Under 17
19 Gennaio 2025
BULE' BELLINZAGO-ACCADEMIA BORGOMANERO 4-2 • In foto i tre marcatori: da sinistra Mariotti,Bonaldo e Marrone.
E' una partita che promette scintille fin da subito quella tra il Bulè Bellinzago, affamato di punti preziosi per rimanere in scia del gruppo di testa, e l'Accademia Borgomanero, desiderosa invece di rialzare la testa dopo un periodo no. Da una parte i ragazzi di mister Moro si presentano tra le mura amiche con fiducia rinnovata, forti della grande prova di forza data contro il Cossato e che li ha visti vincere in rimonta all'ultimo respiro con una doppietta del solito Maglione, dall'altra quelli di mister Romanello con la schiuma alla bocca, pronti a vendere cara la pelle per ritrovare i tre punti, che mancano ormai da due giornate. Questa fame si traduce anche in campo, con gli agognini che partono nettamente meglio e,complice un'iniziale tepore dei novaresi e l'assenza del loro bomber, trovano il vantaggio grazie ad un tiro-cross di Campari. Ma alla lunga il Bulè si risveglia e trova un uno-due micidiale con Marrone e Mariotti, suggellato dal colpo di testa di Bonaldo che a fine primo tempo sembra chiudere la pratica rossoblu. Ma Celenza trova il gol del tre a due a metà secondo tempo e la partita si riaccende: solo la conclusione di un ispiratissimo ed MVP Marrone risolve la contesa, consegnando i tre punti ai gialloblu e permettendo ai ragazzi di Moro di continuare a dire la loro nelle parti alte del girone A.
In un match dove il Bulè ha tutto da perdere e l'Accademia tutto da guadagnare, i padroni di casa sembrano accusare il colpo psicologico e si auto-condannano ad una prima frazione di gioco di sofferenza: gli ospiti sono perfetti fin dal primo minuto di gioco, deliziando gli spettatori con un ottimo giropalla ed un pressing alto che manda in difficoltà i ragazzi di mister Moro. La fase difensiva del Bulè è sporca e perde molti palloni in fase di impostazione, propiziando rapide ripartenze rossoblu: il primo a scaldare i guantoni di Argento è proprio Celenza che,recuperato un pallone velenosissimo, si mette in proprio e marcia trionfalmente in area, dove al quarto minuto Naccari si supera in un intervento in scivolata negandogli la conclusione da distanza ravvicinata. Ma l'Accademia continua a costruire e due minuti dopo è Bogogna a servire un pallone illuminante che taglia fuori i due centrali gialloblu: il più lesto di tutti è di nuovo Celenza, che capitola nuovamente davanti alla risposta di un ottimo Argento, che devia la conclusione ed è rapido nel rialzarsi per murare la ribattuta dello stesso Bogogna. Anche Maragliotti si iscrive alla lista dei nemici pubblici numero uno dopo solo un minuto, forzando l'ennesima palla persa in fase di impostazione per i ragazzi di mister Moro e concludendo a rete: nonostante la difesa sia inceppata, Argento non lo è e sventa anche questo pericolo. I primi dieci minuti di gioco sono tutti a tinte rossoblu, con la coppia Maragliotti-Celenza che semina il panico; l'azione successiva vede infatti il fantasista agognino servire il numero nove sulla corsa, con Celenza che conclude a rete di poco lontano dal palo opposto. Al quattordicesimo si fa vedere di nuovo Bogogna, la cui conclusione al limite dell'area si stampa sonoramente sul palo, facendo tremare la compagine novarese: ma il gol è ormai maturo e, paradossalmente, arriva sull'azione meno pericolosa degli ospiti. Campari infatti, un minuto dopo, lascia partire un cross verso il centro dell'area, su cui Celenza riesce ad avventarsi dopo aver eluso la sua marcatura; il numero nove si lancia in un'acrobazia al volo dall'alto coefficiente di difficoltà e manca il contatto con la palla, ma il suo inserimento disorienta Argento, che valuta male il rimbalzo del pallone e non può far altro che vedere il pallone concludere beffardamente la sua corsa in porta, sancendo il vantaggio degli ospiti. Ma quello che potrebbe essere il chiodo definitivo nella bara del Bulè, è invece lo schiaffo che serve ai padroni di casa per tornare a macinare gioco: nonostante gli agognini tornino a spingere, ora la difesa novarese sembra rinascere dalle sue ceneri, non facendo più respirare Celenza ed imbastendo dal basso numerose uscite palla al piede.
