Under 14
25 Ottobre 2024
Sul filo del rasoio, come spesso succede in partite come queste. Bloccate e sbloccate dai calci piazzati, bloccate e sbloccate dai ragazzi con più talento. Quello di Leonardo Laratta innanzitutto: suo, dopo un primo tempo a reti bianche, il calcio di punizione che vale l'1-0. Quello di Pietro Mantovanelli, glaciale dal dischetto sul rigore procurato da Ferrarini per l'1-1. E quello, infine, di Emanuele Brocchieri, che con un colpo di testa su - indovinate? punizione… - di - indovinate? Laratta… - fissa il 2-1 finale con cui il Club Milano sbanca il campo della Masseroni. Una Masseroni che chiuderà il suo ciclo terribile (affronta le prime 6 della classifica nelle prime 8 giornate di campionato…) contro l'Accademia Pavese, un Club Milano che si assesta alle spalle della capolista Aldini promettendo battaglia alle grandi del girone.
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Un risultato positivo sarebbe stato il più bel regalo di compleanno per Emanuele Cusimano, allenatore della Masseroni, ma il tecnico è comunque soddisfatto: «Partita tra due squadre che si equivalevano, brave a giocare a calcio. Abbiamo interpretato male alcune situazioni, ma il nostro primo tempo è stato davvero buono: abbiamo creato occasioni e ci è stato annullato un gol per un fuorigioco molto dubbio. Poi nella ripresa hanno fatto la differenza gli episodi e siamo stati puniti da due calci piazzati: dispiace per il risultato ma i ragazzi hanno giocato bene e mi sono piaciuti». Dopo un primo tempo equilibrato, il passaggio dal 4-3-1-2 al 4-3-3 nella ripresa: «Volevamo provare a contenere Brocchieri e Laratta: siamo riusciti a limitarli un po' ma non ad arginarli del tutto, sono stati bravissimi e hanno fatto la differenza». Per la Masseroni arriva dunque la terza sconfitta in campionato in un avvio di stagione incredibile, nella quale i ragazzi di Cusimano hanno praticamente affrontato tutte le grandi del girone (e ora c'è l'Accademia Pavese…) «Gli incastri non sono stati proprio favorevoli diciamo, ma tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte. Giocare subito contro le squadre migliori da una parte ti dà meno tempo per lavorare e coinvolgere magari più calciatori possibili, dall'altra un impatto così forte ti dà subito l'idea di quello che puoi fare durante il campionato. Comunque siamo alla settima tappa di trenta, volevamo muovere ancora la classifica ma abbiamo tempo per toglierci altre soddisfazioni». Ma dove può arrivare questa squadra? «Competere per il campionato non sarà facile: Aldini e Accademia Inter credo che al momento abbiano qualcosa in più. Per la zona playoff penso che possiamo giocarcela, ma non deve essere un'ossessione. Certo, se facciamo prestazioni come questa contro una squadra importante come il Club Milano allora abbiamo tutte le carte in regola per farcela».
Dall'altra parte Simone Raccis, tecnico del Club Milano, sicuramente soddisfatto della vittoria e dei tre punti ottenuti su un campo che sarà difficile per tutti: «Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata e così è stato, abbiamo approcciato bene ma poi la Masseroni è cresciuta e lo 0-0 del primo tempo credo sia giusto. Nel secondo tempo abbiamo fatto uno sforzo in più, l'abbiamo sbloccata e forse avremmo meritato anche il secondo gol. L'episodio del rigore ha rimesso in piedi il match, e a quel punto non era scontato tornare di nuovo in vantaggio: in partite come queste i dettagli fanno la differenza. Ce l'abbiamo fatta ma complimenti ai nostri avversari, hanno un'idea di gioco chiara e mi sono piaciuti molto». La punizione di Laratta che sembra girare il match, poi il penalty di Mantovanelli che rimette le cose a posto per i padroni di casa, infine il colpo di testa di Brocchieri che fissa il 2-1 finale: «La nostra mentalità dice questo: vogliamo provare a vincere su tutti i campi. Quindi una volta preso l'1-1 ci siamo rimessi in testa di prenderci i tre punti e ci siamo riusciti. Bravi i ragazzi a non perdere il coraggio e ad abituarsi subito agli spazi stretti, del resto l'avevamo preparata così per tutta la settimana. La vittoria, che ci tiene attaccati ad Aldini e Accademia Inter, penso che sia meritata».