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Under 15

Vince lo Scudetto e telefona alla fidanzata: il classe 2009 ha fatto innamorare tutta Italia!

Diego Palacio, talento da 13 gol stagionali, porta la Nuova Tor Tre Teste al quarto Tricolore

DIEGO PALACIO, NUOVA TOR TRE TESTE

NUOVA TOR TRE TESTE, UNDER 15: Diego Palacio è Campione d'Italia

Telefono alla mano, orecchio sul microfono per sentire meglio, la videochiamata che va avanti, con la fotocamera che inquadra il cielo. C'è baraonda tutto intorno, Ginevra deve urlare per farsi sentire. Che cosa si saranno detti? Top secret: non sta bene mettere il naso nelle conversazioni tra un Campione d'Italia e la sua ragazza. Si può immaginare però: lacrime agli occhi, Tricolore legato in vita, indosso la maglietta con un grande 4 ben visibile sul davanti, e le parole che vanno avanti da sole. «Abbiamo vinto lo Scudetto»: è il quarto per la Nuova Tor Tre Teste (ecco spiegata la stampa sulla maglietta), è l'apice di una storia meravigliosa, è il coronamento di un sogno che dura da tutta una vita. «Ciao, ora ti devo lasciare, ho qualche intervista da fare». D'altronde lo cercavano tutti lì in mezzo al campo dopo il triplice fischio più bello della sua carriera: a Diego Palacio piace fare il protagonista nelle cose. Perché sì: se devi vincere uno Scudetto, bisogna farlo bene

NE PARLAVANO TUTTI

Ore 18:00: fischio di inizio. Ore 18:10: le voci cominciano a girare. Ore 18:37: fine primo tempo e la questione prende ufficialmente forma. «Il numero 7 loro è veramente forte, bisogna stare attenti»: lo dice Fabrizio Iavarone, uno che di calcio ne capisce giusto qualcosina. La notizia si sparge, conferme arrivano un po' da tutta la tribuna: sponda Alcione come sponda Tor Tre Teste, perché quando un dato è obiettivo non c'è tifo che tenga. Punta destra del tridente più forte d'Italia, esplosivo nei movimenti, bello da vedere in ogni sua conclusione. Il suo nome si sparge per tutto lo stadio Nicola Tubaldi di Recanati, mentre le dita scorrono sulle distinte cartacee fino ad intercettare il numero 7 della Tor Tre Teste. A fargli da curriculum ci sono giusto 13 gol stagionali, secondo solo al compagno Pugliatti (quello che ha trovato il gol numero 18 nella partita più importante della sua vita, per dire). Il sorriso che ha stampato sulla faccia dopo la fine della telefonata con la fidanzata Ginevra dice tutto: «Mica male no?». 

Erano 9 alla fine del campionato, sono 13 dopo la finale. Un diesel? Una dovuto riscaldamento prima di ricordarsi di essere straordinario? Una scintilla che si accende quando il gioco si fa duro sul serio? «Non lo so, non lo so spiegare: solo solo che è successo» - risponde lui. La sua doppietta contro l'Urbe Tevere (la sua vecchia fiamma, la ex storica) è quella che consegna alla sua Nuova Tor Tre Teste il quarto titolo regionale nella categoria, il suo gol contro l'Aquila School Soccer è quello che chiude definitivamente i giochi e proietta i suoi verso la storia. Insomma sì, nessuno sa come, ma qualcosa è decisamente successo. Negli occhi c'è il sogno del Real MadridQuello di tutti i calciatori»), nella testa la volontà di entrare in una squadra professionistica al più prestoQualsiasi, l'importante è cominciare nei prof»), nel cuore solo quel momento bellissimo in cui ha potuto dire a Ginevra che sì, «Siamo Campioni d'Italia». 

ARRIVARE

Con il braccio indica un punto sulle tribune, cerca un attimo, aguzza un po' la vista (lo stadio è di quelli veri, i seggiolini sono lontani) e poi esclama: «Eccoli!». Sono i suoi genitori, mamma Alessandra e papà Boris, due volti che alla Nuova Tor Tre Teste conoscono decisamente bene. «Mi seguono sempre: è grazie a loro se sono qua»: parola di uno che è nato con il pallone attaccato ai piedi e si è visto gonfiare le ali da una famiglia con i piedi per terra. Il papà viene da Cuba, ma Diego nasce in Italia. Il battesimo con il calcio arriva a quattro anni, l'acqua santa è quella dell'Atletico Grifone. Si comincia da lì, si arriva sul gradino più alto d'Italia. Il passo pare breve, ma di mezzo c'è una strada - in salita - che si snoda per anni e anni: si passa per il Dabliu NewTeam, si prosegue per l'Urbe Tevere, si arriva, all'inizio di questa stagione, alla Nuova Tor Tre Teste

Si arriva dunque a comporre il trio delle meraviglie con Compagnone e Pugliatti, si arriva a studiare tonnellate e tonnellate di video e di appunti su una sconosciuta Alcione di Milano, si arriva a far chiacchierare tutti quanti sulla tribuna del Nicola Tubaldi di Recanati. Insomma, si arriva a fare un pezzo di storia del calcio giovanile. Lo avrà detto a Ginevra? Top secret (emoticon con l'indice sulla bocca che chiede silenzio). Intanto lo sa tutta Italia. E il sospetto è che di lui si sentirà ancora parlare...

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