Proprio sugli sviluppi di una di queste, al diciannovesimo, Mariotti salta Lorenzini sull'out di sinistra e cavalca verso il fondo, lasciando partire un cross baso verso il centro dell'area: Pingitore, in modo grossolano, si avventa sulla sfera e riesce a deviarla verso il centro dell'area, favorendo così l'accorrente Marrone, che ringrazia e appoggia in porta a portiere battuto. A causa di un'indecisione del numero uno rossoblu, i padroni di casa trovano il gol del pareggio. Ma i novaresi non si fermano e, grazie ad un ritrovato Marrone ed un infermabile Mariotti, trovando un uno-due micidiale che stende gli ospiti: al ventiduesimo il numero sette si fa strada in modo perentorio tra le linee agognine, servendo Mariotti di poco fuori dal limite dell'area; il numero otto fa partire la più classica delle palombelle, che beffa Pingitore e lo costringe a raccogliere il pallone dal fondo della rete con fare sconsolato. Con freddezza e cinismo il Bulè torna in vantaggio, ma gli ospiti non vogliono buttare all'aria la prima parte di tempo e tornare ad arrembare l'are avversaria, con Campari che al ventiquattresimo scalda nuovamente i guantoni di Argento con una conclusione da fuori, comodamente bloccata dall'estremo difensore. Il pressing agognino si fa sempre più evidente, con i ragazzi di mister Moro che però stavolta reggono bene agli urti avversari e gestiscono senza pressione la sfera: si apre così un momento di vera e propria lotta, che accende gli animi e fa bene all'agonismo. Ma alla lunga prevale il Bulè, desideroso di chiudere definitivamente la questione Accademia: Mariotti fa quello che vuole ed al trentanovesimo lascia partire un cross dalla sinistra, su cui il più velcoe ad avventarsi è Bonaldo, fino a quel momento poco interpellato; il numero undici, con un movimento da punta vera, taglia perfettamente l'area piccola ed anticipa Cairati, deviando con la testa la palla quanto basta per sancire il doppio vantaggio gialloblu. Ci sarebbe poi spazio anche per Celenza di iscriversi al tabellino dei marcatori, con il numero nove che lascia correre in profondità un filtrante arrivato dalla difesa, presentandosi davanti ad Argento in area piccola con la possibilità di accorciare le distanze: ma il numero uno di casa lo ipnotizza e costringe il bomber agognino a tirargli addosso, salvando così la sua porta e fissando il risultato sul tre a uno.
