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Under 17 Élite

Lascia la squadra di sempre e se ne va dalla rivale: a 16 anni è il talento che vogliono tutti!

Luca Gazzoni è pronto ad una nuova avventura dall'altra parte di Milano

LUCA GAZZONI, ALDINI

ALDINI, UNDER 17 ÉLITE: Luca Gazzoni lascia l'Ausonia e si trasferisce in via Felice Orsini

Ora quella maglietta lisa con una manica rotta può finalmente riposare. È finita la stagione, il capitano di mille battaglie appoggia la sua fascia al chiodo e guarda indietro. Alle sue spalle, l'erba sintetica, verdissima, di via Bonfadini 18. È dove ha passato gli ultimi otto anni di esistenza, una seconda casa che adesso chiude le sue porte per permettergli di aprire portoni. Una rivale si è accaparrata il capitano di una vita intera, ma casa è sempre pur sempre casa e il suo condottiero è pronta anche a lasciarlo andare. Da via Bonfadini a via Felice Orsini sono 15 km, una bella sgaloppata in macchina lungo la famosissima circonvalla. E allora, borsone in spalla e maglietta lisa rigorosamente dentro per il prossimo riscaldamento: Luca Gazzoni se ne va all'Aldini

STOFFA DA CAPITANO

Quella fascia sul suo braccio ha fatto la storia dell'Ausonia. Sono solo due anni, ma la differenza la fa il buon vecchio quality time: secondi in campionato in Under 15 Élite e terzi con l'Under 16 di Faria, dopo una rimonta dalla sesta posizione che ha fatto rabbrividire tutte le più grandi potenze del girone. Tutto con quella fascia al braccio del fidato Luca Gazzoni. Sarà forse per la capacità di legare in fretta e con tutti, sarà forse perché sa sempre come spronare i compagni (parole sue, nulla di inventato), sarà forse perché quando la stoffa da capitano ce l'hai dentro, è difficile che gli altri non la notino. E infatti, l'avevano notata anche ai tempi dell'Ausonia di Peschiera Borromeo, quando da bambino i suoi primi allenatori non hanno nessun dubbio: il rispetto fuori e dentro da campo non è una cosa da tutti, la fascia se la prenderà quel terzino che già pare avere il fiuto per il gol

Sì, di fiuto per il gol il terzino Gazzoni ne ha decisamente tanto: 4 reti in campionato con la sua Under 16 e la maglia numero 2 indosso. Sembrano poche, ma in un girone da cuori forti con Cimiano, Crema, Enotria e compagnia cantante da tenere a bada ogni granello di sabbia può fare la differenza. Ma di fiori a caso nel deserto non ne nascono. Se il terzino Gazzoni ha imparato ad avere l'occhio lungo per le conclusioni a rete, è perché il periodo di gavetta ha dato i suoi frutti. Maturi, bellissimi, succosi. 13 le reti in Élite, sempre con la numero 2, sempre con la fascia da capitano al braccio. Il ricordo più bello è quella tripletta all'Enotria, regina del girone: uno, due e tre, e il poker neroverde è presto servito (ci mette lo zampino anche Bellino). Non era servito a nulla allora, con i rossoblù già matematicamente incoronati, ma lo si può dire lo stesso: che goduria!

ASCENSORE

Su e giù, come in un ascensore. Primo piano: Under 16, c'è un'Élite da prendersi, c'è un campionato iniziato non esattamente a rose e fiori da rimettere sui binari. Olio di gomito e pedalare, non c'è altra via d'uscita (per citare Spalletti). Secondo piano, suona la campanella: dlin-dlon, siamo in Under 17 Élite. Tre convocazioni, tre viaggi in salita, durante il campionato. E poi tutte le fasi finali, quelle contro Ponte San Pietro (che meraviglia di partita in via Bonfadini) e Varesina (fuori solo ai rigori). Maglia numero 2 per seguire il cuore o maglia numero 7 per seguire gli schemi di Nicoli? Poco importa, il dato importante è un altro: da sotto età, Luca Gazzoni gioca dal primo minuto in due delle partite più importanti della stagione neroverde. Quarti contro il Ponte San Pietro o semifinale di andata contro la Varesina, il messaggio è lo stesso: Gazzoni titolarissimo. Sarà forse la verve inconfondibile da capitano? 

O forse sarà stata quella maglietta, sempre la solita, quella di tanti anni fa. Quella che può riposare giusto d'estate e che ora è in un borsone sulla direttissima per via Felice Orsini. Sembra una maglia come tutte le altre, in realtà profuma inconfondibilmente di porta fortuna. Ce l'ha indosso ad ogni riscaldamento, senza non si può giocare: piccola scaramanzia di un capitano in pellegrinaggio verso una nuova meta. La vedremo appesa allo spogliatoio biancorossoblù, a breve, brevissimo. Infondo no, non può riposare più di tanto quella maglietta lisa con un buco sulla manica e che profuma di porta fortuna: c'è ancora molto lavoro da fare. 

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