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Magici in mezzo e imprendibili sulle corsie: Milano, la Rapp dell'Under 17 è già uno spettacolo

Rapp: sorpesa De Faveri, scheggia Bertolini, eleganza Sinatra e Onori nel terzo raduno orchestrato da Dargenio

Manuel Sinatra e Andrea Bertolini; RAPP UNDER 17 MILANO

RAPPRESENTATIVA MILANO UNDER 17: Manuel Sinatra (Real Milano) e Andrea Bertolini (Sesto 2012) fanno faville nel terzo raduno

Se la scorsa settimana Dargenio era rimasto sorpreso dai 2009, questa settimana con ogni probabilità ne sarà rimasto a dir poco folgorato. Perché sì, perché assieme a loro i 2008 hanno regalato spettacolo, ma soprattutto un ritmo già alto, altissimo nel terzo raduno. Così come di livello assoluto è la qualità a disposizione della Rappresentativa Under 17 di Milano, campione in carica e di certo intenzionata a ripetere il trionfo dei 2007, salendo ancora una volta sul tetto della Lombardia. Chiaramente ancora presto per fare pronostici, prematuro sbilanciarsi, ma questa nuova Rapp ha tutto per arrivare fino in fondo, sulla carta ma non solo: anche il campo non sembra essere da meno, per niente.

ONORI STRARIPANTE, MOTORINO BERTOLINI

Il diktat è sempre lo stesso: una prima parte di risveglio muscolare, qualche tiro in porta e poi subito sotto, subito schierati verdi contro arancione per la consueta partitella, due tempi di circa mezz'ora l'uno. E in men che non si dica ecco che si riprende da dove si era lasciato, quindi dalle sgasate e dai gol di Lorenzo Corti che sblocca la situazione con un bel diagonale in area di rigore che non lascia scampo a Lembo; pur troppo l'unico acuto offensivo del romanbanchense, costretto a fermarsi anzitempo per una botta alla caviglia. Non solo Corti però, perché dalla parte opposta bomber Chiappetta aspetta paziente e poi, sfruttando la respinta sull'ottimo cross di Lipodio, insacca.

Non c'è un attimo di sosta, altro che allenamento verrebbe da dire, e altro che 2009 pure. Viene in mente guardando il classe 2009 Alessio Onori (Sempione), che in mezzo al campo conduce portando il pallone con un'eleganza sopraffina, facendosi vedere davanti: due occasioni - un palo e un miracolo di Lembo - un gol: al volo, di piattone a suggellare un'azione tutta di prima ricamata da Bertolini (Sesto 2012),  e un assist proprio a quest'ultimo, anche lui sotto età e vero e proprio motorino prima largo a destra e poi a sinistra. Ormai sempre più centrali poi Sigillò, fortissimo candidato come titolare basso a sinistra, Sinatra - che a centrocampo continua a incantare - e Pellegrino della Freccia Azzurra, solido e in palla sia da centrale che davanti alla difesa. Ottimo pure Colombo della Barona come mezz'ala, imprendibile al solito Carta sulla sinistra, dominante Sandu in fase di impostazione e sul pezzo Anelli ancora da terzino destro. Sicuro anche, quando chiamato in causa, lo stesso Mapelli tra i pali.

LE FORMAZIONI DI PARTENZA 

SQUADRA ARANCIO (4-3-3): Lembo; Anelli, Gamboni, De Faveri, Sigillò; Sandu, Colombo, Bakiu; Lipodio, Chiappetta, Carta.
SQUADRA VERDE (4-3-3): Mottin; Belmonte, Privitera, Manara, Damato; Pellegrino, Sinatra, Onori; Corti, Bazzani, Bertolini.
RETI (3-4): Corti (V), Chiappetta (A), Onori (V), aut. Pellegrino (A), Ronco (V), De Faveri (A), Bertolini (V).

Ottime poi anche le risposte delle new entry, sia 2008 che 2009. Per i primi Ronco e Gamboni del Trial Rozzano, il primo terzino sinistro calato perfettamente nel contesto - anche un bel gol da fuori - e il secondo prima nella coppia di centrali e poi mediano, imponente fisicamente. Per i secondi, sotto età fa una bellissima figura De Faveri dell'Afforese, anche lui alternato tra difensore e terzino sinistro a sempre con ottime risposte: occhio alle prossime, il suo nome rispunterà quasi certamente. Benissimo pure Belmonte basso a destra, per lui anche un assist a Onori sulla paratona di Lembo.

«PIEDI PER TERRA»

Guarda avanti, già enormemente fiducioso ma ben consapevole di essere solo all'inizio, il tecnico della selezione meneghina Michele Dargenio: «Il gruppo incomincia a crearsi, ora manca quel mese di lavoro che attraverso le prime amichevoli ci farà stringere la rosa. C'è da pensarci tanto e bene, i ragazzi ci sono e sono più che soddisfatto, ma dobbiamo mantenere i piedi ben piantati a terra perché la strada è lunga.

Un conto è l'allenamento e un conto è la partita importante, dobbiamo lavorare e ancora non ci ho messo niente di mio per farli esprimere come sanno. Poi chiaro che c'è un lavoro diverso, a me piace la pressione alta, far girare palla iniziando dal portiere e via dicendo, tutte cose che vanno provate. Valutiamo bene le situazioni, andando avanti il tempo degli esperimenti finisce, e un'idea già ce l'abbiamo».

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