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22 Novembre 2024
Negli ultimi anni, si è osservato un crescente trend tra i giovani atleti italiani e internazionali che scelgono di abbinare l'attività sportiva ad alto livello con l'istruzione, in particolare attraverso programmi di scuola superiore, università e camp sportivi.
Questo fenomeno è influenzato da diversi fattori chiave:
Opportunità di Borse di Studio
Molti giovani atleti cercano borse di studio che consentano loro di studiare e competere simultaneamente. Negli Stati Uniti, ad esempio, le università e scuole superiori offrono ampie opportunità per gli studenti-atleti, permettendo loro di accedere a un'istruzione di qualità mentre si dedicano allo sport. In Italia, iniziative come quelle promosse da ISAP facilitano il collegamento tra atleti e le istituzioni americane.
Modello Educativo Americano
Il modello educativo americano, è un mix tra studio e sport è visto come un esempio da seguire. Esso incoraggia gli atleti a mantenere un buon rendimento accademico oltre a quello sportivo, creando una cultura in cui l'istruzione è considerata fondamentale per il successo a lungo termine. Questo approccio ha portato molti giovani a considerare l'istruzione come un complemento essenziale alla carriera sportiva.
Sviluppo delle Competenze
Essere uno studente-atleta non solo migliora le capacità sportive ma anche quelle personali e professionali. Gli atleti sviluppano abilità di gestione del tempo, lavoro di squadra e resilienza, tutte competenze preziose nel mondo del lavoro. Questa combinazione di esperienza accademica e sportiva prepara gli individui per carriere future sia nello sport che in altri settori.
5. Crescita del Networking
La partecipazione a camp e showcase offre anche opportunità di networking con allenatori e altri professionisti del settore sportivo. Questi eventi sono fondamentali per costruire relazioni che possono influenzare positivamente le carriere sportive degli atleti.
In sintesi, la tendenza dei giovani atleti italiani e nel mondo verso l'abbinamento dell'attività sportiva ad alto livello con l'istruzione si sta rafforzando grazie alle opportunità offerte dalle borse di studio, dal modello educativo americano, e dallo sviluppo delle competenze personali.
Questo approccio non solo arricchisce la loro esperienza ma li prepara anche per un futuro più sicuro e diversificato.
Studiare e giocare a calcio a New York e in tutta l’America: un’occasione per i giovani talenti con ISAP International
Per un giovane calciatore, il sogno di giocare a livelli sempre più alti può spesso sembrare in contrasto con la necessità di completare gli studi. Ma oggi, grazie a programmi come ISAP International, questa combinazione non solo è possibile, ma rappresenta anche un’opportunità unica per crescere sia come atleta che come studente.
ISAP International offre ai giovani calciatori italiani di talento la possibilità di studiare e giocare a calcio negli Stati Uniti, attraverso programmi che integrano allenamenti di alto livello con una solida preparazione accademica. Che si tratti di scuole superiori, college o camp estivi, l’obiettivo è permettere ai ragazzi di sviluppare il proprio potenziale dentro e fuori dal campo. Abbiamo chiesto a Daniele Piludu, fondatore di ISAP International, di rispondere alle domande più comuni dei genitori e dei giovani calciatori che si preparano ad affrontare un’avventura così importante.
Quali aspetti dovrebbe considerare un genitore nel mandare un figlio a studiare e giocare a calcio all’estero?
«Quando si valuta un’esperienza all’estero per un giovane atleta, è importante considerare non solo l’aspetto sportivo, ma anche quello educativo e personale. Una delle prime cose che i genitori dovrebbero chiedersi è se il programma scelto offre un giusto equilibrio tra sport e istruzione, garantendo che lo studente non debba sacrificare uno per l'altro. Un buon programma dovrebbe prevedere una gestione organizzata degli impegni accademici e sportivi, con un calendario che permetta al ragazzo di dedicarsi con la stessa attenzione a entrambe le aree. La trasparenza nei servizi offerti, come il supporto logistico e accademico, è altrettanto cruciale per evitare che lo studente si trovi in difficoltà una volta giunto a destinazione».
Come si può garantire un ambiente sicuro e strutturato per il proprio figlio all’estero?
«La sicurezza è una delle priorità assolute in qualsiasi esperienza internazionale. Quando si sceglie un programma, è importante verificare che le istituzioni coinvolte – siano esse scuole, università o organizzazioni sportive – abbiano una comprovata esperienza nell'accoglienza di studenti internazionali. I genitori dovrebbero chiedere chiarimenti su quali sistemi di supporto esistano in loco, come il monitoraggio costante degli studenti, le modalità di alloggio e la presenza di referenti dedicati che possano intervenire in caso di necessità. Un altro aspetto rilevante è la comunicazione: è fondamentale che le famiglie possano ricevere aggiornamenti regolari sul progresso del loro figlio, sia a livello accademico che sportivo».
