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Under 14

Portiere da sempre, va in attacco ed è già il bomber della squadra: «Non finisce di stupirci»

Pietro Mandrini fa cantare lo Schuster, mentre nel Girone H Negash manda in estasi l'Afforese

Loris Lanzone; CUS BICOCCA UNDER 14

CUS BICOCCA UNDER 14 • Loris Lanzone

Marcello Alberto Filippini Fantoni. Quasi una filastrocca, quasi un motivetto, quello che lo si impara quasi senza rendersene conto ma che alla fine diventa abitudine in un modo o nell’altro. Lo hanno fatto, lo fanno e lo faranno sicuramente dalle parti di via Rossetti, perché il protagonista del suo coro personale è il centravanti di punta del Leone XIII. È il classe 2011 che sta facendo il panico in un campionato in cui i ragazzi di Francesco Rossiello continuano a farla da padroni, anche dopo l’ultimo weekend. Perché il 3-1 alla Real Trezzano di De Luise porta proprio la firma di Filippini - doppietta - che assieme a Riva capitalizzando l’ottava vittoria consecutiva. Certificano il punteggio pieno e un messaggio chiaro lanciato a chi insegue: «Non intendiamo fermarci».

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Lo coglie la Frog Milano di Roberto Giaimo, che seppur in ritardo sulla tabella di marcia del Girone F sembra essere ripartita: settimana scorsa 3-1 all’Al 2 Sport, oggi il 2-1 all’Opera targato dai gol di Falcetta e dal destro da fuori all’ultimo minuto di Alessandro Fraccaro, che regala speranza: «Gara complessa sul piano fisico - ammette il tecnico - dove sia noi che loro abbiamo spinto al massimo, potevamo segnare anche il terzo in contropiede ma alla fine contava portarla a casa. Bene così, la speranza è quella di esserci lasciati alle spalle il periodo più buio».

GOLDFISH

Letteralmente il pesce rosso, quell’animale dotato di una memoria cortissima, quasi insignificante. Ma non solo in mare, perché al Five to Seven i 2011 di Matteo Zangari hanno dimostrato di aver dimenticato in fretta le sconfitte con Orione e Iris. Come? Vincendo tre volte consecutivamente, senza subire gol ma soprattutto espugnando il Perin Del Vaga imponendosi 4-0 sul Villapizzone. Apparecchiano Canepa e Calabro nel primo tempo, consumano Ghattas e Scala nel secondo: «Perfetti dall’inizio alla fine - sentenzia Zangari - e il risultato non è che frutto di una preparazione ottima fatta durante la settimana, quando riusciamo ad esprimere a pieno ciò che sappiamo fare è così che va a finire. Vincere così uno scontro diretto poi, ci fa capire che abbiamo le qualità per arrivare molto lontano». Ringraziano le rivali, lo fa soprattutto l’Iris che coglie la palla al balzo: il gol di Grandini è quanto basta per battere il Baggio accorciare sensibilmente il distacco dalla vetta.

NEGASH L'EROE DI AFFORI (A cura di Matteo Prestia)

A volte vincere è l’unica cosa che conta. È vero, in queste categorie bisognerebbe insegnare ben altro ai ragazzi, ma il percorso di crescita passa anche dalle grandi partite e dai risultati di esse. Quale miglior modo di testare il tuo livello, se non in uno scontro tra prima e seconda? Afforese contro Ardor Bollate è stato questo, una prima verifica dei livelli di due formazioni destinate a rimanere davanti a lungo, i gialloblù vincono 1-0 e il tecnico Spazian commenta così dopo la partita: «Poteva finire più che 1-0, abbiamo sprecato davvero tanto sia nel primo che nel secondo tempo, mi aspettavo un altro tipo di partita da uno scontro al vertice. Il loro portiere ha fatto 2/3 interventi molto importanti. Ai miei ragazzi dirò che non siamo neanche a dicembre, non devono perdere la concentrazione, quando e se saremo davanti ad Aprile o Maggio con un distacco più ampio se ne potrà parlare. I ragazzi rispondono sempre bene al lavoro che facciamo in settimana, sono le conseguenze del loro impegno. Hanno voglia di lavorare e imparare, ci toglieremo tante soddisfazioni.

