Under 14
10 Gennaio 2025
Regionali Piemonte Under 14 - I ragazzi del Suno
Nessuno si aspettava che il Suno fosse lì, così in alto in classifica, dopo sette giornate di campionato. I ragazzi di Gaspare Brigata hanno sorpreso un po' tutti, infatti, con un ottima fase di qualificazione ed un grande avvio nel Girone A dei Regionali. Questo grande inizio, però, non deve bastare e, infatti, il Suno durante la sessione di pausa si è attivato per prendere cinque ragazzi che potranno essere di grande aiuto per il resto della stagione: Andrea Bianco (ex Alpignano), Alessandro Possumato (ex Lucento), Thomas Morganti (ex Novara), Daniele Pocaterra (ex Sestese, Regionali Lombardia), Martin Rewansky (ex Bulè Bellinzago). Ed è proprio qui che il Suno ha sorpreso tutti perché alcuni di questi ragazzi abitano lontano dall'impianto sportivo e questo significa che dietro c'è un grande progetto: qui è infatti il principale motivo per il quale sono avvenuti questi trasferimenti.
Beppe Scienza, Presidente Suno: «Ho smesso di allenare i professionisti per fare una cosa qua a casa mia: l'idea è di un settore giovanile in cui il progetto è incentrato solo sui ragazzi. Qua siamo tutti per sviluppare le qualità importanti dei ragazzi. Non ci sono pressioni strane, l'ambiente è serenissimo e le famiglie questo cominciano ad apprezzarlo. La mia presenza ha dato delle garanzie ma c'è un gruppo allenatori che ha sposato in pieno il progetto e stanno facendo cose interessanti con loro idee e qualità. Anche i genitori si stanno superando in tutto: giriamo tantissimo con tutte le annate nel week end. Certo che i risultati sono prioritari soprattutto per i regionali, ma il nostro obiettivo è di costruire valori calcistici per i ragazzi. Abbiamo parlato di un certo tipo di gioco in base all'età. Possiamo anche perdere qualche partita ma vogliamo fare un certo tipo di gioco e i nostri ragazzi stanno giocando a pallone con fiducia e coraggio».
Regionali Piemonte Under 14 Suno - Gaspare Brigata, Alessandro Possumato, Presidente Beppe Scienza, Andrea Bianco
Se i ragazzi del Suno Under 14 stanno rendendo così bene e stanno facendo divertire tutti, però, gran parte del merito va data a Gaspare Brigata, il loro allenatore. «C'è entusiasmo e son contento di aver trasmesso questo ai ragazzi, anche i nuovi si sono inseriti bene: li ho fatti ruotare un po' per vedere dove rendono e capire come reagiscono. - spiega il tecnico Gaspare Brigata - All'inizio non conoscendo i ragazzi e avendone solo tredici a disposizione contro rose più fornite e blasonate, potevo andare in difficoltà come numeri e cambi, poi ho visto che i ragazzi mi seguivano e dopo quella col Baveno ho capito che cosa avremmo potuto fare. Sono venuto qua senza conoscere proprio nessuno e abbiamo cominciato a conoscerci in corso d'opera. Abbiamo iniziato presto, già il 19 di agosto in campo. Devo dire che andiamo tutti al 100% come impegno: questo è un bel gruppo di ragazzi educati e volenterosi». Brigata parla poi del suo arrivo a Suno: «Quando ci siamo trovati questa estate, il Presidente dopo un primo colloquio voleva che andassi lì. Lui è un gran professionista e parliamo di qualsiasi cosa. Sono molto contento di questa scelta e finalmente si parla di calcio e stiamo lavorando bene con tutti i gruppi. Ho iniziato a vedere la squadra dopo qualche partita quando sono arrivati tutti dopo le vacanze estive, ma soprattutto ci siamo conosciuti bene durante le qualificazioni. La squadra ascoltava e girava come piaceva a me. - il tecnico si sofferma poi sull'arrivo dei nuovi - Quando hanno visto l'ambiente e l'allenamento e parlato con il Presidente hanno deciso di sposare, come me, il progetto Suno. Si stanno integrando, c'è una bella armonia ed entusiasmo al di là dei risultati. Prima convocavo e facevo giocare i 2012 e hanno dato tutto quello che potevano e non si vedeva la differenza in campo. In caso di necessità verranno, ma ora avendo una rosa completa cercherò di dare più minutaggio possibile a quelli che ho». L'allenatore del Suno si sofferma successivamente sull'andamento della prima parte di stagione e sul suo pensiero di gioco: «Nel calcio giovanile se non riesci ad avere una geometria perfetta fai fatica con il 433 e per come gioco io farei fatica con il 433: preferisco usare il 4231. Non siamo in Serie A dove i giocatori giocano a piedi invertiti e per me non esiste questa cosa: mi piace mantenere il piede giusto sulla fascia di appartenenza per fare cross senza fermarsi. All'inizio credevo che avremmo giocato per la salvezza essendo una squadra nuova, ma dopo aver visto come stiamo andando vogliamo i play off. Voglio trasmettere una mentalità vincente ai ragazzi. Il livello del campionato è molto alto, dalle qualificazione sono uscite le più forti e bisogna giocarsi ogni partita: non ci sono squadre materasso. Nessuna squadra molla mai e ogni partita è molto equilibrata e combattuta». Gaspare Brigata chiude infine con il suo pensiero sull'allenamento e sui suoi ragazzi: «Il lavoro paga: questi ragazzi arrivano dal gioco a 9 ed è completamente diverso e qui sta la nostra bravura nell'insegnare ai ragazzi a giocare in 11 e su campi più grandi. Facciamo tre allenamenti a settimana e diversifico per insegnare più cose possibili ai ragazzi. Non bisogna mai mollare e non si tralascia niente, mi piace curare i particolari: questo è il mio metodo di lavoro. Questi ragazzi potrebbero diventare forti da adulti se continuano ad allenarsi con impegno e serietà».