Under 15
14 Gennaio 2025
SERENISSIMA UNDER 15 • Gabriele Postolachi, il "Pistolero" della Serenissima
"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto" diceva Clint Eastwood in "Per un pugno di dollari". Evidentemente il buon Clint non aveva mai visto giocare il miglior pistolero di Milano: Gabriele Postolachi. Perché un talento come quello del classe 2010 sarebbe in grado di ribaltare qualsiasi altra citazione a tema western: non c'è film di Sergio Leone che tenga, quando un difensore incontra Postolachi in campo, quel difensore avrà vita dura.
La storia d'amore tra Postolachi e il calcio inizia nel 2019, quando debutta con la maglia della Serenissima. Da allora sono cambiate molte cose, ma non il rapporto che Gabriele ha con la squadra che lo ha cresciuto: «Ho iniziato a giocare grazie ai miei amici - dice Postolachi - in molti infatti giocavano alla Serenissima e mi convinsero a fare un provino. Già dal primo giorno rimasi colpito dall'organizzazione della società, per non parlare poi degli allenatori, che negli anni sono riusciti a farmi appassionare sempre di più a questo sport. Non ho mai pensato di andarmene: qui mi trovo davvero bene».
Le sue prestazioni (14 gol in 11 presenze) inoltre lo hanno fatto rientrare di diritto, oltre che nella top 11 del girone d'andata, nel giro della Rappresentativa di Milano: «Quando due anni fa ho scoperto della Rappresentativa, mi sono posto immediatamente l'obiettivo di raggiungerla in ogni modo. Sono felicissimo di avercela fatta: rientrare tra i migliori giocatori di tutta Milano mi riempie d'orgoglio».
Postolachi è il classico giocatore di cui è impossibile non innamorarsi: seppur dotato di un fisico imponente, la sua eleganza gli permette di esprimersi come un fantasista di vecchia scuola, unendo forza e tecnica. Il repertorio a sua disposizione è davvero ampio: «I miei punti forti sono la velocità, la tecnica e l'uno contro uno. Anche se devo ancora migliorare in molti aspetti, sia per quanto riguarda le giocate tecniche che per quanto riguarda le questioni di natura più tattica».
Questo mix di forza e tecnica consentono a Postolachi di farla da padrone in varie zone di campo: «Negli anni ho giocato in vari ruoli, ad esempio da esterno o da centrocampista centrale. Ma ho trovato la mia posizione ideale quest'anno: mi piace molto giocare da trequartista, in modo tale da avere più spazio per sfruttare le mie caratteristiche e per dialogare meglio con i compagni. Ma sono contento di giocare in qualunque posizione voglia il mister».
Nel suo percorso alla Serenissima, Postolachi ha avuto occasione di conoscere persone rivelatesi molto importanti per la sua giovane carriera: «Ho avuto tantissimi allenatori da quando ho iniziato a giocare, ma ce n'è uno che in particolare mi ha colpito: Vito Polizzi, che mi ha preso da piccolino e che mi allena tuttora. Ho davvero un bel rapporto con lui e i miei genitori sono ormai suoi amici».
Per quanto riguarda i modelli a cui si ispira, Postolachi è molto sicuro: «I giocatori a cui mi ispiro maggiormente sono due: Cristiano Ronaldo e Kenan Yildiz. La loro tecnica mi fa impazzire».
La duttilità non lo contraddistingue solamente all'interno del rettangolo di gioco, ma anche come persona. Postolachi è uno sportivo a 360º: «Mi piace molto sciare e ho la passione per il nuoto, avendolo praticato per tre anni». Questo vale anche sotto il profilo musicale: «Non ho un vero genere preferito, mi piace ascoltare un po' di tutto». Gusti che lo rendono versatile, e così è in campo.
Nato a Monza da genitori moldavi, Postolachi ha degli obiettivi precisi per il finale di stagione: «Voglio dimostrare a tutti chi sono veramente e arrivare ad alti livelli. Io e la squadra vogliamo vincere a tutti i costi il campionato: sarebbe molto emozionante per me, perché sarebbe il primo titolo che vinco». Dunque il "Pistolero" ha le idee chiarissime e sa bene cosa deve fare per raggiungere tali obiettivi: continuare a crivellare di colpi tutti gli avversari. Perché quando un difensore incontra il "Pistolero", quel difensore è un uomo morto.