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Un 2009 clamoroso, due bomber indiavolati, un centrocampo top: Milano, i 2008 fanno già paura

Tantissime note positive nel primo raduno della Rapp Under 17 di Dargenio: « Almeno 6-7 elementi importanti»

Alberto Peragine, Alexander Lembo e Matteo Gallotti; RAPP MILANO UNDER 17

RAPP MILANO UNDER 17 • Alberto Peragine (Iris), Alexander Lembo e Matteo Gallotti (Romano Banco)

È l'inizio di una nuova era. Lo è per Milano, lo è per la Rappresentativa Under 17 e per Michele Dargenio che sei anni dopo torna alla guida della selezione meneghina. Perché sì, il Responsabile Luigi Dubini non ha perso tempo dopo l'uscita di scena di Mario Di Benedetto, riportando a casa colui che undici anni fa vinse il Torneo delle Province con gli Allievi del 96', e che nel 2017 arrivò ad un soffio dalla coppa con i Giovanissimi 2002. Ed è quindi da lui, ma soprattutto dai classe 2008, che la Rapp riparte e lo fa con il primo raduno di via Faraday. «Tanta roba», è l'esclamazione che prima di tutte viene in mente guardando a quanto visto, perché le prime sensazioni sono quelle di essere di fronte a un qualcosa di potenzialmente devastante.

I primi 31 dell'era Dargenio

 

 

SANDU & TOSCANO MASTERCLASS

 

Subito in campo, tempo di un breve riscaldamento e qualche esercizio di tiro in porta, perché l'intenzione di Dargenio è chiarissima: «Voglio vederli in azione in partita», più chiari di così non si può essere. E quindi subito schierati, 11 contro 11, messi alla prova immediatamente, perché i ritmi sono altissimi già dalle prime battute. Perché nonostante siano solamente i primi scorci di un lungo percorso, le risposte che arrivano sono tremendamente positive, e lo sono in ogni reparto. A cominciare dalla porta, dove Lembo (Romano Banco) si dimostra subito decisivo prima sventano col piede la conclusione a botta sicura di Matan (Sesto 2012) e poi bloccando il diagonale di Esteban Carta sulla perfetta imbucata di Lorenzo Corti. Proprio questi due, proprio i fantasisti e cannonieri di Barona e Romano Banco, sugli esterni seminano il panico ogni volta che ne hanno l'occasione. Ed è proprio questo duetto, ma a parti invertite, che porta Lorenzo Corti a segnare il primo gol della nuova era.

E parlando di bomber, di chi è abituato a buttarla dentro, non si può non citare Gabriel Chiappetta (Sesto 2012) che ci mette poco a farsi notare: primo pallone toccato e subito staffilata in porta a battere Fasiani (FatimaTraccia) in uscita per pareggiare i conti. Tarantolati pure Alberto Peragine (Iris), Christian Coppola (Pro Novate) e Gabriele Velea (Zibido) ma non solo, perché è sulle corsie ma ancor di più in mezzo al campo che Milano può già aver trovato i proprio cardini. Perché una squadra che punta a vincere non può fare a meno di Mattia Toscano (Romano Banco) e Mario Sandu (Sempione) in cabina di regia; molto molto in palla Francesco Pellegrino (Freccia Azzurra) e Morgan Marchini (J.Cusano). Perché una big come Milano, se ha uno come Lorenzo Calì (Iris) sulla corsa di sinistra e un jolly tale Matteo Gallotti (Romano Banco) sulla fascia opposta. Se ha un centrale come Daniele Testori (La Spezia), deve tenerseli stretti.

E occhio poi ai profili di Francesco Diaco, classe 2009 della Real Trezzano che ci mette poco a farsi notare: prima con un gran destro a giro che costringe al miracolo Mapelli (Barona) e poi disegnando da fuori area una traiettoria sensazionale vale un gol bellissimo. «Questo ragazzo ha la stoffa» si sente da bordocampo, e tocca credergli. Ancora una volta però gol chiama gol, ed ecco che quasi immediatamente Chiappetta serve con un pallone che canta l'inserimento fulmineo di Bazzani che di testa beffa Carbone e segna il pari definitivo. Insomma, il materiale c'è ed è pure bello importante, da qualunque lato, ruolo, lo si guardi.

 

LE SQUADRE DI PARTENZA

SQUADRA ROSSA (4-3-3): Lembo, Carrino, Testori, Vireca, Sigillò, Toscano, Pellegrino, Michielon, Velea, Chiappetta, Lipodio. A disp. Mapelli, Reyes, Spanò, Bazzani, Marchini.
SQUADRA BLÙ (4-3-3): Fasiani, Gallotti, Frugiuele, Vastola, Calì, Sandu, Jammeh, Matan, Corti, Carta, Peragine. A disp. Carbone, Canzi, Coppola, Diaco.
RETI (2-2): Corti (B), Chiappetta (R), Diaco (B), Bazzani (R).

 

«MILANO DEVE DARE TUTTO»

 

Visibilmente emozionato, ma subito sul pezzo, subito focalizzato e calato nel nuovo vecchio ruolo, il tecnico di questa rapp - nonché Ds dell'Assago - Michele Dargenio: «Essere di nuovo qui è un immenso piacere, far parte della Rappresentativa è sempre un qualcosa di impegnativo e importante oltre che una bella soddisfazione. Poi sinceramente parlando, mi devo ancora calare in questa categoria perché negli ultimi anni sono sempre stato abituato a vedere Regionali o comunque Èlite. Qui c'è un'intensità di versa e tipi di allenamento diversi, ma comunque sono molto soddisfatto di questa prima uscita, vedere che ci sono già 6-7 giocatori importanti è un buonissimo inizio».

Lo staff della Rapp: Giovanni Dargenio, Luigi Dubini, Michele Dargenio, Luigi Lamantea e Angelo Scarpignato 

E poi il mantra da seguire, la stella polare per cercare di replicare il trionfo dei 2007: «Metterò tutto me stesso - continua Dargenio - sono nato sui campi di calcio quindi la pressione non mi preoccupa. Ovviamente i miei giocatori devono dare tutto per la Rappresentativa, devono uscire fradici di sudore, poi che vinca il migliore».

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