Cerca

Under 17 Élite

Il più piccolo in campo fa doppietta: il fuoriclasse 2009 ha appena iniziato e fa già paura a tutti

Marco Colugnat comincia alla grande l'anno dopo l'ultima trionfale stagione

MARCO COLUGNAT-VARESINA

UNDER 17 ÉLITE VARESINA - Marco Colugnat, già in gol con i 2008 contro il Morazzone

Chiudi gli occhi. Ripensa a tutto ciò che è stato: le vittorie, le sconfitte; tutto ciò che ti ha fatto arrivare fino a qui. Apri gli occhi, vai a prenderti il mondo. Non deve essere facile: dopo una stagione bellissima e piena di soddisfazioni, lasciare un gruppo in cui eri una delle gemme più preziose - un wonderkid, come direbbero su Fifa - e catapultarti in una realtà ancora più grande, dove non sei più il gigante. Sì, perché sei sempre stato più grande, non anagraficamente magari e non solo per i gol, quelli sono solo statistiche - forse - ma in campo: quanta paura incutevi con quella figura statuaria, ben più imponente di tanti difensori - quasi tutti a dire la verità - tra i più forti della regione? Tanta: quel codino, quella forma che ricordava lontanamente un ragazzo norvegese che un po' più a nord dell'Europa stava (e sta) facendo il devasto. Piacere Marco, Marco Colugnat, anche se a non conoscerlo sono rimasti in pochi. Un nome pesante, pesantissimo dopo l'anno fantastico 2023/2024. Un anno che lo ha portato addirittura ad essere chiamato nel gruppo dei più grandi della Varesina, non certo l'ultima arrivata, anzi. Lui che la Varesina ormai ce l'ha nel sangue, e con cui, quest'anno, vuole prendersi tutto. In grande stile? Sì, perché quest'anno giocherà in Under 17 Élite da sottoetà.

TRAGUARDI

21 agosto 2009. Viggiù, Varese. Dove tutto nacque. Ma senza scomodare troppo padre tempo, si può iniziare a raccontate la cavalcata di Marco da molto dopo, nel 2023, l'altro giorno, praticamente. È il primo di ottobre e Marco si sta apprestando a fare il suo esordio in Under 15 Élite con la maglia della Varesina (perché già l'anno prima aveva calcato quei palchi con la Solbiatese): l'avversario è la Cedratese. Il primo tempo lo passa a guardare i suoi insegnare calcio, ma la sorte a volte ti gira le spalle e allora sei minuti dopo l'entrata in campo di Marco, gli ospiti riescono a pareggiare. No problem, perché ci pensa proprio Colugnat: gol del 3-1 e partita in discesa. Sarà solo il primo di una lunga serie, che lo porterà a raggiungere la vetta dei bomber del girone A (insieme a Iavarone), ma con una media assurda: un gol ogni 36 minuti, tra cui anche i gol - sia all'andata che al ritorno - alla sua ex squadra, la Solbiatese, e quello al ritorno, avrà un sapore speciale.

NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA

Tutto bellissimo no? Più o meno. Dopo un inizio di campionato scoppiettante e la sua Varesina unica vera avversaria di uno stellare Alcione, si rompe qualcosa. La doppietta nel 9-0 contro il Vighignolo sarà la sua ultima apparizione del 2023, poi delle noie fisiche lo terranno lontano dai campi, fino a gennaio. Dino Carrieri - tecnico della Rapp lombarda Under 15 - punta sull'attaccante delle fenici e lo convoca per la Winter Cup: gol contro la Vigor Milano e convocazione anche contro la Masseroni. Sembra la fine di un possibile incubo, ma - come detto - non è tutto oro quel che luccica. Le noie fisiche si ripresentano e l'attaccante rossoblù dovrà rimanere ai box fino a marzo, precisamente il 10 marzo, data della partita di ritorno contro la sua ex squadra, la Solbiatese. Com'era lecito attendersi, il tecnico della Varesina Patrik Arban, non lo fa partire titolare, ma la gara non si sblocca. Arriva allora, al 17' della ripresa, il momento del vichingo Colugnat. Bastano sette minuti al gigante rossoblù per dimenticare mesi di sofferenza lontano dal campo: spizzata di Grande su cross di Manes e piattone di Colugnat; la partita si sblocca. Ora il momento buio è finalmente alle spalle.

IL (POCO) RIPOSO DEL GUERRIERO

Da lì in poi l'anno di Marco va come deve andare: gioca spezzoni di partite ma è sempre decisivo e la prima ciliegina sulla torta, perché ce ne sarà un'altra ancora più grande, arriva con la convocazione per il Torneo Delle Regioni in Liguria. La Lombardia purtroppo uscirà ai quarti contro l'Abruzzo ma l'esperienza e i ricordi rimarranno per sempre nelle menti dei ragazzi lombardi. Non c'è neanche il tempo di pensarci che il campionato presenta il conto di una stagione pazzesca: la Varesina chiude seconda - con una sola sconfitta - dietro all'Alcione, e va in finale di Coppa Lombardia contro l'Uesse Sarnico. Come durante quasi tutta la Coppa, Marco non parte titolare, ma lo 0-0 (con anche qualche pericolo) costringe Arban a gettarlo nella mischia. Ed eccoci alla seconda ciliegina della stagione del vichingo di Viggiù; come contro la Solbiatese, il gol è pura arte del posizionamento: Trezzi lancia per la punta che elude la difesa blues e fa 2-0, consegnando la Varesina alla storia.

LA (QUASI) NUOVA VITA DEL GIGANTE COLUGNALE

Tutto questo poteva portare a due cammini diversi: la via delle prof, che per tutta la stagione hanno tenuto sotto controllo Marco, o il rimanere alla Varesina, la squadra che lo ha consacrato. Alla fine la scelta è ricaduta sulla seconda strada, ma con una sorpresa (o quasi): l'aggregazione in Under 17 Élite, quindi da sottoetà. Tutta una stagione passata ad essere il gigante e ora ribaltare tutto e diventare il più piccolo, stavolta sì, anagraficamente. Paure, incertezze, ansie; tutto ciò che sarebbe potuto passare per la testa di Marco durante l'estate, ma alla fine, come ci ha insegnato la punta della Varesina, ci vuole poco per mettersi tutto alle spalle. Seconda giornata di campionato: dopo l'esordio contro il Seguro, c'è la prima in casa per la squadra di Mezzotero contro il Morazzone. Colugnat inizia dalla panchina, ma al 24' della ripresa arriva il suo momento, e che momento: tredici minuti dopo il suo ingresso insacca il suo primo gol e due minuti dopo realizza anche il secondo, coronando la prima gioia stagionale addirittura con una doppietta. Sarà l'inizio di un'altra stagione da pazzi per Marco? Solo il campo lo potrà dire, e chi lo sa che magari anche quest'anno non respiri aria di Rappresentativa, d'altronde la storia recente di Federico Marrone insegna che anche i "più piccoli" hanno speranza di diventare grandi, anzi, giganti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter