Under 15
03 Novembre 2024
Under 15 • Emanuele Bergamini e Lorenzo Cammarata sono i due marcatori dell'1-1 tra Lascaris e Alpignano; a destra il portiere alpiceleste Gioele Benevento, decisivo con le sue parate.
Resta invariato il distacco in classifica tra Lascaris e Alpignano al termine del derby che poteva valere tantissimo per i bianconeri che avevano l'obiettivo di effettuare il sorpasso e prendere la testa della classifica in caso di vittoria davanti ai propri tifosi, così come per gli alpicelesti che arrivavano a questo big-match a punteggio pieno e vedevano in questa gara un appuntamento importantissimo per misurare il proprio livello e la propria crescita dall'ultimo confronto avuto con i bianconeri in occasione della finale del SuperOscar persa.
1-1 il risultato finale, prodotto di una partita in cui l'Alpignano ha cercato di contenere lo strapotere del Lascaris dal primo minuto giocando uomo su uomo e ripartendo con pericolosità, pagando qualcosa a livello fisico con il passare dei minuti. Nella ripresa, infatti, la sblocca il Lascaris con il bomber Lorenzo Cammarata, ma dopo soli 5 minuti Emanuele Bergamini ristabilisce la parità. Nel finale il protagonista assoluto è Gioele Benevento, portiere dell'Alpignano e uno dei tanti ex della partita, che, oltre ad essere già stato decisivo con alcune parate formidabili nel corso della gara, mette la ciliegina sulla torta grazie ad un riflesso incredibile con cui devia sula palo il diagonale basso di Emanuele Peuto.
Entrambi gli allenatori scelgono di partire con un modulo i protagonisti sono i trequartisti: Emanuele Freguglia per il 4-2-3-1 del Lascaris e Bergamini per il 3-4-1-2 ibrido dell'Alpignano che con il passare dei minuti assomiglia più al solito 4-2-3-1 alpiceleste, con Alessandro Iacovo più difensivo rispetto a Dennis Hrincu sulle fasce. Le prime palle gol le creano i bianconeri con Cammarata che prima si fa parare la conclusione centrale da Benevento, e poi per una frazione di secondo non trova in area la deviazione di Eduardo Di Corleto, anticipato dall'ottima chiusura di Samuele Barbarello. L'Alpignano al 6' trova una ripartenza micidiale con Bergamini che serve in profondità Riccardo Corsini. Il n° 10 alpiceleste arriva a tu per tu con Samuele Cordero, lo salta e deposita in rete, ma il braccio del direttore di gara Filannino della sezione di Collegno si alza per segnalare un giusto fuorigioco di un paio di metri. È la dimostrazione, però, che la squadra di Alessandro Grungo, se resta compatta e riparte con la qualità che la contraddistingue in avanti, può fare molto male ai padroni di casa. Nella metà campo difesa dagli ospiti si iniziano a distinguere chiaramente alcuni duelli con Alessandro Burcea che si accoppia con Alex Nastasi sulla fascia, e al centro con Lorenzo D'Andrea che si trova a fronteggiare più volte Cammarata.
L'Alpignano torna a farsi pericoloso sulla sinistra con Hrincu, altro ex della partita, che scodella dalla trequarti per Corsini il quale non riesce a deviare con forza verso la porta. Al 17' un errore in costruzione degli alpicelesti rischia di regalare il vantaggio ai bianconeri: Hrincu serve malamente D'Andrea in area che viene preso in controtempo dal retropassaggio e anticipato da Cammarata, Federico Leone raccoglie il pallone vagante al limite e cerca un tiro a giro complicato con il mancino che esce sul fondo. L'ottimo lavoro in marcatura di Burcea su Nastasi convince Alessandro Malagrinò a spostare la sua freccia offensiva sula sinistra, con Di Corleto, anche lui non particolarmente attivo in questi primi minuti, che si posiziona sulla destra. L'Alpignano aumenta la sua produzione offensiva e al 26' ha una doppia occasione: prima Mattia Garis perde il tempo della giocata per Bergamini e la situazione di vantaggio sfuma, e poi dopo una manciata di secondi Bergamini riesce a sfuggire a Francesco Ciliberti sulla destra, ma avendo la doppia scelta a disposizione (Hrincu dietro la linea dei difensori e Corsini a rimorchio) non è deciso nella giocata e Cordero è bravissimo ad intervenire facendo suo il cross basso. Un po' come l'Alpignano in avvio, il Lascaris si rende comunque molto pericoloso in ripartenza e con Cammarata, che sfrutta un liscio di D'Andrea, arriva al tiro dal limite, ma Benevento controlla con lo sguardo il rasoterra che esce sul fondo. Al 34' i bianconeri hanno un'altra opportunità: Di Corleto arriva sul fondo e crossa basso per Cammarata, il pallone viene sporcato dalla difesa e arriva a rimorchio dove Davide Ordisci calcia di prima, trovando un flipper di deviazioni alpicelesti fortuite che, però, non condanna allo svantaggio la squadra di Grungo, che si salva anche un minuto più tardi. Nell'ultima azione capita il pallone sul mancino fatato di Freguglia che incrocia sul secondo palo verso l'angolino basso, ma Benevento si distende e blinda lo 0-0 negando la rete al suo ex-compagno di squadra. Termina così la prima frazione di gioco. Una gara equilibrata degna dell'importanza che ha per la classifica che vede le due squadre, prima di questa gara, al primo e al secondo posto del Girone B.
Al rientro in campo nel secondo tempo Grungo conferma gli 11 del primo tempo, mentre Malagrinò sceglie un altro ex, Alessandro Ursu, al centro della difesa con Ciliberti che diventa il terzino destro, Leone che passa a sinistra e Zeno Piovano che esce dal campo. Il Lascaris ha subito una doppia occasione sugli sviluppi di due palle inattive: prima Nastasi con un diagonale costringe ad una grande parata Benevento, poi sul successivo corner il campanile alzato da Leone diventa pericoloso grazie al colpo di testa di Ciliberti che esce fuori di pochissimo. L'Alpignano risponde con un tentativo ambizioso di pallonetto di Garis che termina alto sopra la traversa. Al 6' Freguglia si guadagna una punizione dal limite con una giocata personale. Sul pallone si presenta proprio il fantasista bianconero, ma il suo mancino esce sull'esterno della rete dando per un attimo l'illusione del gol e facendo sussultare gli spettatori di Via Clavière. Benevento appare sotto pressione in questo avvio di ripresa con il Lascaris che inizia ad essere più insistente in fase offensiva. Prima l'estremo difensore alpiceleste smanaccia un cross insidiosissimo di Nastasi, poi è miracoloso sul destro di Di Corleto, deviando il pallone diretto all'angolino basso. Sul corner successivo Ursu ha una palla gol incredibile, ma la sua coordinazione non è delle migliori e il suo tiro esce fuori alla destra del portiere, questa volta incolpevolmente spettatore. Il gol è nell'aria e al 20' il Lascaris riesce a passare in vantaggio: Corsini, molto stanco, perde un pallone sanguinosissimo, il secondo in pochi minuti, che dà il via ad una ripartenza condotta magistralmente da Freguglia il quale serve con precisione Di Corleto sul filo del fuorigioco (sono seguite alcune proteste dell'Alpignano per una chiamata certamente molto complicata che ha lasciato un dubbio realmente al 50% anche sulla tribuna). Il numero 11 calcia forte e colpisce la traversa, ma sulla ribattuta del legno è Cammarata ad anticipare tutti e segnare l'1-0. Curioso il fatto che il cambio di Peuto, proprio per Cammarata, era pronto a bordocampo da circa due minuti.
I bianconeri ora dovrebbero semplicemente amministrare il vantaggio, ma si sfilacciano e Bergamini riesce a ricevere palloni tra le linee più in svantaggio piuttosto che precedentemente al gol dell'1-0 di Cammarata. Al 25' Corsini e Bergamini recuperano alto un pallone sull'errore di Ursu: il primo serve un assist al bacio per il secondo che con una sterzata killer salta di netto il difensore e con il mancino batte Cordero. L'esultanza alpiceleste, con la panchina che si riversa in campo, è molto significativa dell'importanza che questo pari ha per l'Alpignano. La gara si infiamma e si aprono gli spazi per entrambe le formazioni. Di Corleto ha una grande occasione a tu per tu per Benevento che però è in versione Superman e para anche questa, così come poco più tardi con le conclusioni centrali, decisamente più semplici, di Peuto e Leone. Gli spazi si aprono anche per l'Alpignano con Bergamini scatenato che serve in profondità Corsini lanciandolo in porta a campo aperto, ma Cordero è bravissimo nella lettura dell'azione e ad uscire fuori area per sventare il pericolo. I padroni di casa cercano di vincerla con un baricentro alto e Benevento costretto agli straordinari. Sensazionale la smanacciata in controtempo sul diagonale stretto di Peuto, deviato sul palo sul palo, con D'Andrea subito vigile che libera l'area. Il forcing nei minuti di recupero viene guidato dai bianconeri, ma la capolista si conferma tale e può esultare quando Andrea Becchio libera l'ultima volta l'area alla fine del terzo minuto di recupero.
L'Alpignano strappa un punto a Pianezza in casa della favorita e resta in testa alla classifica, facendo un favore anche a Pro Eureka e Volpiano Pianese. I blucerchiati, infatti, salgono in seconda posizione preparandosi al prossimo match cruciale proprio contro il Lascaris, mentre le Foxes accorciano la lotta ai piani alti del Girone B: tra l'Alpignano capolista e la Volpiano Pianese in quarta piazza ci sono solamente 3 punti di differenza.
Può essere sicuramente soddisfatto al termine della gara Alessandro Grungo, allenatore di questo gruppo 2010 del Lascaris lo scorso anno e ora all'Alpignano: «Prestazione positiva dei ragazzi. Sottolineo sempre il fatto che questo è un gruppo nuovo, con 11 nuovi arrivi più l'allenatore, e che ha perso pezzi importanti, tra cui 3 di questi proprio al Lascaris (Ursu, Ciliberti, Peuto ndr). Questo rende ancora più significativo ciò che stiamo facendo». Umore non positivo per usare un eufemismo quello di Alessandro Malagrinò al termine della gara, fortemente deluso dall'aver pareggiato una partita che dopo il gol del vantaggio sembrava ormai in controllo. Servirà riordinare le idee e ricompattarsi per cercare di vincere la prossima importantissima contro la Pro Eureka.
RETI (1-0, 1-1): 19' st Cammarata (L), 25' st Bergamini (A).
LASCARIS (4-2-3-1): Cordero 7, Leone 7 (30' st De Marino sv), Piovano 6 (1' st Ursu 5.5), Dimasi 7, Tealdo 6.5 (16' st Gemisto 6), Ciliberti 6.5, Nastasi 6.5, Ordisci 7, Cammarata 7.5 (20' st Peuto 7), Freguglia 7, Di Corleto 7. A disp. Zannini, Abrate, Schiavone, Bruno, Paolillo. All. Malagrinò - Loria 6.5. Dir. Nastasi.
ALPIGNANO (4-2-3-1): Benevento Gio. 9, Barbarello 7, Burcea 7.5, Vito 7, D'Andrea 7, Tonin 7, Iacovo 6.5 (30' st Campagnaro sv), Bergamini 7.5, Garis 7 (27' st Becchio 6.5), Corsini 7 (33' st Silvestri sv), Hrincu 6.5 (33' st Iacobone sv). A disp. Internò, Mascolo, Di Giovanni, Scaffardi, Castagno. All. Grungo 7.5. Dir. Vito Nazzareno - Castagno.
ARBITRO: Filannino di Collegno 7.5.
Cordero 7 Non viene spesso chiamato in causa, ma amministra con sicurezza la difesa dimostrando di essere uno dei portieri migliori della categoria. Attento anche sull'1-1 quando esce dall'area di svariati metri per anticipare Corsini lanciato da Bergamini in profondità.
Leone 7 Alimenta la fase offensiva bianconera sia a destra nel primo tempo, sia a sinistra nella ripresa. arriva spesso negli ultimi metri di campo, tanto che dai suoi piedi partono due conclusioni non pericolose e un cross alto e insidioso per il colpo di testa di Ciliberti. (30' st De Marino sv)
Piovano 6 Di certo non è la sua giornata. Soffre la rapidità di Garis e le incursioni dietro le spalle di Bergamini. Queste incertezze difensive lo condizionano anche nella spinta offensiva che poche volte riesce a dare, anche se le poche giocate che compie dimostrano la qualità del suo mancino.
1' st Ursu 5.5 Entra in una partita diversa dalle altre come un ex e in una posizione nevralgica del campo. Ha un'occasione importante per segnare il vantaggio, ma il suo tiro è sbilenco, un po' come la sua fase difensiva. Troppa poca aggressività sulle palle alte indirizzate verso la punta alpiceleste e un errore pesante che regala l'occasione del gol, poi sfruttata, a Corsini e Bergamini.
Dimasi 7 Fisicamente dominante e lascia poco spazio a Corsini, sovrastandolo spesso nel duello corpo a corpo. In fase di possesso, invece, non appare molto lucido sbagliando molti palloni in uscita e forzando alcuni lanci verso gli attaccanti, senza passare dal centrocampo.
