Under 19
11 Ottobre 2024
ORIONE UNDER 19 • Leonardo Politanò, il Prof di via Strozzi
Un esperto dalla conoscenza impareggiabile, senza confini. Che insegna, che infonde il suo sapere a chi lo ascolta, a chi lo guarda, a chi prova ad imitarlo. Un maestro che quanto a nozioni e dimostrazioni nel suo campo non è secondo a nessuno, è un qualcuno da cui prendere spunto sempre e comunque. Da tirar fuori carta e penna e andare sul sicuro perché ciò che ti trasmette ti segna, in un modo o nell'altro, perché il senso di responsabilità che ha addosso è secondo a poche cose nella vita. Perché un Professore - o per meglio dire un Prof - volente o nolente, lascia sempre un segno nei suoi studenti. Non solo a scuola però, perché anche nel calcio i professori esistono e si definiscono come i più alti esponenti tra i calciatori. Che sia per status acquisito, come quella leggenda che è Clarence Seedorf - non per nulla soprannominato "Il Professore" -o per volontà di prenderselo. Di sicuro è un giovane Prof Leonardo Politanò, che da tre anni a questa parte è passato dall'essere un piccolo studente a un giovane e ambizioso insegnante con due scarpini e un pallone, e lo sta facendo a centrocampo con i colori biancazzurri dell'Orione.
Niccolò Procopio e Leonardo Politanò
Fin da piccoli si crede sempre di essere destinati ad un qualcosa, grande o meno che sia, e Politanò non è da meno. «Sin da piccolo - dice il classe 2007 - da quando ho iniziato a giocare a sei anni, sono stato abituato a vivere di calcio. È la mia passione da sempre, perché mi fa vivere delle emozioni uniche e fantastiche». E quindi così, con una sconfinata passione per il pallone, inizia il viaggio che lo porta prima al Baggio, poi la Masseroni, un piccolo salto in Orione - ma ci arriveremo con calma - per proseguire tra Lombardia Uno e Travaglia. Poi però, il richiamo di via Strozzi si fa sentire e "Poli" - così lo chiamano i compagni - sceglie di tornare dove tanto era stato bene: «Guardandomi indietro, a tre anni fa, sono felicissimo della mia scelta, ho deciso di tornare perché qui in Orione si respira un qualcosa di diverso, più che una società è una vera e propria famiglia».
E quando si riabbraccia il noto la paura non c'è, anche se spesso e volentieri un ambiente che si lascia non lo si ritrova come prima. Un male? Un bene? In questo caso la seconda, e tutto coincide con l'arrivo di Marco Conte sulla panchina dell'Under 16 biancazzurra, nella stagione 22/23. E perché sì, come per tutti i più grandi professori anche Politanò trova finalmente colui che lo ispira, e rivoluziona la sua visone di gioco e non solo: «Quando mister Conte è arrivato due anni fa ho capito che la musica sarebbe cambiata, finalmente avevamo fin da subito degli obiettivi da raggiungere. Personalmente è stato l'allenatore che mi ha ribaltato completamente sia come giocatore che come persona. Mi ha fatto maturare tantissimo riuscendo a trasmettermi la capacità di non mollare mai, e per questo gli sarò sempre grato. In campo invece mi ha sempre messo al centro di tutto, facendo passare il pallino del gioco dai miei piedi e includendomi sempre nella gestione del pallone. Questo mi ha fatto capire che dovevo lavorare su me stesso per migliorare sempre di più e per aiutare la squadra».
