Under 16
06 Dicembre 2024
UNDER 16 • Simone Biffardi l'arciere della Cedratese
«Lo sport non costruisce la personalità, la rivela». Non esiste esclamazione migliore come quella del noto commentatore di football americano statunitense dei primi anni 60, Heywood Hale Broun, per riassumere la forza di volontà e soprattutto la voglia di riscatto che riecheggia nella testa della punta di diamante della Cedratese, Simone Biffardi. Dopo l'annata di due stagioni fa trascorsa al Como, la quale non è andata proprio come dalle aspettative del classe 2009, adesso il vento è cambiato d'intensità ma è sempre in direzione Cedrate come da prima del suo arrivo al Como, in cui inizia a calcare i primi passi all'interno del rettangolo verde all'età di 5 anni. Accantonati i ricordi, la differenza la fa il presente e per Simone il presente non è un dubbio ma un'assoluta certezza. Sì, perchè a suon di gol - ovvero 11 in 10 presenze condite da 4 assist - è considerato ormai l'arciere di Via Monte Santo, di una freddezza disarmante che fa sempre centro.
Il finalizzatore nato e cresciuto a Cassano Magnago non ha mezzi termini, sa solamente stupire con una tecnica sopraffina, la quale gli ha permesso di realizzare la maggior parte delle reti in questa fase di campionato da azioni solitarie in dribbling. Ma da vero numero nove Simone sa sfruttare anche la sua fisicità in molte occasioni nel migliore dei modi. Bomber Biffardi come da sua ammissione è nato per segnare e si sente valorizzato sia giocando in tandem con Astone in un 4-3-1-2, che il tecnico Fera utilizza spesso e volentieri, ma anche agendo da unica punta riuscendo a smarcarsi e cercando più tagli in profondità verso la porta in uno spazio più ampio in un 4-3-2-1 ad albero di natale. Il pilastro dei Biancoazzurri nasce da esterno sinistro, con l'abilità spiccata di rientrare con il destro e ad inizio stagione viene aggregato in diverse partite con il gruppo dell'under 17 Élite. Ma tutta la trafila alla Cedratese e la parentesi comasca nascono dall'amore per il calcio trasmessa dal papà. Come? Ma facendogli osservare le partite del Napoli, naturalmente! Si tratta della squadra del cuore di tutta la sua famiglia, vista come una vera e propria religione soprattutto dal nonno e dallo zio.
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Come si trova con l'ambiente e qual è l'intesa che ha con i compagni? «Mi trovo molto bene con la squadra, il nostro allenatore è molto in gamba e ci sta portando a fare bene in campionato che vogliamo vincere, l'ambiente è ottimo». Il rendimento altissimo di Simone nasce da questo suo amplificato senso di rivincita che lui spiega così: «I miei punti di forza per questa stagione risalgono sicuramente alla molta voglia di riscatto che ho, dopo che me ne sono andato da Como e al 100% della determinazione che metto in tutto quello che faccio». «Questa mia voglia di riscatto nasce dalla non bellissima stagione passata a Como, in cui mi sono trovato bene ma non ho avuto molto spazio collezionando pochi minuti». Una personalità non indifferente che fa da padrona nelle prestazioni del ragazzo, che ovviamente ha come idolo e fonte d'ispirazione uno che sulla personalità e sulla fame ha costruito la propria monumentale e leggendaria carriera come Cristiano Ronaldo: «Ho sempre ammirato Ronaldo fin da piccolo per la cattiveria, determinazione, impegno e sacrificio che ci ha messo per arrivare fino all'olimpo dei grandi».
Come dichiara l'allenatore della Cedratese, Paolo Fera, Simone spicca tecnicamente, sa usare bene entrambi i piedi e detiene il pregio di saper decidere le partite con le sue giocate anche quando il match non si mette nei binari giusti. La dimostrazione è avvenuta nella gara contro la Sestese in cui incantò tutti con il primo gol da cineteca, in cui l'ex Como fece partire un destro al volo posizionato sul limite dell'area sul settore di sinistra, con il pallone che terminò all'incrocio destro della porta. Tiene molto alla maglia e alle cause della compagine di Cedrate, il tecnico ci tiene a sottolineare l'importanza di schierarlo in coppia nel suo 4-3-1-2: «Da allenatore preferisco farlo giocare in coppia con Astone che scende a fare la mezza punta facendo avvicinare Biffardi sempre di più alla porta, poi tra di loro c'è molta intesa perchè si conoscono anche». «Stiamo lavorando insieme per fare un'ulteriore step di crescita e migliorarlo dal punto di vista caratteriale, perchè essendo un ragazzo che si fa molte aspettative su di sè, tende ad arrabbiarsi quando non tiene i suoi standard di prestazione». Un senso di autocritica che si potrebbe rivelare importante tra qualche mese quando la classifica infuocata e avvincente del girone A molto probabilmente si delineerà.