Under 19
16 Gennaio 2025
ORIONE • Annibale Casucci, classe 2007 protagonista di un grandissimo esordio in Juniores
Stoke On Trent, contea dello Staffordshire, Regno Unito. Britannia Stadium - oggi Bet365 - , Premier League. In campo c'è lo Stoke City. Scendendo più nel dettaglio: stagione 2008/2009, la prima dal ritorno in massima serie, i Potters tra le proprie fila annoverano un giocatore - l'esterno Rory Delap - capace di trasformare le proprie rimesse laterali in vere soluzioni pericolose, grazie a una gittata fuori dal comune: arma che per ben 13 volte porta al gol. «Teletrasporto». Milano, Lombardia, Italia. Niente? Ancora una volta tocca utilizzare la lente d'ingrandimento: Comunale di via Piero Strozzi, campionati provinciali di Milano. In campo c'è l'Orione, e con la maglia biancazzurra un terzino che nelle giovanili ha fatto e sta facendo sfracelli con le sue rimesse laterali lunghissime, e si è ripetuto anche all'esordio in Under 19: è Annibale Casucci, che nella prima del girone di ritorno dei biancazzurri imprime anche le sue iniziali nello scontro diretto contro lo Zibido dell'11 gennaio, stravinto per 5-0.
Perché si tratta di un esordio atipico per il classe 2007, punto fermo dell'Under 18 regionale ma tutt'altro che estraneo alle vicende della Juniores. Una rosa formata con diversi elementi cardine dello scorso anno in Under 17, con cui Casucci è protagonista - nonché uno dei suoi fedelissimi - nella cavalcata che porta la squadra di Marco Conte, oggi tecnico proprio dell'Under 19, a vincere il campionato. Ed è proprio questo che rende di fatto la prima volta del terzino il più classico dei ritorni a casa: «Credo fossero i primi di gennaio - rivela Casucci - quando mister Conte mi ha chiamato per chiedermi se fossi disponibile per giocare la partita contro lo Zibido: non ho esitato nemmeno per un secondo. Mi mancava giocare per lui e con i miei vecchi compagni, anche se devo dire la verità che ho scoperto pochi giorni prima che avrei esordito in uno scontro diretto (ride, ndr)».
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Ma quindi...com'è andata? Una partita praticamente perfetta giocata da terzino sinistro, sia in fase di spinta - clamorosa la sua falcata palla al piede - che di copertura contro uno degli attacchi più temibili del Girone A, concentrazione al massimo e una sintonia con la linea difensiva e non solo che rende chiaro ed evidente un concetto: Annibale Casucci, in questo gruppo, mentalmente non è mai andato via. «Versatilità nei ruoli, un grande sprint con la palla, e poi una rimessa lunghissima. Non potevo non sceglierlo» dice Conte. Ah sì, esatto, nel suo esordio non mancano nemmeno le sue rimesse laterali, fuori dall'ordinario, ed è proprio con una di queste che serve a Politanò il pallone dell'1-0. «Ho giocato serenamente proprio perché molti dei ragazzi già li conoscevo - specifica Casucci - e ciò mi ha permesso di eliminare ansia e fretta, perché ero consapevole delle loro qualità. Li ringrazio perché è stato un aiutarsi a vicenda continuo, e non solo in campo».
Perché se l'irlandese ex Stoke City ha rivelato esser stata la sua breve esperienza con il lancio del giavellotto ai tempi del liceo, la diretta conseguenza della forza sovrumana con cui batteva le rimesse laterali, "Bibol" - così lo chiamano da sempre i compagni - ha nel duro lavoro quotidiano, extra campo, e nella casualità, o destino ritardatario se vogliamo le sue spiegazioni. «Penso siano ormai quattro anni che batto le rimesse laterali in questo modo - dice il classe 2007 - ma non faccio nessun altro sport oltre al calcio. A casa però ho dei pesi per allenare le braccia, oltre che una sbarra che mi permette di fare le trazioni e quindi lavorare sulle spalle. Oltre a questi esercizi però è fondamentale come si prende la rincorsa, con le gambe ben piantate a terra, perché poi parte tutto da lì».
Le statistiche di Casucci in Under 18 • clicca sull'immagine e scarica l'app di Sprint e Sport!
Una tecnica che, però, non trova subito la sua applicazione offensiva: «All'inizio, partendo io ovviamente dalla difesa, queste rimesse laterali le usavo soprattutto per allontanare il pallone il più possibile dall'area. Solamente in un secondo momento ci siamo accorti, grazie ad alcuni miei vecchi mister Lorenzo Albanese e Danilo Tedeschi, che quei palloni avrebbero potuto essere molto più pericolosi anche come spunto offensivo».
Quello su cui si interrogava Francesco Gabbani, o se vogliamo Amleto per i più filosofici: «Essere o non essere». Un interrogativo che però Annibale Casucci non ha la minima intenzione di porsi, anche se sarebbe lecito farlo dopo un esordio così: continuare a dare tutto nei Regionali in Under 18 o puntare a rientrare definitivamente nell'organico dell'Under 19? «I Regionali sono un campionato molto impegnativo - ammette Bibol - ma sono proprio queste difficoltà che stanno aiutando me e i miei compagni a crescere, e a rialzarci.
«Per questo motivo - prosegue - quest'anno il mio obiettivo principale è di fare il meglio possibile con il mio nuovo mister Walter Benassi, con cui sto continuando a giocare come terzino per dare profondità e spinta offensiva alla squadra, e con tutti i miei nuovi compagni. Voglio guadagnarmi un posto da titolare in Under 19 per la prossima stagione».