Under 15
29 Giugno 2024
UNDER 15 NUOVA TOR TRE TESTE • Capitan Andrea Barone in compagnia di Alessandro Compagnone dopo la premiazione e la vittoria dello Scudetto
Un primo flash: Alessandro Compagnone prende palla sulla destra, fa secco il suo diretto marcatore, scappa sulla fascia e mette un cross velenosissimo in area di rigore per la testa di Palacio, che colpisce di testa il pallone, trovando l'opposizione di Valente, portiere dell'Alcione. Un secondo flash: sempre Alessandro Compagnone che sgasa sulla fascia, salta due avversari e dopo aver creato la superiorità numerica mette un pallone arriva sempre a Palacio e sempre Valente devia via il tiro. Un terzo - e ultimo - flash: ancora Alessandro Compagnone, questa volta avvolto da una bandiera tricolore che esulta perché con la sua Nuova Tor Tre Teste è campione d'Italia.
Deciderà l'incontro un gol di Pugliatti nella ripresa, ma il numero 11 dei rossoblù dopo un primo tempo di sgasate e strappi anche nel secondo è uno dei più pericolosi. L'impressione, dalla tribuna, è che con il pallone tra i piedi l'esterno della squadra di Stefano Fabi possa essere sempre uno dei più pericolosi di tutta la squadra che di lì a poco sarebbe diventata la vincitrice dello Scudetto. «Lavoriamo per questo traguardo dal 16 di agosto: volevamo intensamente vincere questa partita e anche se è stata dura ce l'abbiamo fatta»: lo ha detto proprio Alessandro al termine della partita contro l'Alcione. Un Alessandro che aveva svestito in quel momento i panni del giocatore indiavolato sulla fascia destra e pronto a fare il diavolo a quattro puntando un Dodaj che ha dovuto sudare non poco per provare a contenere il talento esplosivo del classe 2009, che al suo terzo anno con la maglia della Nuova Tor Tre Teste - dopo un passato nella Roma - fa jackpot, diventando prima campione del Lazio in finale contro l'Urbetevere (in rimonta) e poi campione d'Italia contro gli (ormai ex) invincibili dell'Alcione di Beniamino Calderoli, che lasciano il tetto d'Italia agli imbattibili della Tor Tre Teste.
È una stagione che si conclude dunque con un gigantesco - e tricolore - punto esclamativo per Compagnone, che ai cinque gol segnati in stagione unisce anche le due medaglie che renderanno indimenticabile questo 2023-2024 per lui e per tutto il gruppo del club di via Giuseppe Candiani.
E forse era un segno del destino, che Alessandro, con tutti i suoi compagni di squadra, salisse sul tetto d'Italia: il gruppo è nato nel 2009, anno in cui la Nuova Tor Tre Teste ha vinto il secondo Scudetto della sua storia, proprio con l'Under 15. E forse anche per questo motivo i ragazzi di Fabi ci hanno sempre creduto: «Sapevamo che ce l'avremmo fatta. Per tutta la stagione abbiamo tenuta alta la concentrazione e abbiamo sempre saputo di poter fare qualcosa di importante. Il mister ci ha dato una grossissima mano, perché ci è sempre stato vicino e ci ha dato la giusta carica per affrontare questa finale Scudetto ma in generale ogni momento della stagione».
Stagione che dopo il secondo posto in campionato - alle spalle del Savio, altro club di Roma - si è definitivamente impennata per Alessandro e compagni: «Dalle fasi finali in poi ogni ricordo è prezioso. Ci siamo presi tante soddisfazioni, come la vittoria ai rigori in semifinale contro il Savio: per noi è stata una piccola rivincita dopo aver chiuso dietro di loro in campionato. E poi tutte le partite di questa fase nazionale. Sono contento di aver potuto dare una mano alla squadra con le mie giocate e siamo tutti felicissimi per aver raggiunto oggi questo traguardo».
Questo è dunque il momento di gioire per Alessandro, che si gode, avvolto nella bandiera tricolore, il tetto d'Italia, pronto però già a quello che potrebbe essere il suo futuro: la prossima stagione dovrebbe vestire ancora il rossoblù della Nuova Tor Tre Teste, ma alcune squadre sarebbero interessate al suo talento pronto a esplodere in fascia, su tutte sembrerebbero esserci Pisa per la Serie B e Lazio per la Serie A. Quel che sarà però arriverà al momento giusto, per adesso Alessandro si gode, con i suoi compagni, il tetto d'Italia. E non si tratta di un rapido flash, perché l'impresa della Nuova Tor Tre Teste, il quarto Scudetto, rimarrà impressa nella storia per sempre.