Nostalgia? Beh sì, anche parecchia. Nulla che non fosse preventivato: d'altronde, quando finisce una stagione così le lacrime agli occhi guardando le vecchie foto sono del tutto fisiologiche. Che ricordi pensando alla rovesciata di Cirasella, che meraviglia certe parate di Ottaviano, che batticuore quando si visualizzano le sgasate di Guerra... insomma sì, finita la stagione è ora di tirare le somme: questi 11 (+3 di nelle menzioni d'onore) giocatori sono quelli che più di tutti ci hanno fatto sognare e la cui stagione merita di essere messa in bacheca ed esposta al grande pubblico. Manca qualcuno? Probabilmente sì, ma intanto questo è il nostro dream team dei classe 2008. E via ai vecchi ricordi...
ALESSANDRO OTTAVIANO (Portiere, Masseroni) • Che dire che non si sappia già? Carattere, di quelli potenti. Personalità, di quelle che non passano inosservate. Parate senza senso, di quelle che fanno innamorare tutta la Lombardia. E il Monza non può che notare il tutto e metterci la firma...
LORENZO MAMONE (Difensore, Accademia Pavese) • Un’ancora a cui aggrapparsi, un’ancora della squadra, l’ancora delle retrovie. Lotta e difende con costanza e precisione la sua zona, respingendo con prontezza le avanzate avversarie e gestendo bene le giocate. Giocatore simbolo di un’Accademia Pavese a dir poco stellare.
FRANCESCO GUERRA (Difensore, Vigor Milano) • Il motorino della fascia sinistra. Il pibe de oro ricercato in tutta la regione. Il terzino con il vizio irresistibile per il gol. Rappresentativa Regionale, campione di Lombardia con la Rapp di Milano: le ha collezionate tutte. Piaceva tanto al Como, alla fine se l’è accaparrato il Renate. Un mancino sopraffino.
NICOLÒ BRUGNONE (Centrocampista, Enotria) • Capitano, oh mio capitano. Quella fascia ce l’ha tatuata sul braccio sinistro, proprio quello collegato al cuore. Coincidenze? Pare di no. Fedelissimo alla maglia (in rossoblù da 10 anni), combina qualità di gioco con l’inconfondibile verve da bravo ragazzo. E adesso? Sarà Lecco, comincia la nuova corsa.
LORENZO TEDONE (Difensore, Aldini) • Ingrediente fondamentale dell’Aldini che sorprende tutti quanti. La sua difesa è perfetta, il peso specifico dei suoi passaggi non lascia dubbio sulle sue qualità di regista. Colonna portante di via Felice Orsini, di quelle che in questa stagione hanno tenuto su tutto il palinsesto biancorossoblù.
NICOLÒ HOLOVKO (Difensore, Alcione) • Immancabile. Ci sono nomi che non passano mai di moda: quello di Nico Holovko è sicuramente uno di questi. Giocatore sontuoso, elegante senza fronzoli, efficace senza dimenticarsi di essere bello da veder giocare. Se l’Alcione Campione di Lombardia avesse un volto, sarebbe il suo.
RICCARDO TIRALONGO (Attaccante, Mapello) • 31 gol in 28 presenze. Il capocannoniere del girone che anche nelle fasi finali ha fatto tremare gli avversari andando avanti a suon di doppiette ha un solo nome, indelebile proprio come le sue giocate: Riccardo Tiralongo, del Mapello. Determinato e incisivo davanti alla porta.
ALESSANDRO PITISSI (Centrocampista, Seguro) • Qualità e quantità, abbinamento tanto banale quanto efficace. Alessandro Pitissi conosce perfettamente il dosaggio per fare di queste due caratteristiche le colonne portanti del proprio gioco. Centrocampista totale, protagonista anche lui della splendida stagione del Seguro.
