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Il dirigente aggredisce un giocatore 16enne, la replica della società: «Accuse infondate»

Il Cantù San Paolo afferma la sua estraneità ai fatti denunciati da alcuni membri dello staff della Pontelambrese

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UNDER 17, CANTÙ SAN PAOLO: Il Cantù San Paolo afferma la sua estraneità ai fatti denunciati da alcuni membri dello staff della Pontelambrese

Partiamo da quanto denunciato durante la giornata di sabato 23 novembre. Al termine della partita tra Pontelambrese e Cantù San Paolo, valida per la dodicesima giornata del campionato Under 17, un dirigente del Cantù avrebbe aggredito fisicamente, minacciandolo, un ragazzo della squadra avversaria. Da lì l'immediata denuncia dello staff ospite. La risposta della società comasca non si è però fatta attendere: per il Cantù si tratta di «accuse infondate» e il fatto «è privo di riscontri oggettivi»

LA POSIZIONE DEL CANTÙ SAN PAOLO

Il Cantù ha preso una posizione netta sulla vicenda, facendo affidamento anche sulla ricostruzione dei genitori presenti presso il centro sportivo: «Noi genitori del Cantù eravamo tutti davanti all'ingresso. Poco dopo sono scesi i genitori della Pontelambrese dicendo che un loro dirigente sosteneva che un nostro dirigente ha messo le mani al collo ad un ragazzo. Ma quando sono usciti i giocatori della Pontelambrese e il genitore del ragazzo in questione gli ha chiesto se volesse denunciare il nostro dirigente, il ragazzo ha risposto così a suo padre: "Ma cosa devo denunciare che sono io ad avere messo le mani addosso a quel dirigente". Comunque tutti noi genitori eravamo presenti e abbiamo sentito tutta la versione». 

Il Cantù difende dunque l'innocenza dei membri del suo staff e afferma la sua estraneità ai fatti denunciati. Questa la nota ufficiale della società: «Desideriamo esprimere il nostro forte dissenso in merito alle accuse infondate e lesive nei confronti della nostra società, ASD Cantù Sanpaolo. Nello specifico, è stato sostenuto che un nostro dirigente avrebbe preso per il collo un giocatore della Pontelambrese durante una partita. Vogliamo chiarire che: i referti ufficiali, redatti da un giudice di gara federale, non riportano alcun episodio del genere, evidenziando l'infondatezza dell'accusa. Considerando gli ottimi rapporti di stima e amicizia che ci legano alla società Pontelambrese, abbiamo immediatamente contattato li Sig. Gerosa, che ci ha confermato che la loro società non ha preso alcuna posizione in merito all'episodio denunciato. Nessuno dei presenti - compresi arbitro, autorità e testimoni - ha riportato li presunto episodio, a eccezione del dirigente che ha avanzato le accuse, rendendo li fatto privo di riscontri oggettivi. Alla luce di questi elementi, riteniamo che le accuse siano prive di fondamento». 

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