Under 15 Élite
07 Luglio 2024
UNDER 15 ÉLITE ALCIONE • Beniamino Calderoli, allenatore campione di Lombardia con i classe 2009 degli orange
Una stagione che chiude un cerchio. Una stagione che permette all'Alcione di salutare il palcoscenico regionale nel migliore dei modi. Una stagione che ha sottolineato la capacità di Beniamino Calderoli di saper fare calcio, di saper lavorare in maniera pressoché perfetta con i ragazzi. «Mi ispiro ad allenatori come Guardiola, De Zerbi e Fonseca, ma anche gli insegnamenti di Viscidi per me sono stati importantissimi», diceva un anno fa. Una stagione dopo, Calderoli è sul tetto della Lombardia, ha sfiorato il tetto d'Italia e soprattutto è pronto per la prima esperienza nel professionismo.
Bisogna partire, dunque, dalla fine. Dal post-partita di Recanati, dopo la vittoria della Nuova Tor Tre Teste contro l'Alcione nella finale Scudetto. Bisogna partire da un Calderoli con la voce quasi rotta dal pianto ma che in maniera lucida cerca di analizzare la gara dei suoi ragazzi. Ma soprattutto, bisogna partire da quell'intervento della dirigenza - nello specifico di Riccardo Bellotti, responsabile del settore giovanile orange - che a gamba tesa sottolinea: «Per noi, confermato». Pochi giorni dopo lo ribadisce anche il tecnico dopo l'incontro di rito in società: «Seguirò i 2010. Vediamo, sono contento: sarà tutto nuovo l'anno prossimo e per me è una bella sfida. Sono carico».
Calderoli con Mattia Cattaneo durante il quarto di finale contro l'Uesse Sarnico
Pochi giorni prima, sempre a Recanati, aveva detto di essere «innamorato di questa società». Insomma, un matrimonio che negli ultimi anni è stato fruttuoso e che l'anno prossimo sembra destinato a rafforzarsi per affrontare un capitolo totalmente nuovo della storia orange. Per l'Alcione e lo stesso Calderoli sarà l'esordio in Serie C e nei 2010 ci sono pezzi pregiati che potranno certamente fare un ulteriore step in più sotto la guida del tecnico, dopo il già ottimo lavoro fatto con il gruppo in Under 14 da Jimmy Fontana.
Tra qualche settimana, dunque, inizierà l'avventura di Calderoli in Serie C. È allora il momento giusto per guardare per l'ultima volta al passato recente e ripercorrere gli ultimi capitoli del tecnico e del club orange nei dilettanti. La storia del tecnico con i classe 2008 è nota: due campionati vinti in due anni, due finali giocate, una vinta (quella in Under 14 contro il Ponte San Pietro) e una persa (quella in Under 15 Élite contro la Masseroni).
Dopodiché, la conferma in Under 15 Élite e la presa in carico del gruppo dei 2009, che allo stesso modo aveva chiuso la precedente stagione con una sconfitta in finale regionale: quell'1-0 contro la Varesina, l'unica sconfitta stagionale in Under 14 della squadra sotto la guida tecnica e tattica di Jimmy Fontana, che era stato capace di disegnare una squadra pressoché perfetta ma che è inciampata all'ultimo, fatidico, gradino. Dunque, il passaggio di consegne e i nuovi arrivi, che si sono dimostrati praticamente tutti fondamentali nel percorso dell'Alcione questa stagione: «Mi sono mosso io in prima persona per ragazzi come Curelli, Di Maria o Iavarone, per fare alcuni esempi», ha spiegato Calderoli.
Infine, l'inizio della stagione 2023/2024. Nelle prime due giornate una vittoria e un pareggio, contro Canegrate (2-1) e Club Milano (2-2) e un gioco che non decollava del tutto. Tuttavia, la fiducia nei mezzi non è mai mancata: «L'anno scorso la seconda di campionato l'abbiamo persa, quest'anno pareggiata, quindi stiamo già facendo meglio della stagione passata. Chissà che non sia un segno». Parole di Calderoli, parole che sembrano quasi un segno premonitore di quello che succederà nei mesi immediatamente successivi. 82 punti, 24 vittorie e 4 pareggi in campionato. Primo posto, vittoria del girone e infine il filotto delle fasi finali: vittoria contro il Sarnico ai quarti di finale (3-1), doppia vittoria in semifinale contro la Varesina (1-3 e 2-0) e vittoria della finale contro il Ponte San Pietro, appunto per 3-0.
E nonostante il finale amaro contro la Nuova Tor Tre Teste, anche il cammino durante la fase nazionale è stato sostanzialmente (quasi) perfetto: vittorie contro Lascaris (2-1), Pirri in Sardegna (0-5), Donatello in Friuli-Venezia Giulia (1-2) e Juventus Club Parma a Milano, al Kennedy (3-0). Nelle Marche poi, come si suol dire, è successo quello che è successo, ma occorre sottolineare che la finale Scudetto è stata, purtroppo per gli orange, l'unica partita in cui l'Alcione non ha fatto gol. Nelle 38 partite precedenti (34 vittorie e 4 pareggi, come già detto), sono arrivati ben 144 gol e appena 21 volte De Sevo e Valente sono stati infilati da reti avversarie. Lato individualità, giocatori come Cattaneo e Iavarone hanno vissuto la stagione della consacrazione: 30 reti per il primo, 29 per il secondo; non vanno dimenticati però nemmeno i 13 di Imparato, gli 11 di Diani o di Casazza, ma soprattutto non bisogna lasciare da parte i 12 centri di Lucchini, che lo scorso anno al Lombardia Uno faceva il terzino e che quest'anno è diventato uno dei motori di centrocampo dell'Alcione, risultando più di una volta l'interruttore di tutta la squadra.
Contro la Nuova Tor Tre Teste è mancato qualcosa e l'Alcione non è riuscito «a fare l'Alcione» nel migliore dei modi, ma l'unica sconfitta stagionale - per quanto ovviamente dolorosa e difficile da accettare - non cancella o sporca in nessun modo il percorso fantastico degli invincibili di Calderoli, che hanno scritto una pagina importante della storia del calcio giovanile in Lombardia: per la prima volta da quando c'è l'Élite, infatti, una squadra vince il titolo regionale senza aver perso neanche una partita. Un biglietto da visita, quello di Calderoli, per presentarsi ai Nazionali niente male. Decisamente niente male.