MICHELE CIRASELLA (Attaccante, Cimiano) • Stile? Check. Efficacia? Check. Spettacolo? Assicurato. Fa su e già tra Under 16 e Under 17 Élite e un motivo ci sarà. La sua rovesciata contro i 2007 dell’Enotria ha fatto il giro del mondo ed è finita su tutti i TG nazionali. Come si dice in questi casi? Semplice: «Calma, calma. Ci pensa Cira». Semplicemente iconico.
PIETRO ROTA BULÒ (Centrocampista, Villa Valle) • Un nome una garanzia. Rota Bulò è il centrocampista per eccellenza dei giallorossi, è il classe 2008 che non ha paura di accendere i riflettori su di sé grazie a giocate da far strabuzzare gli occhi. È il centrocampista che mira dritto in porta senza troppi pensieri: 20 reti in campionato ed un totale di 1565 minuti giocati. Se ne è accorta la grande rivale del Villa Valle nel bergamasco: nella prossima stagione il talento giallorosso passerà in forza alla Virtus.
RICCARDO GUIDI (Attaccante, Vis Nova) • Lo conoscevamo già, anche molto bene. 19 gol nella passata stagione, ma quest’anno non si è davvero voluto regolare. Un nome e un cognome che fanno tremare tutta la regione: Guidi Riccardo. 29 reti in 28 presenze, a segno in (quasi) tutte le partite della fase finale, con una tripletta devastante per decidere la semi di ritorno.
MARCO BRUNETTI (Allenatore, Alcione) • Eccolo lì, a prendersi i petali di rosa: è sul tetto della Lombardia, mica pizza e fichi. Il suo Alcione è uno spettacolo da guardare, di quelli che rapisce per ore e ore: gioco solido, passaggi veloci, tutto stupendo. Ma anche le storie d’amore più belle devono finire: dunque il prossimo anno? Sarà Cimiano!
LE NOSTRE MENZIONI D'ONORE
LORENZO FIORE (Attaccante, Enotria) • Impossibile non ricordarsi di lui. Fisico statuario, sangue freddo davanti alla porta. Sarà forse per questo che il Lecco non se l'è lasciato sfuggire? Probabile, ma forse il segreto è un altro: Lorenzo è di quei giocatori venuti su a pane e pallone, di quelli cresciuti a forza di allenamenti senza sosta e di disciplina a non finire. Gabriele Peccati e la sua Rapp Nazionale ne sanno giusto qualcosa.
MICHELANGELO DURANTI (Attaccante, Villa) • È un cuore d'oro. Anzi, bianconero. Fin proprio all'ultima fibra. A gennaio lo voleva la Masseroni, ma lui rifiuta per restare con la sua squadra e salvarla dalla retrocessione (capocannoniere del girone, mica scherzi). A giugno lo voleva la Giana Erminio, lui rifiuta per confermare ancora una volta la sua piena lealtà ai colori bianco e nero che veste da una vita. Qualcuno ha detto alta fedeltà? È il ragazzo che tutti vorrebbero nella proprio squadra.
LORENZO CAPIZZI (Attaccante, Accademia Pavese) • Nella nostra top 11, è il dodicesimo uomo. Esagerazione e maestria, esuberanza e talento. Tanti, troppi gol (ma possono davvero essere troppi?) :solo in campionato 31 sigilli per 25 presenze. Numeri da pelle d’oca che hanno fatto innamorare tutta la Lombardia.
TEFIK DENNY FARIA (Allenatore, Ausonia) • Manuale su come farsi da solo, capitolo uno:Tefik Denny Faria. Nell’antica Roma si sarebbe detto Homo Novus, oggi si dice uno che ha preso un sogno, lo ha trasformato in un progetto e infine lo ha reso realtà. O meglio, continua a lavorare duro per renderlo realtà: la strada non è finita, ma intanto i primi risultati si vedono. La sua Ausonia ha fatto impazzire tutti questa stagione, specie in un girone di ritorno praticamente perfetto. E ora? Adesso c’è l’avventura in Under 17 Élite all’Aldini, unpalcoscenico inedito tutto da conquistare.
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