto aggiornamenti in diretta, sponda Alcione) sono tutte puntate sulle magliette arancioni, ma Botti lancia un messaggio chiaro e nitido per il ritorno: «State ben all'occhio a questo Sarnico».

BARBARI

Una bella novità: a Sarnico si parla la lingua dei conquistatori. Un po’ barbari, un po’ persiani: insomma, di quelli che hanno voglia di assediare l’Olimpo e magari pure sedersi sul trono. La casa è loro, ma l’ospite è di quelli scomodi: l’Alcione delle meraviglie, l’Alcione di Jimmy Fontana, l’Alcione che nei primi minuti già si mette in proprio e risponde per le rime alla lingua dura che si parla a Sarnico. Lo fa con i suoi Gimpaolo e con i suoi Moscatello, giusto per dirne due tra gli undici che sembrano avere la colla vinavil sugli scarpini: pochissime le palle perse, tantissimi i rilanci per innescare le due punte. La sinfonia è di quelle bellissime da vedere e da ascoltare, ordinata e pulitissima, ma dall’altra parte non si sta tanto a badare ai sofismi. Chiedetelo pure a Belotti e Poli (giusto per dire due tra gli undici che sembrano avere la garra giusta per ribaltare i pronostici): il primo impegna bene Barini, il secondo calcia praticamente a porta vuota (esce, ma che brivido nella tribuna orange); il primo per un pelo non firma il vantaggio con un destro potente, il secondo fa lo show sulla fascia sinistra. E poi ci sarebbe anche quella conclusione di Pagani, uscita di qualcosina in più di un capello…

Insomma sì, bando alle ciance: il Sarnco alla sfida dell’anno risponde assolutamente presente, mentre l’Alcione… beh, fa l’Alcione. Si parla latino in quel di via Olivieri, la lingua più aulica di tutte: che meraviglia Giampaolo contro Poli e che meraviglia quella saetta di Iaquinta che finisce di poco dalla parte sbagliata del sette. E poi, si abbracciano le mamme sponda Alcione, con un sospiro di sollievo che giurano di aver sentito fin sotto alla Madonnina. Perché? Perché Pecis si fa 80 metri di corsa palla al piede, sfugge anche a Giampaolo e poi si fa atterrare da Iaquinta ad un passo dall’area piccola: è rigore. Calcia Poli, il numero 11 da 23 gol stagionali. Brividi? Neanche troppo, perché quel cucchiaio si poteva calciare meglio: il tiro è altissimo e neanche impensierisce Barini. Dunque si abbracciano le mamme sponda Alcione, rimpiangono l’occasione sponda Sarnico: Minnecci di Chiari fischia subito dopo, è ancora 0-0.

SIPARIO

Non sono di certo i 10 minuti di intervallo a far perdere il filo del discorso. La ripresa è tutta sulla falsariga del primo tempo tempo. Poli attacca (qualcosina da farsi perdonare ce l'ha), Barini risponde presente. Russo prova ad imbastire qualcosa, Polini disfa tutto, un po' come la tela di Arianna. E nel mentre, il piedino fatato di Iaquinta fa parlare di sé: il suo calcio di punizione dai 60 metri cade precisissimo in mezzo all'area blues, dove Montesano non si coordina giusto per una questione di millisecondi. 

È spettacolo? Sì, di quelli per cui vale la pena pagare tutti i biglietti che c'è da pagare. E come tutti gli spettacoli che si rispettino, c'è bisogno di un grande protagonista. Il pubblico lancia le rose, si alzano gli applausi, parte la ola quando lui - proprio lui, l'uomo del momento - sale in cathedra. Si chiama Andrea Volpi e di professione cambia le partite da così a così. Al 22' si ritrova sui piedi il rimpallo di Facchinetti dopo la conclusione di Baroni. Niente di più facile per la star del Kennedy: Volpi butta dentro, l'Alcione si gode il suo vantaggio. E se - giusto per tornare alle domande iniziali - il protagonista avesse deciso di fare un'altra piroetta da standing ovation? Al 25' ci sarebbe anche l'occasione, ma questa volta la classe non basta. E infondo poco importa. Perché Barini si fa perdonare immediatamente il fallo su Bianchi che costa agli orange il secondo rigore. Perché Cadei calcia bene, ma il portiererone intuisce. Perché per la seconda volta il Sarnico pare avere il gol in tasca e se lo vede portare via da un buco che avrà sicuramente bisogno di una rattoppata. Il triplice fischio arriva preciso come un orologio svizzero, come un treno in Giappone: è 1-0 Alcione, cala il sipario (per ora). 