«Negash e Setzu sono giocatori che sono molto solisti ma a questi livelli spiccano e fanno la differenza. Proprio questa mattina con Miky (Negash ndr) siamo stati un’ora a provare punizioni e tiri e alla fine ha segnato proprio lui che doveva essere sostituito ma che poi alla fine è rimasto in campo». La guida dell’Ardor Sergio Pino analizza la sconfitta a mente lucida: «Avversario più forte di noi, nettamente più bravi. Però non posso prendere gol su un episodio del genere, episodio che nessuno avrebbe mai fischiato, l’arbitro era girato di spalle e non poteva vedere. Ho fatto comunque i complimenti ai miei ragazzi, sapevamo quanto fosse complicato e ho dovuto per forza fare una partita difensiva e cercare di ripartire, abbiamo avuto occasioni per segnare ma le abbiamo sprecate, sono soddisfatto dell’atteggiamento».

Nel Girone I la Baggese fa un grande sgambetto all’Atletico Schiaffino bloccandolo sullo 0-0. L’allenatore biancorosso Di Battista è chiaramente soddisfatto: «Avremmo firmato per il pareggio a occhi chiusi, le occasioni più pulite le abbiamo avute noi. Mi aspettavo da loro un atteggiamento aggressivo ma i miei ragazzi sono stati grintosi, l’abbiamo preparata bene in settimana. Ci tengo a sottolineare che questa partita è stata preparata e gestita dal mio vice Miracapillo Nicolò che ha 16 anni».

PLOT TWIST MANDRINI

«Tutto molto bello sì, ma chi è che ti faceva giocare in porta?». Nessuno sproloquio, nessun tipo di fraintendimento, perché sono le esatte parole di Fabrizio Ferrandi, tecnico dello Schuster, la squadra dove gioca Pietro Mandrini. Chi? Semplicemente un classe 2011 che inizia la stagione come portiere, quasi per caso si trova a fare l’attaccante, con tanta fame e un glow up clamoroso inizia a segnare e non smette più: sono già 6 i gol in 7 presenze, in ultimo la doppietta che assieme ai gol di Iannotta ad aprire le danze e Vivian a chiuderle permette ai neroverdi di imporsi per 4-1 sul campo del Vighignolo, continuano così l’imperterrita lotta con l’Afforese di Angelo Di Lernia per eleggere la terza forza del girone in grado di creare grattacapi ai mostri sacri Aldini e Club Milano. Soddisfattissimo Ferrandi: «Sono molto contento, soprattutto perché abbiamo giocato un primo tempo da grande squadra chiudendola praticamente subito. Quanto a Mandrini invece continuo a stupirmi sempre di più, ha sempre fatto il portiere ma ha delle caratteristiche da ottimo attaccante: visione, idee sopratutto. È come una spugna, apprende tutto e da tutti».

E se nel Girone M c’è chi sta pigiando fortissimo il piede sull’acceleratore, nel gruppo L invece la scena se la riprende il Cinisello di Mario Meneghin. Perché con la partita sospesa e interrotta definitamente per debba tra Calva e FC Milanese, sono i rossoblù assieme al CVS a fare la voce grossa. E i ragazzi di via Cilea lo fanno regolando per 3-1 un ottimo Agrisport, ma soprattutto interrompendo la striscia negativa di 3 ko e un pari ritrovando quella vittoria che mancava dal 12 ottobre. Di Mohamed, Tramontana e Ferrari le reti che fanno riassaporare i tre punti, quelli che mette in saccoccia pure la Pioltellese di Andrea Cirnesi: 2-1 al Crescenzago una settimana fa, stesso risultato e seconda vittoria consecutiva in casa della Nuova Bolgiano. L’ultima parola? di Endri Jaho, il classe 2012 che dalla panchina sigla il gol vittoria. «Partita sporca - analizza Circensi - ma nonostante tutto possiamo ritenerci soddisfatti del risultato, diamo seguito ai miglioramenti ravvisati nelle ultime settimane. La voglia di migliorarci è rimasta intatta».

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