Under 16
27 Giugno 2024
CARAVAGGIO UNDER 16 • Bekim Gashi e Simone Riboni formano una coppia offensiva da paura
«Two is megl che one». E forse forse la Motta con il suo Maxibon non aveva tutti i torti. Due è sicuramente meglio di uno e lo può confermare l’Under 16 del Caravaggio. I due in questione sono le punte di diamante dell’attacco bergamasco: Bekim Gashi e Simone Riboni che insieme negli ultimi impegni di campionato hanno fatto scintille.
E dal nulla ecco l’esplosione. Sbloccarsi sul più bello, proprio quando i giochi diventano difficili, sbloccarsi quando bisogna lottare: in poche parole rinascere per l’Élite. Simone Riboni, così si chiama l'uomo-miccia, dopo essere stato lontano dal campo per cinque lunghi mesi, a causa di alcuni problemi fisici, è tornato più determinato che mai. È rientrato solo negli ultimi due mesi di campionato e piano piano, col duro lavoro in allenamento, ha riacquisito la condizione per poter gareggiare nuovamente alla pari fino a esplodere nei playoff, proprio in quegli incontri nei quali il gruppo di Roberto Romualdi si giocava il tutto per tutto. È proprio in quelle partite che Riboni ha tirato fuori gli artigli e nelle quattro gare dei playoff (tutte secche, tutte da dentro o fuori) ha segnato 7 gol in 3 presenze, andando a superare i centri messi a segno in regular season. Gioia per l'attaccante e per tutto il Caravaggio, che a suon di reti gonfiate si è lasciato alle spalle l'infortunio e lo stop forzato.
Riboni è un giocatore con un gran talento, ingestibile a livello tattico, di grande libertà ed estro, quando gli arriva palla è impossibile decifrare la sua giocata: con lui tutto può succedere. Si può definire veramente una sorta di "anarchico" all'interno del gruppo squadra: con la sua astuta fantasia ha aiutato il gruppo nell'impresa finale ma soprattutto nel ribaltare partite statiche in pure emozioni. Basti pensare all'andata della finale contro il Casteggio: nel primo tempo non è riuscito a trovare spazio perché marcato in maniera assidua, ma sono poi bastate un paio di giocate per prendere il volo e segnare una tripletta in 13 minuti. Tre gol tutti uguali, tre gol fatti con lo stampino: difensori centrali puntati, saltati come birilli e rete gonfiata. Il tutto fatto con una naturalezza che fa sembrare questi acuti un vero e proprio gioco da ragazzi.
Ma Riboni non è l'unico in casa biancorossa ad avere il fiuto del gol. Un nome che riecheggia forte nell’aria è sicuramente quello del capitano Bekim Gashi che nell’arco dell’intera stagione ha condotto un percorso con i fiocchi. Stiamo infatti parlando del marcatore per eccellenza del Caravaggio che in campionato conta 12 reti e 3 sigilli playoff, toccando quindi le 15 reti stagionali. Il leader quest'anno è cresciuto molto, non solo tatticamente ma anche mentalmente, e ha trovato il suo ruolo ideale in campo (esterno alto sinistro nel 4-3-3 di Romualdi) diventando una pedina irrinunciabile per il tecnico. 30 partite su 30, compresi gli spareggi: un giocatore indiscussamente determinante per la squadra e per l'intera stagione calcistica dei biancorossi.
Gashi, a quanto pare pronto ad accasarsi all'AlbinoLeffe nella prossima stagione, ha una buona tecnica, è attento alle indicazioni dell'allenatore ed è sempre disponibile al cambiamento. È stato il punto di riferimento per il gruppo, il faro verso cui tendere, una guida proprio come deve essere un vero capitano, e lo ha mostrato ancora una volta nell'ultima partita giocata. Tra le mura di casa nel ritorno della finale playoff con la sua doppietta ha firmato il pareggio che ha sancito l'approdo in Élite. Il primo gol è arrivato su un cambio gioco della squadra che gli ha permesso di andare a puntare il terzino avversario e segnare, poi è bastato procurarsi e mettere in porta il rigore del pareggio (2-2). Un modo splendido per chiudere la stagione e iniziare un nuova avventura: l'Élite per il Caravaggio e un club prof per capitan Gashi.
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