IL TABELLINO

UESSE SARNICO-ALCIONE 0-1
RETE: 22' st Volpi (A).
UESSE SARNICO (4-3-1-2): Facchinetti 7, Piantoni 6 (37' st Beretta sv), Ceresetti 6.5, Bosetti 6 (27' st Pedretti sv), Pecis 7.5, Polini 6, Pagani 6, Cadei 7, Belotti 7, Bianchi 6.5, Poli 6 (33' st Ragni sv). A disp. Baccanelli, Boldi, Moretti, Micheli, Omerovic, Piscitello. All. Botti 7. Dir. Bianchi - Poli.
ALCIONE (4-3-1-2): Barini 8, Giampaolo 7.5, Monti 6.5 (10' st Baroni 7), Iaquinta 7, Lange 6.5, Terna 7, Montesano 7, Moscatello 7.5, Volpi 7.5 (33' st Sorino sv), Sgrò 6.5 (21' st Zini sv), Russo 6.5 (10' st Melileo Christopher 6.5). A disp. Fortunato, Tognacca, Sangalli, Buzzi, Todesco. All. Fontana 7.5. Dir. Apricena.
ARBITRO: Minneci di Chiari 6.5.
ASSISTENTI: Harwood di Chiari e Suadi di Chiari.
AMMONITI: Pecis (U).

LE PAGELLE

UESSE SARNICO

Facchinetti 7 Buona presenza tra i pali, ottima attenzione alla disposizione dei compagni. Sul gol non poteva fare moltissimo: forse era necessaria una presa più sicura sul destro di Baroni, ma di fatto il portiere blues è stato colto anche da una buona dose di sfortuna.
Piantoni 6 Avversario spinoso sul campo di casa: Volpi è di quelli che si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto, e non sono rare le occasioni in cui la saetta degli orange gli scappa di mano (37’ st Beretta sv).
Ceresetti 6.5 Gara di sacrificio, scorbutica e intensa. Russo è il suo diretto avversario: missione? Mettergli i bastoni tra le ruote. Risultato? Se il numero 11 orange non brilla come suo solito è anche merito suo.
Bosetti 6 Certamente non la partita più adatta alle sue caratteristiche: l’azione non sempre lo coinvolge in prima persona, lui prova comunque a farsi notare mantenendo buoni posizionamenti in campo (27' st Pedretti sv).
Pecis 7.5 Qualcuno ha detto velocità? Il suo scatto da parte a parte del campo è qualcosa che già si studia sui manuali di calcio. Fisico quanto basta per smarcare tutti, intelligente quanto serve per farsi fare il fallo che porta al primo rigore del Sarnico.
Polini 6 Anche per lui, l’avversario è tosto: non sono tantissime le occasioni in cui Russo e Sgrò riescono a pararglisi davanti, ma il pericolo maggiore per lui arriva dalle retrovie: il solito Giampaolo si mette spesso a disposizione dell’attacco orange e qualche volta gli sfugge.
Pagani 6 Sulla sua fascia non succede moltissimo: certamente gara sufficiente, ma in generale non trova modo di accendere i riflettori su di sé (fatto salvo per un tentativo verso la porta orange al 13’).
Cadei 7 Signore e signori: il centrocampo. Dal mezzo del terreno di gioco si mette in mostra facendo il lavoro sporco per i compagni: i suoi filtranti in avanti hanno fatto scuola. E Bianchi ringrazia.
Belotti 7 Tattico e intelligente: due parole chiave per dare la cifra del giocatore. Quando si avvicina all’area, è molto furbo ad attirare Barini verso di sé per poi smistare a Poli: presenza fondamentale per la fase offensiva di Botti.
Bianchi 6.5 L’intesa con Cadei gli vale qualche buona occasione dentro l’area, ma manca un po’ di precisione e coordinazione per finalizzare. In mezzo al campo talvolta compie qualche piccolo errore di distrazione, ma niente di irreparabile.
Poli 6 Subito le note dolenti: quel rigore sbagliato pesa sul voto, non può essere altrimenti visto e considerato anche il punteggio finale. Peccato, perché l’agilità è da premiare e la potenza è di quelle che può cambiare le partite: stay tuned per il ritorno, sicuramente il goleador blues cercherà riscatto (33’ st Ragni sv). 
All.Botti Ha peso, è vero. Ma ha perso di poco contro l’assoluta favorita, altrettanto vero. I suoi entrano in campo con la garra, in quella che sugli spalti non hanno avuto remore a definire «la finale anticipata»: insomma sì, il suo Sarnico gioca, e gioca anche piuttosto bene. Al ritorno se ne vedranno delle belle.

