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Under 19

Aggressioni, minacce di morte e accuse di corruzione: la semifinale finisce tra multe e squalifiche

Dopo aver perso una partita densa di tensione, e condita da tre espulsioni, gli sconfitti hanno accusato la lealtà arbitrale, con conseguenti sanzioni superiori ai 6 mesi

CALCIO GIOVANILE ARBITRO CORROTTO

Un ultimo caso da Giudice Sportivo prima della fine della stagione. Si prospettava una partita carica di tensione quella tra Caselette e Juve Domo, in palio l'accesso alla finale di Coppa Piemonte Under 19 Provinciale per aggiungere la ciliegina ad una stagione già positiva per entrambe le società. Contrasti e lotta fisica sul terreno di gioco ai limiti del regolamento fino al novantesimo, dopo il triplice fischio tutta la frustrazione della società di Domodossola esplode: diatribe verbali e fisiche in campo tra i giocatori e accuse di corruzione verso il direttore di gara. Risultato? Come riportato nel Comunicato Ufficiale numero 108, sono scattate ammende per entrambe le società e lunghe squalifiche che si protrarranno anche nella prossima stagione.

Dopo un primo tempo bloccato, i padroni di casa di Iguera trovano il doppio vantaggio con le reti di Suppo e Antoniazzi che, dopo dopo il 3-1 della semifinale di andata, permette ai neroverdi di accedere alla finale. Al novantesimo gli animi già accessi raggiungono il culmine, la Juve Domo si vede espellere tre giocatori in pochi minuti: Francesco Zani per un fallo a centrocampo, Andrea Santin per una doppia ammonizione che provoca un calcio di rigore e Riccardo Tagliaferri per proteste. Il penalty è trasformato da Manfrin allo scadere e chiude il risultato sul 3-0, dopo il triplice fischio i giocatori neroverdi festeggiano e si accende una diatriba verbale e fisica, in campo e nella zona antistante gli spogliatoi, tra giocatori e dirigenti delle due società.

Il referto del Giudice Sportivo Territoriale, l'Avvocato Laudi Chiara Francesca Maria, ricostruisce l'accaduto

I componenti della panchina [della Juventus Domo n.d.r.], al termine della gara accerchiavano l'arbitro unitamente ad alcuni giocatori, tra i quali si distingueva per il proprio comportamento ingiurioso il n. 11 Sig. Mattia Ferrera, protestando in modo scomposto e veemente, ingiuriando l'arbitro ed accusandolo di corruzione. Nello specifico, i Sig.ri Gianluca Arsuffi, Domenico Genova e Adus Ticozzi si avvicinavano al direttore di gara così tanto che si verificava tra quest'ultimo e loro un lieve contatto fisico, dopodiché protestavano gridandogli in faccia [...] e proseguivano accusandolo di essersi messo d'accordo con gli avversari nonché con i componenti del CRA e con la stessa LND per favorire la Società Caselette [...]. Inoltre, le accuse rivolte all'arbitro scatenavano la reazione dell'assistente di parte avversario, Sig. Petrillo, che cercava di aggredire un Dirigente (non meglio identificato) della Juventus Domo, non riuscendoci ma dando comunque inizio ad un ulteriore parapiglia [...]. 

Evidenziati i fatti, il Giudice Sportivo ha emesso delle sanzioni economiche sia per la Juve Domo che per il Caselette, con 500 Euro di multa ai granata e 300 ai neroverdi. Entrambe le società sono state sanzionate «Per il comportamento inqualificabile dei propri sostenitori e dei propri tesserati, i primi nei confronti dell'arbitro ed in secondo nei confronti degli avversari. In particolare, i tifosi per tutta la durata della partita rivolgevano ripetuti e gravi insulti all'arbitro, mettendo anche in dubbio la sua imparzialità».

La pena per la Juve Domo è più elevata in merito alle accuse di corruzione al direttore di gara, mentre i padroni di casa incassano la multa perché «in occasione di una mass confrontation tra i componenti della due squadre il pubblico si assiepava contro la rete di recinzione, rivolgendo ai tesserati della Juventus Domo ingiurie e minacce, anche di morte. I tesserati del Caselette, al termine della partita, si rendevano protagonisti di scontri sia fisici che verbali con i componenti della panchina avversaria».

Oltre alle sanzioni pecuniarie, anche tutti i diretti interessati delle rispettive società sono stati puniti con delle lunghe squalifiche:

  • Squalifica di 6 mesi per i dirigenti Gianluca Arsuffi, Adus Ticozzi e Domenico Genova della Juve Domo per «condotta gravemente ingiuriosa ed irrispettosa nei confronti dell'arbitro, della intera categoria arbitrale e degli Organi della LND [...]. I componenti della panchina al termine della gara accerchiavano l'arbitro [...] ingiuriandolo pesantemente ed accusandolo di aver truccato l'incontro in accordo con i componenti del CRA e della LND al solo scopo di favorire la Società Caselette».                               
  • Squalifica di un mese per il tecnico Italo Morellini perché «già ammonito per ingresso non autorizzato sul terreno di gioco e proteste, proseguiva nella propria condotta e veniva così espulso, [...] ritardava per circa 4 minuti la ripresa del gioco, uscendo con lentezza dal campo».                                                                     
  • Squalifica di un mese per il dirigente Pietro Petrillo del Caselette in quanto «reagiva alle accuse di corruzione mosse dai Dirigenti avversari all'arbitro cercando di aggredire fisicamente uno di essi, e dando così il via ad una mass confrontation tra i componenti delle due squadre».

Notificate anche le squalifiche per i tre giocatori granata espulsi durante la gara: 4 giornate per Riccardo Tagliaferri, espulso per «eccessive proteste e condotta gravemente ingiuriosa nei confronti dell'arbitro», 4 giornate per Mattia Ferrera e 3 giornate per Francesco Zani, espulso invece per «condotta violenta ai danni di un avversario in occasione del fallo di gioco».

Dopo l'uscita del Comunicato Ufficiale è intervenuto Pietro Petrillodirigente del Caselette e diretto interessato della vicenda: «Sicuramente c'è stato un battibecco, ma tante cose scritte dall'arbitro non sono veritiere. Loro hanno affermato delle cose pesanti. Mentre stavo andando a prendere i documenti, i dirigenti loro hanno detto: "Adesso puoi dare i soldi all'arbitro". Ma come ti permetti? Sinceramente non mi aspettavo tutte queste giornate di squalifica per aver reagito»Silenzio stampa invece sponda Juve Domo che, per il momento, preferisce non commentare l'episodio e le squalifiche.

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