Under 16 Élite
19 Dicembre 2024
UNDER 16 ÉLITE ACCADEMIA INTER • Francesco Cutrupi, in gol all'esordio per l'Accademia Inter contro il Manara
Pochi minuti, per la precisione trentaquattro. Tanti? Pochi? Per Francesco Cutrupi sono solamente abbastanza. Abbastanza per trovare il primo gol con la maglia dell'Accademia Inter, abbastanza per fermare la capolista Manara e abbastanza - forse, qua il condizionale è d'obbligo - per far vedere la luce in fondo al tunnel ad Acquati. Insomma, trentaquattro, un nuovo numero fortunato per la famiglia nerazzurra.
Forse era destino. Forse era destino che le strade di Francesco e dell'Accademia Inter dovessero incontrarsi. Due stagioni non memorabili: Francesco al Mariano viene subito mandato tra i più grandi dove colleziona sette presenze e un solo gol, mentre con i pari età aveva fatto bottino completo con una marcatura nell'unica presenza, e anche la prima parte di campionato dell'Accademia Inter non è delle più belle, con 17 punti in 14 partite e solo 4 vittorie conquistate da inizio stagione. Due realtà diverse in cerca di riscatto, ed ecco la scintilla: Francesco si accasa in via Cilea ed è convocabile per l'ultima partita del girone d'andata contro la capolista Manara. «Dal primo giorno di provino quando sono arrivato tutti i miei compagni e il tecnico mi hanno accolto nel miglior modo possibile facendomi sentire sin da subito a casa, mi hanno aiutato ad ambientarmi». La prima in via Cilea inizia dalla panchina per l'ex Mariano e la scelta non lo sorprende per niente, prendendo la decisione con la sua solita umiltà: «Ad essere sincero mi aspettavo di partire dalla panchina giustamente perché sono nuovo, invece mi aspettavo di entrare ma nel corso del secondo tempo e ovviamente non nel primo tempo per sostituire un mio compagno che purtroppo si è fatto male (Enrico Amelotti ndr.) e non è riuscito a continuare, nel caso io ero sempre pronto ad entrare per qualsiasi cosa».
Mettendo ordine, siamo al 36' del primo tempo contro il Manara e Francesco Cutrupi può calcare per la prima volta il terreno dell'Accademia Inter, la sua nuova casa: «Dal primo minuto che sono entrato ho ovviamente cercato di aiutare la squadra in tutti i modi e di integrarmi in rosa facendo nel primo tempo appoggi e passaggi per cercare di mandare i miei compagni a una conclusione e di fare gol, nel secondo tempo abbiamo preso gol nei minuti iniziali e non doveva essere quello il momento di mollare, anche se giocavamo contro la prima in classifica, anzi questo doveva incoraggiarci di più e così è successo». Successo cosa però? Successo l'impensabile, per come si era messa: la squadra di Pelucchi passa in vantaggio al 9' del secondo tempo con un rigore del solito Baldassare, ma al 30' via Cilea può esplodere. Cutrupi si trova davanti a Flain e lo supera con un pallonetto di sinistro ad incrociare, portando un punto d'oro ad Acquati, segnando all'esordio e fermando la capolista, cosa chiedere di più? «Questo è solo l'inizio, non abbiamo trovato la vittoria quindi sono uscito dallo spogliatoio ovviamente contentissimo per la mia prestazione personale, ma non sono uscito soddisfatto del tutto per il risultato finale perché secondo me meritavamo una vittoria, per il resto dopo il gol ho provato un emozione unica che solo chi fa gol può provare: quando ho visto la palla entrare ho sentito un senso di forza che mi ha permesso di sentirmi ufficialmente parte del tutto del gruppo anche perché tutti i miei compagni sono venuti a esultare con me a partire dai difensori».
Mettiamo ancora ordine, che non si fa mai peccato: l'Accademia Inter di Acquati ferma la capolista e chiude il girone d'andata con una piccola boccata d'aria fresca, conscia che il cammino per tornare a macinare è ancora lungo, sicuri, però, di avere una nuova arma, l'arma F.C., dalla loro: «Segnare per un attaccante - anche se dovrebbe essere il pane quotidiano - è sempre la sensazione più bella che si può provare e ancora meglio se all'esordio con la maglia dell'Accademia Inter», parole che sanno di matrimonio partito con i migliori degli auspici. Il nuovo arrivo di via Cilea, poi, non nasconde neanche il suo idolo: «Mi ispiro a Kai Havertz che come me ai principi era un centrocampista offensivo e ora è diventato una pura punta centrale di riferimento per l'Arsenal. Anche l'esultanza che ho fatto domenica è ispirata a lui». Il Kai nerazzurro fa anche una disamina su quello che potrebbe succedere nel girone di ritorno: «Siamo una squadra forte e quello che mi piace di più e quello che ho notato all'istante è che siamo un gruppo tanto unito, e grazie a questo tutto è più facile. Possiamo prendere i playoff se continuiamo così e riusciamo a vincere le prossime partite, per me possiamo farcela facilmente perché so che tutti quanti ci metteremo tanta passione e voglia per raggiungere questo obiettivo». Appuntamento al 12 gennaio per Accademia Inter-Schiaffino - prima di ritorno - consci che Francesco "Kai" Cutrupi vorrà stupire ancora.