ALCIONE

Barini 8 Voto migliore della classe, a pieno titolo. Non tanto perché la svirgolata di Volpi non sia stata fondamentale, quanto perché se l’Alcione può vantare un gol di vantaggio a conti fatti è tutto merito suo: il rigore para a Belotti è provvidenziale, in una partita arcigna dove vere e proprie occasioni per segnare ce ne sono state poche. A questo si aggiunga che in tutti i 70 minuti non ha sbagliato una sola uscita: fondamentale.
Giampaolo 7.5 C’è poco da fare: quando Giampaolo è in campo, si nota, eccome se si nota. Famoso in tutta la Lombardia per le sue sgasate, contro il Sarnico si inventa anche Giovanni Muciaccia (sì, quello di Art Attack): la vinavil la usa per attaccarsi la palla agli scarpini e non la molla più.
Monti 6.5 Meno pirotecnico di Giampaolo forse, ma ugualmente efficace e forse ancora più capace di lavorare per la squadra: spende tanto sulla sua fascia sinistra, tanto che Fontana è costretto al cambio.
10’ st Baroni 7 Senza dubbio,  un buon 50% del merito per il gol va dritto dritto nelle sue tasche. Lui crea l’azione pericolosa sulla sinistra, ed è molto bravo Facchinetti a respingerla. Il tutto poi favorisce l’inserimento di Volpi che mette a segno.
Iaquinta 7 Il piedino fatato di casa Kennedy. Non importa da dove partano i suoi calci di punizione: in un modo o nell’altro vanno sempre a posizionarsi perfettamente dove devono andare. La sua prestazione in difesa, tra le altre cose, è uno spettacolo per gli occhi.
Lange 6.5 Posizionato sempre bene in campo, man mano che i minuti passano dimostra di possedere anche un’ottima visione di gioco. Dalle sue parti, comunque, sono richiesti pochi interventi.  
Terna 7 Più sollecitato di Lange, a causa di un certo Poli che - soprattutto dopo il rigore sbagliato - pare essere stato morso da una tarantola e corre a destra e a manca come un matto. Lui risponde presente e chiude bene gli spazi. Considerando che è pure appena rientrato da quattro mesi di infortunio, la sua è una partita maiuscola. 
Montesano 7 Tanta qualità lì davanti, preciso e sensibile ai vari momenti della partita: mantiene il possesso quando c’è da mantenerlo,  imposta quando c’è da impostare, attacca quando serve.
Moscatello 7.5 Ottimo centrocampista: dai suoi scarpini passa una quantità inimmaginabile di palloni, tutti precisissimi e tutti studiati nel dettaglio.
Volpi 7.5 Signore e signori: la star. E che nessuno provi a sottovalutare il merito di trovarsi nel posto giusto al momento giusto: segue da distante l’azione e piomba sulla palla per metterci il tocco finale. Determinante (33' st Sorino sv).
Sgrò 6.5 Rispetto al quarto di finale contro il Biassono, la stella di via Oliveiri brilla un po’ meno in quel di Sarnico: niente di cui preoccuparsi, è solo questione di riprendere il filo del discorso e tornare ad essere decisivi - come al solito (21’ st Zini sv).
Russo 6.5 Vale quanto detto per Sgrò: qualità tanta (lo si è visto in tante, tantissime partite), ma questa volta non abbastanza per fare davvero la differenza. A sua discolpa si segnala uno stato fisico non ancora la top dopo un dolorino accusato al ginocchio.
10’ st Melileo 6.5 Buona entrata, coraggiosa e di carattere: quando mette piede in campo l’Alcione è ancora 0-0 e alla disperata ricerca di un gol per mettere sui binari giusti la doppia sfida con il Sarnico. Lui partecipa alla carica senza risparmiarsi. 
All. Fontana I suoi schemi di gioco hanno già fatto il giro del mondo. L’impressione dalle tribune è che ogni movimento del suo Alcione sia perfettamente studiato, meditato e messo in campo con piena attenzione ad ogni dettaglio. E il risultato si vede benissimo. 

ARBITRO

Minneci di Chiari 6.5 Mezzo voto in più perché nel caso del primo rigore la chiamata poteva essere controversa, ma lui è deciso nel prendere una scelta (comunque comprensibile) e la mantiene salda con carattere. Mezzo voto in meno perché in occasione del secondo rigore sembrerebbe proprio che il contatto tra Barini e Bianchi sia avvenuto fuori dall’area. 

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