Cosa rende unico un programma come ISAP International per un giovane calciatore?
«Un programma ben strutturato per un calciatore di talento deve garantire un equilibrio tra allenamenti e studio. ISAP International è pensato proprio per fornire questo tipo di equilibrio. Le scuole e i college con cui collaboriamo permettono ai ragazzi di seguire un percorso accademico serio, mentre continuano a migliorare come atleti grazie a programmi calcistici competitivi. L’ambiente in cui si trovano è motivante, poiché li prepara sia per il futuro sportivo che accademico, aiutandoli a sviluppare competenze che torneranno utili anche al di fuori del calcio. Per un genitore, sapere che il proprio figlio può crescere in un ambiente che lo stimola su entrambi i fronti è una garanzia di tranquillità».
In che modo il programma aiuta i giovani calciatori a proseguire la loro carriera sportiva e accademica senza sacrificare l’uno o l’altro?
«La chiave è nella flessibilità e nell’organizzazione del tempo. Un giovane calciatore non deve mai sentirsi costretto a scegliere tra allenarsi o studiare. Le scuole e le università con cui collaboriamo hanno esperienza nel lavorare con atleti e offrono orari e strutture che consentono di gestire entrambe le cose. Inoltre, il supporto che diamo è a 360 gradi: aiutiamo i ragazzi a pianificare i loro impegni, a ottenere borse di studio e a superare eventuali difficoltà linguistiche o accademiche. Così possono concentrarsi sul calcio senza mai perdere di vista l’importanza della loro istruzione».
Quali sono le opportunità per il futuro di un calciatore che partecipa a un programma come questo?
«Un’esperienza come quella offerta da ISAP International può aprire molte porte, sia a livello calcistico che accademico. Molti dei nostri studenti continuano a giocare a calcio a livello universitario negli Stati Uniti, dove il sistema sportivo è molto strutturato. Altri, invece, tornano in Italia o vanno in altre parti del mondo, arricchiti dall’esperienza e con nuove opportunità. Dal punto di vista accademico, i ragazzi hanno la possibilità di conseguire titoli riconosciuti a livello internazionale, che possono utilizzare per intraprendere diverse carriere, anche nel mondo dello sport. L’importante è che abbiano un percorso solido su cui contare, sia che proseguano come atleti professionisti, sia che scelgano altre strade».
Cosa posso aspettarmi a livello sportivo e personale giocando a calcio a New York e in America?
«Giocare a calcio a New York e in America è un’esperienza molto diversa rispetto all’Italia, ma allo stesso tempo incredibilmente stimolante. Gli allenamenti sono intensi, le squadre competitive, e si gioca contro atleti provenienti da tutto il mondo. Questo ti permette di confrontarti con diversi stili di gioco e di migliorare come calciatore. A livello personale, vivere in una città come New York ti apre la mente: è un ambiente multiculturale dove puoi crescere sia come atleta che come persona. L’incontro con altre culture, lingue e mentalità ti prepara ad affrontare il mondo con una prospettiva molto più ampia».
Come gestire lo studio e gli allenamenti senza sentirsi sopraffatti?
«Questo è uno degli aspetti centrali del programma. Grazie alla struttura flessibile delle giornate, gli orari di allenamento sono integrati con quelli scolastici, permettendo agli studenti-atleti di avere tempo per entrambi. Ovviamente, questo richiede anche impegno e disciplina da parte del ragazzo, ma con il supporto giusto e un po’ di pianificazione, si può fare tutto. Inoltre, l’idea è che questa esperienza insegni ai giovani come gestire il loro tempo in modo efficace, una competenza che sarà utile in qualsiasi ambito della loro vita futura».
Quali sono i consigli per adattarsi al meglio a un nuovo paese e a una nuova cultura?
«L’adattamento a una nuova cultura può essere una sfida, ma è anche una delle esperienze più arricchenti che un giovane possa vivere. Il calcio, però, aiuta molto: ti permette di entrare subito in contatto con un gruppo di persone che condividono la tua stessa passione. New York è una città accogliente, e l’esperienza di vivere in un contesto internazionale ti permetterà di crescere come persona, imparando a gestire situazioni nuove. Il consiglio è di essere aperto e curioso: più ti lasci coinvolgere, più l’esperienza sarà positiva».
Conclusioni
Per un giovane calciatore italiano, l’opportunità di giocare a calcio a New York e in America mentre prosegue gli studi rappresenta una grande sfida e un'enorme opportunità. Programmi come ISAP International, guidati da Daniele Piludu, offrono un supporto strutturato per gestire al meglio questa esperienza, garantendo un equilibrio tra sport e istruzione e fornendo ai ragazzi strumenti concreti per affrontare il loro futuro con fiducia. Il calcio rimane al centro, ma è solo una parte di un percorso più ampio che prepara i giovani a diventare campioni non solo sul campo, ma anche nella vita.