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Under 16

Il talento più ricercato ha deciso! Fa gol da fuoriclasse e firmerà per una prof fresca di Scudetto

Aveva addosso gli occhi di tutte le big: Francesco Guerra ha scelto la sua strada

FRANCESCO GUERRA, VIGOR MILANO

VIGOR MILANO, UNDER 16: Francesco Guerra sceglie il Renate

Se ne parlava già il 2 novembre. 244 giorni fa, sembra una vita: una stagione intera è andata, un campionato lunghissimo ha fatto il suo corso, si torna nel pieno del mercato e dei trasferimenti. Eppure, ci sono nomi che non passano mai di moda. 244 giorni fa esattamente come ora, il 2 novembre come il 3 luglio. Stessa solfa, stessa storia (stessi amici, stesso bar...), stessa domanda: «Ma Francesco Guerra alla fine ha deciso?». È stato El pibe de oro richiesto un po' da tutte le professionistiche, il terzino sinistro che ha fatto innamorare la Lombardia. E ora i dadi sono tratti: saranno i colori blu e nero di un Renate fresco fresco di Scudetto, sarà stadio Mino Favini, sarà il nuovo inizio dopo una storia durata una vita tra le fila della Vigor Milano. Dunque sì, alla fine sarà Serie C. La firma è questione di ore, poco meno di 24. Il mancino più richiesto della regione stava nel centro di una scacchiera affollatissima (lo si diceva già il 2 novembre): ha finalmente mosso la sua regina verso il re. 

SCACCO MATTO

A sentir lui sembra che non sia successo niente di che. Voce tranquilla, solita verve serafica, fuori dal campo sembra un angioletto. «Lui è uno che ha bisogno della competizione per far vedere quello di cui è capace»: lo dicevano gli osservatori ammassati sulla tribuna piramidale più famosa della Lombardia in quel primo raduno della Rappresentativa Under 16 di Daniele Tacchini. Era vero? Mai dubitare di chi di professione scova talenti. Dunque sì, è nella competizione che Francesco Guerra si accende. Ne sa qualcosa la Vigor, o meglio, ne sanno decisamene qualcosa Masseroni, Aldini, Baranzatese, Club Milano eccetera eccetera. Insomma, tutte le squadre che, volenti o nolenti, se lo sono trovate davanti hanno avuto modo di capire quanto velocemente Francesco Guerra risponda agli stimoli di un pallone da buttare in rete. Sono in tutto 9 i gol in campionato: mica male per un terzino, no?

Eppure, a sentir lui sembra comunque che non sia successo niente di che. Stessa voce tranquilla, stessa calma serafica, stessa espressione da angioletto: «Sì, oltre al calcio faccio un lavoretto per mettere qualche soldo da parte, ma non è nulla di che», «Sì, due anni fa mi sono rotto il braccio e ho avuto il morbo di Osgood-Schlatter, ma alla fine non è niente di che»... in tutto questo è tra i convocati fissi di Tacchini nella Rappresentativa regionale e ha vinto il titolo con la Rapp di Milano. Fossero tutti così i "nulla di che"...

SFIDA ACCETTATA

18 giugno 2024. È una data che in quel di Meda non dimenticheranno mai più. Era San Benedetto del Tronto (Sambe per gli amici), era lo stadio Riviera delle Palme, era il momento in cui Stagi e Valerin decidono la partita più importante di tutte. Da lì ad un'oretta scarsa capitan Napoli avrebbe alzato la coppa al cielo. Segue un urlo che arriva fino a Milano, anche nelle zone di Vigorello: «Il Renate Under 17 è Campione d'Italia». Lo avrà sentito anche Francesco Guerra quel richiamo della storia? Chi lo sa, intanto il dato è certo: la sua promessa sposa è stata sulla bocca di tutta la Penisola da quel fatidico 18 giugno. Eredità importante da tenersi sul groppone? Nah, non per lui. «Lui ha bisogno della sfida per accendersi»: l'ha decisamente trovata. È lo scacco matto nella sua scacchiera, quello che cercava almeno dal 2 di novembre. 

Capitano da due anni, naturale trascinatore della squadra, piedi fissi per terra («nulla di che»), ma sogni che puntano al cielo. Mancino, terzino fino al midollo (anche se comincia come difensore centrale), nato all'Oratorio San Carlo, cresciuto all'Aldini, passato per la Pro Sesto, approdato in quella Vigor Milano che lo ha visto sbocciare. Sulla schiena la maglia numero 3, quella del terzino per definizione, sulle gambe non un'ombra di parastinchi per non limitare la corsa. Identikit semplice ed efficace, di quelli che ti rimangono impressi. Il Renate gli stava addosso da un po': come potevano fare comodo le sue sgasate sulla sinistra per ricostruire la nuova generazione di campioni in carica... C'era il Como in lizza (ma lo ha davvero lasciato andare? Stay tuned), ma alla fine la scelta l'ha fatta. Cosa stava facendo Francesco in quel 18 giugno 2024 che ha fatto la storia dei colori blu e nero che diventeranno casa sua? Avrà visto il risultato dal suo telefonino, avrà pensato che il prossimo anno nella leggenda ci voleva stare anche lui. E poi avrà preso la decisione che cambia tutte le carte in tavola: «Sfida accettata».

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