Tealdo 6.5 Gioca un buon numero di palloni a centrocampo e con una buona tecnica agevola il possesso bianconero e innesca le giocate di Freguglia sulla trequarti davanti a sé.
16' st Gemisto 6 Entra per pochi minuti e non ha grandi occasioni di mettersi in mostra. Alcuni passaggi vanno a buon fine, altri meno, ma questi errori non hanno un grande impatto sulla gara.
Ciliberti 6.5 Inizia la partita come difensore centrale, ma soffre l'aggressività di Corsini, suo ex compagno di squadra, e la rapidità di Bergamini, uno dei giocatori arrivato per sostituirlo. Nella ripresa da terzino destro non sbaglia nulla difensivamente, ma da un punto di vista offensivo non è particolarmente pericoloso, limitandosi a coprire le spalle a Nastasi.
Nastasi 6.5 Non riesce a liberarsi dalla marcatura orchestrata da Grungo che gli mette addosso Burcea. Il suo tecnico capisce le difficoltà e lo sposta a sinistra nel finale del primo tempo. Nella ripresa torna sulla sua fascia prediletta, ma con un altro piglio e sfiora un paio di volte il gol: nella prima occasione è il portiere a fare un mezzo miracolo sul suo diagonale, mentre a ridosso del recupero la sua rovesciata non va a buon fine.
Ordisci 7 Gioca una gara non molto appariscente ma di grade sostanza. La sua qualità è fondamentale per uscire dalla forte pressione dell'Alpignano nel primo tempo, frazione di gioco in cui va anche vicino al gol con un tiro di prima dal limite, ribattuto dalla difesa. Anche con l'aumentare della stanchezza degli alpicelesti non riesce ad incidere in prima persona, ma è spesso in anticipo nel recupero delle seconde palle, recuperi con i quali contribuisce a schiacciare in una metà campo la squadra ospite.
Cammarata 7.5 Fin da subito è il più attivo tra i bianconeri. In pochi minuti calcia più di una volta verso lo specchio della porta difesa da Benevento e crea anche delle occasioni con un lavoro sporco spalle alla porta per il compagni. Tutto questo viene premiato al 20' della ripresa quando la traversa colpita da Di Corleto gli restituisce la possibilità di fare il tap-in, possibilità che non esita a cogliere anticipando per un soffio il difensore.
20' st Peuto 7 Entra nel quarto d'ora finale, ma subito riesce a rendersi pericoloso sfruttando la sua fisicità imponente e calciando un paio di volte verso la porta. È sua la conclusione che eleva ad eroe il portiere alpiceleste Benevento, arrivata dopo un'ottima protezione del pallone con il difensore alle spalle e un diagonale potente.
Freguglia 7 Non è il solito Freguglia imprendibile sulla trequarti, ma quando si accende fa paura, e non a caso guadagna parecchi falli. Dalle punizioni procurate non riesce a trovare il gol, anche se ci va molto vicino con un mancino a sorvolare la barriera che si spegne sull'esterno della rete, dando l'illusione del gol.
Di Corleto 7 Nel primo tempo è troppo spento, ma nella ripresa si accende e diventa protagonista in occasione del primo gol: è lui infatti a calciare e colpire la traversa compiendo una sorta di assist per l'1-0 di Cammarata.
All. Malagrinò 6.5 La sua squadra prevale a livello di occasioni sull'Alpignano ma non riesce a chiudere la partita. L'errore individuale compromette una prestazione tutto sommato buona, ma non è tutto da buttare. Il Lascaris è forte e la partita con la Pro Eureka sarà importantissima per tenere dietro la Volpiano Pianese, risuperare i blucerchiati e rimanere in scia all'Alpignano capolista.
Benevento 9 Prestazione super da supereroe. Il portiere alpiceleste si prende una rivincita contro la sua ex squadra e con una serie di interventi provvidenziali permette all'Alpignano di restare in vetta alla classifica.
Barbarello 7 Gioca una partita attenta in un ruolo solitamente non sua, quello di difensore centrale. Il cliente è più che scomodo, ma se la cava bene fino all'ingresso di Peuto che lo mette più in difficoltà sul piano fisico.
Burcea 7.5 Primo tempo stratosferico per lui che domina sulla sinistra con Nastasi che non riesce mai ad andargli via. Nella ripresa cala un po' di intensità, come tutta la squadra, ma con intelligenza tattica non regala quasi nulla agli avversari.
