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A soli 14 anni ha incantato tutta Italia: segna 29 gol e firma per una big di Serie A

Fabrizio Iavarone lascia l'Alcione e firma per il Monza

UNDER 16 MONZA

UNDER 16 MONZA: Fabrizio Iavarone, talento ex Alcione

E fu così che Fabrizio Iavarone firmò per il Monza. Tutto vero, tutto fatto, tutto ufficiale. E tutto in un caldo, caldissimo pomeriggio di luglio. Rovente, infuocato. Un mese abbondante di chiacchiere, voci di corridoio, pettegolezzi. È la parola fine a una vera e propria telenovela, il più classico dei tormentoni estivi. Tra un «ma Iavarone dove andrà?» e l'altro, l'autografo più importante della sua vita e la fumata bianca. Alle spalle l'Alcione, ormai il passato. E niente Como, fino a qualche settimana fa un'ipotesi più che concreta. A tratti persino la strada più percorribile. Semaforo verde dopo i colloqui preliminari, un rosso fuoco dopo l'entrata in scena del Monza. Vestirà dunque biancorosso, un ritorno di fiamma in via Ragazzi del '99. Ci ha giocato tre anni, dal 2018 al 2021. Trattativa che puzza di Mauro Bianchessi, re indiscusso del mercato. È il suo capolavoro, colpo alla Giulio Fardin. Il golden boy, il predestinato. Uno che intanto di strada ne ha fatta

TRATTATIVA

Una trattativa lampo. Le chiacchiere si sono evolute in strette di mano nel giro di un paio di settimane. Poi i «» preliminari, quindi un matrimonio tramutato in realtà nel giro di qualche giorno. Infine la firma, più che altro un autografo. Location top secret, retroscena degni di William Shakespeare. Deve piacergli la poesia anche fuori dal campo. Apre con «Fabrizio», chiude con «Iavarone». E servirebbe tanto altro, forse troppo. Anche solo per quel mancino lì: un po' fatato, un po' magico, un po' irreale. L'ottava meraviglia del mondo

È l'ultimo degli esteti, la "wild card" ce l'ha garantita dal 2 dicembre 2009. Se lo sono goduti un po' dappertutto, dall'estremo sud dell'hinterland milanese fino al basso varesotto. I primi passi dal Buccinascooh, come gioca...»), i due anni all'Accademia InterQuesto non è male...»). Quindi Monza, Pro Patria e Sangiuliano City. Il salto nei professionisti, poi l'addio. Anzi, un arrivederci. Infine l'Alcione. La cura Calderoli, il binomio con Cattaneo, quelle magie all'ombra del Kennedy. Due chilometri scarsi da San Siro, la scala del calcio. Odore di destino.

TALENTO

Fabrizio Iavarone uguale calcio. E Fabrizio Iavarone uguale gol. Tanti, tantissimi. 28 con l'Alcione e uno con la Rappresentativa Regionale, insieme a riempire uno zainetto mica male. Se lo metterà in spalla, dopodiché varcherà la soglia di via Ragazzi del '99. Esistono biglietti da visita giusto un filo peggiori. In breve il ruolo. Anzi, brevissimo. Perché si scrive Fabrizio Iavarone e si legge fantasia. Nuda e cruda. Purissima. Dal centrocampo in su cambia poco, praticamente nulla. E chissà se non sarà «Iavarone più dieci» anche a Monzello. Lo aspetta Alessandro Tonani, una vita in via Olivieri. A proposito di destino... Con lui Dennis Scifo, altro ex Alcione. A braccetto fino alla finale Scudetto, fianco a fianco verso la corte di Mauro Bianchessi. E domani?

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