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Dieci minuti di ritardo su tutti i campi: un gesto simbolico che vuole portare a qualcosa di più

La Delegazione di Cuneo dà il suo sostegno alla classe arbitrale con una iniziativa che coinvolge tutte le categorie

Dieci minuti di ritardo su tutti i campi: un gesto simbolico che vuole portare a qualcosa di più

Un gesto che vuole essere un segnale forte. La Delegazione Provinciale di Cuneo nella persona del Delegato Provinciale Giuseppe Chiavassa ha deciso di lanciare un'iniziativa simbolica per il turno del 18-19 e 20 ottobre, ovvero far cominciare tutte le partite di competenza della Delegazione con 10 minuti di ritardo. partiamo quindi di terza categoria, Under 19, 17, 16 e 15. La scelta è volta a dare un segno di solidarietà verso la classe arbitrale e per condannare con fermezza i recenti episodi di violenza.

Come riportato dal Comunicato, l’iniziativa nasce per sensibilizzare giocatori, dirigenti, tifosi e tutti gli appassionati di calcio sull’importanza del rispetto reciproco e dei valori che lo sport dilettantistico deve continuare a rappresentare.

Dieci minuti di ritardo, dieci minuti per riflettere: il calcio è e deve essere un veicolo di educazione, aggregazione e passione, lontano da ogni forma di violenza e prevaricazione. Questo gesto vuole essere un segnale forte contro gli atti di violenza, che purtroppo ancora colpiscono i nostri campi, e vuole ribadire la necessità di tutelare chiunque prenda parte alla nostra comunità sportiva, in primis gli arbitri, il cui ruolo è fondamentale per il corretto svolgimento delle competizioni.

«Con questa iniziativa vogliamo dare un segnale chiaro e forte: il calcio deve essere sinonimo di rispetto, inclusione e divertimento - spiega il Delegato Chiavassa - I recenti episodi di violenza sono inaccettabili e devono farci riflettere sull’importanza di tutelare tutti coloro che partecipano a questo sport, soprattutto gli arbitri, che svolgono un ruolo delicato e fondamentale. Invitiamo tutte le società, i giocatori e i tifosi a unirsi a noi in questi dieci minuti di riflessione, per un calcio più sano e rispettoso.”

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