Vito 7 Un'intelligenza tattica che qualsiasi giocatore in campo dovrebbe invidiare. si posiziona sempre bene in fase di non possesso, recupera tante seconde palle e si smarca benissimo per facilitare la giocata al compagno. Bravo anche in conduzione a fare la scelta giusta senza rischiare di perdere palloni sanguinosi. Paga solo fisicamente il duello con Freguglia e Ordisci ed è costretto un paio di volte al fallo.
D'Andrea 7 Un po' come Barbarello disputa una gara di grande attenzione rischiando pochissimo con il pallone tra i piedi e liberando senza fronzoli l'area in più di un'occasione.
Tonin 7 Primo tempo sugli scudi, molto intenso nel pressing e lucido nella gestione del pallone. Leggermente in flessione nel secondo tempo in cui è costretto a limitarsi ad una difesa più posizionale per non rischiare di scoprire eccessivamente la linea difensiva.
Iacovo 6.5 Gioca un primo tempo ottimo sulla destra, ma soffre tanto da un punto di vista fisico e in occasione del gol del Lascaris è lui ad essere in ritardo sull'inserimento di Di Corleto che porterà poi al gol. (30' st Campagnaro sv)
Bergamini 7.5 È il giocatore più incisivo dell'Alpignano. Con una fiammata di qualità può fare la differenza e, soprattutto, è sempre dentro alla partita anche quando le giocate non gli riescono perfettamente da un punto di vista tecnico. Un segno di forza mentale per nulla scontato. Ovviamnete la perla della partita è il gol segnato con grande freddezza con la quale regala il pareggio e la testa della classifica ai suoi compagni.
Garis 7 Grande vivacità sulla fascia destra e sacrificio difensivo che si traduce in lunghe corse all'indietro per coprire Iacovo o per inseguire un intreprendente Leone. Peccato per la poca lucisità nell'ultimo passaggio nel primo tempo in un paio di situazione che potevano essere sfruttate meglio.
27' st Becchio 6.5 Entra durante il forcing bianconero e non ha occasione di mostrare le sue qualità, prevalentemente offensive. Nonostante questo la sua presenza in area al posto giusto e al momento giusto che gli consente di calciare via dall'area l'ultimo pallone della gara merita una sottolineatura.
Corsini 7 Fa un grandissimo lavoro sporco in pressione sui due centrali avversari ed è una spina nel fianco quando attacca la profondità. La sua dedizione verso la squadra trova la sua testimonianza in occasione del gol dell'1-1 che arriva da un recupero alto in pressing e un assist con i giri giusti per Bergamini, posizionato meglio di lui per tirare. Peccato per un paio di palle perse nella parte centrale del secondo tempo, visto che da una di queste leggerezze nasce il gol del Lascaris. (33' st Silvestri sv)
Hrincu 6.5 Anche lui è un ex della gara, ma non riesce ad incidere come il suo compagno portiere. Nel primo tempo soprattutto ha dei buoni spunti che però non trovano il loro compimento nei metri finale del campo. Non mancano però impegno e sacrificio nell'aiutare Burcea da un punto di vista difensivo, soprattutto nella ripresa in cui il Lascaris tiene le redini del gioco nella metà campo avversaria. (33' st Iacobone sv)
All. Grungo 7.5 Anche per lui non era una partita come le altre. Il tecnico alpiceleste aveva lasciato il Lascaris lo scorso anno ad una partita dalle fasi finali regionali, conquistate con un secondo posto in campionato alle spalle della Volpiano Pianese. Un percorso interrotto che vorrà sicuramente riprendere quest'anno alla guida dell'Alpignano e a giudicare da questo inizio di campionato non sembra impossibile farcela. Il campionato è ancora lungo ma i risultati negli scontri diretti sono decisamente incoraggianti. Anche contro la corazzata bianconera si è vista una squadra coesa, compatta e con qualità importanti capaci di risolvere la partita. Gli ingredienti per una grande stagione sembrano esserci tutti.
ARBITRO
Filannino di Collegno 7.5 Partita corretta e arbitrata molto bene. tanto dialogo con i giocatori per spegnere sul nascere ogni avvisaglia di protesta eccessiva e zero cartellini tenendo un metro di giudizio sempre coerente, graziando anche qualche fallo tattico non troppo appariscente. I dubbi su alcune chiamate di fuorigioco molto probabilmente resteranno, ma soprattutto in occasione dell'1-0 del Lascaris non era per nulla semplice scegliere di fischiare o meno. Probabile che nenache un guardalinee sarebbe bastato.