Leonardo Politanò, Rinaldo Sagulo e Lorenzo Sala festeggiano il campionato vinto allo spareggio con la Triestina 1946
Ma stringiamo al dunque, arriviamo subito al punto. Perché proprio "Il Prof"? Semplice, in campo Leonardo Politanò occupa una posizione in cui incide, disegna se vogliamo, in cui ispira i compagni. Perchè quando giochi davanti alla difesa diventi inevitabilmente uno dei primissimi punti di riferimento e di appoggio nello sviluppo del gioco. Lui però non è un semplice mediano, perché nel camaleontico 3-5-2, 4-4-2 o ancora 4-2-3-1 di Conte lui sì che fa da regista, ma allo stesso tempo dà un apporto all'azione offensiva che lo rende quantomeno atipico. «Penso che il mio stile di gioco sia un pò particolare - ammette Politanò - perché mi definisco un regista che gioca davanti alla difesa facendo girare il pallone, ma allo stesso tempo mi piace partecipare all'attacco. Quando ho l'opportunità di accompagnare l'azione cerco sempre di fare gol, che sia con un inserimento o con un tiro da fuori area».
E come qualunque docente che si rispetti ecco la nozione per eccellenza, quel qualcosa che lui come nessun'altro può insegnare: i calci piazzati. «Per me sono sempre un'opportunità per far fare gol agli altri, o comunque per mettere in difficoltà gli avversari, che sia da angolo o con una punizione dalla trequarti». C'è da credergli? Assolutamente sì, perché l'annata 23/24 per Poli è quella dell'esplosione: Assist? Tantissimi, Gol? Tantissimi, il risultato sono 9 reti e un campionato vinto al termine di uno spareggio surreale - con tanto di timbro apposto per il momentaneo 1-1 - contro la Triestina 1946 ai calci di rigore, dopo un pazzo 3-3 in 120 minuti epici. «L'anno scorso è stato davvero un qualcosa di speciale, il campionato vinto in quel modo sarà un ricordo che mi porterò dentro per tutta la vita. Al di là dei 9 gol fatti sono più felice per quello che ha raggiunto la squadra, quello veramente che ci ha fatto vincere è stato il legame straordinario che ci ha unito».
L'esordio stagionale con l'Under 19 in Coppa contro il Real Crescenzago il 7 settembre
Una domanda scottante, sicuramente lo è per un professore, soprattutto perché arriva in una sorta di anno zero. La scuola è la stessa, quella dell'Orione, ma la classe non proprio: quell'Under 19 che in un modo o nell'altro è sempre una prova mica da ridere, è un passo più lontano dalle giovanili e uno più vicino al mondo dei grandi. Problemi? Nessuno, perché - di nuovo - quando sei un Prof ai cambiamenti sei abituato - e così Politanò: prima partita ufficiale il 7 settembre, in casa contro il Real Crescenzago per l'esordio in Coppa Lombardia. Il risultato? Scontatissimo. Il gol, di testa con tempi di inserimento da centravanti d'altri tempi, che sblocca la partita che i biancazzurri vinceranno 3-1. Il preludio di un qualcosa di grande, perché la Juniores - con proprio quel Marco Conte in panchina - parte forte, fortissimo anche in campionato: 4 partite, 4 vittorie e testa solitaria del Girone A. E Poli? Un uragano, gol alla prima contro la Nuova Trezzano e.. addirittura un poker nel roboante 9-4 inflitto all'Olmi. E proprio in quest'ultima occasione mette in mostra tutto il suo repertorio: mancino da fuori che si incastona all'incrocio, inserimento fulmineo alle spalle dei difensori, in uno contro uno col portiere e appostato come un falco in mezzo all'area.
Che siano un caso già così tanti gol? No, «Quest'anno in Under 19 qualcosa è già cambiato - ammette il classe 2007 - gioco leggermente più avanzato e questo mi permette di segnare molti più gol. Il poker contro l'Olmi infatti mi ha lasciato contentissimo e con tanta autostima in più. Sono già a 7 ma anche quest'anno l'obiettivo è vincere il campionato, e farlo con quest'altro bellissimo gruppo che sta man mano prendendo forma». E ora? Per un prof chiaramente lo step successivo è il contratto a tempo indeterminato, e per Leonardo Politanò? Anche qui zero dubbi. «Voglio arrivare in prima squadra e portarla in Promozione, quest'anno sono già stato convocato per una partita di Coppa anche se non ho esordito, ma non vedo l'ora». E se è vero che è un Prof è per sempre...beh, il resto non vediamo l'ora di impararlo, e da lui ovviamente.