Al rientro dagli spogliatoi la solfa non cambia ed anche il secondo tempo si apre in un botta e risposta di occasioni da ambo le parti: alle temibli conclusioni da fuori ed alle percussioni novarese rispondono le trame di gioco ed i filtranti agognini, infiammando così la partita e portando l'agonismo a vette inesplorate. Al primo minuto è proprio l'Accademia a farsi vedere, con Vicari che sfrutta un intervento mancato della difesa per scaricare da fuori area un destro al volo temibile, che si stampa sulla rete di protezione di poco a lato del palo protetto da Argento. I rossoblu cercando disperatamente il gol che riaprirebbe la contesa: scende dalla cattedra Celenza, ora strettamente marcato e talvolta raddoppiato dai centrali, con il numero nove però che crea buchi pericolosi per i compagni: Bogogna e Vicari cercano di trovare la via della porta, ma Argento è sempre ben posizionato e blocca senza problema ogni pericolo. I primi venti minuti della seconda frazione di gioco sono a dir poco di trincea, con i rossoblu che attaccano ad ondate la retroguardia novarese, che riesce a difendersi pur con qualche difficoltà e non lasciare spazio al tridente offensivo agognino. Una girandola di cambi per entrambe le compagini riporta forze fresce in campo intorno a metà tempo, con la battaglia che si riaccende. Le due compagini cozzano vigorosamente l'una contro l'altra, con il Bulè che fa di tutto per gestire il vantaggio e non condannarsi ad un ultimo quarto d'ora di sofferenza: ma alla fine a spuntarla è proprio l'Accademia, ed è proprio Celenza che riapre le danze; il numero nove, al primo vero pallone giocabile del scuo secondo tempo, scappa alle spalle della difesa avversaria e si trova di nuovo di fronte ad Argento, questa volta non sbagliando e siglando il gol del tre a due con una conclusione rasoterra chirurgica.
Le grida dei rossoblu spezzano il silenzio che è calato sul centro sportivo di Bellinzago, con mister Moro e capitan Bianchi che richiamano all'ordine: i gialloblu non si fanno spaventare dai fantasmi di un pareggio tutto'altro che comodo per loro e tornano ad attaccare, nonostante l'Accademia riesca a chiudersi bene. Ma la fame dei padroni di casa è troppa e gli ospiti in fase di chiusura di tempo sembrano accusare il colpo di tutte le energie spese ad inseguire: i rossoblu hanno infatti sacrificato molto della fase difensiva, inserendo giocatori offensivi per trovare la rete del pareggio. E questa scelta li punisce proprio al quarantesimo quando, su uno scivolamento sbagliato della retroguardia agognina, con grande personalità Marrone chiama a gran voce un pallone a rimorchio al limite dell'area: il numero sette, liberissimo, viene servito e non ci pensa due volte a chiudere il piattone destro, bucando la guardia di Pingitore e sancendo il definitivo quattro a due che manda i novaresi sotto la doccia senza troppi patemi d'animo, con tre punti pesantissimi e la qualificazione alla prossima Juniores regionale sempre più a portata di mano.
BULE' BELLINZAGO-ACCADEMIA BORGOMANERO 4-2
MARCATORI: 15'pt Campari (A), 19'pt Marrone (B), 22' Mariotti (B), 39'pt Bonaldo (B), 35'st Celenza (A), 40'st Marrone(B)
BULE' BELLINZAGO(4-2-3-1): Argento 7, Carabelli 6.5, Pastore Maggiori 6.5, Naccari 7, Ursillo 6.5, Bianchi 7, Marrone 9(41'st Lopez Torres sv), Mariotti 8.5, Taggi 6(22'st Stangalini 6.5), Locarno 6.5, Bonaldo 7.5(45'st Ambrosi sv), 39' Silvestri subentra all'infortunato Stangalini sv A disp. Bani, Chiarpotto, Giulio, Pecoraro, All. Moro 7
ACC.BORGOMANERO(4-3-2-1): Pingitore 5.5, Lorenzini 6, Rando 6(33'st Mouksid sv), Vasile 6, Cairati 6.5(23'st Bellomi 6), Pisani 6, Bogogna 6.5 , Campari 7.5(41'st Terazzi sv), Celenza 7.5, Maragliotti 7(41'st Gangemi sv), Vicari 6(25'st Zaretti 6) A disp.Longato, Giosuato All. Romanello 6
CARTELLINI: 17'st Pisani(A), 20'st Cairati (A)
ARBITRO: Timpano di Novara 6.5
Argento 7 Nonostante i due gol subiti, su cui poco può fare, l'estremo difensore ospite gioca una partita qualitativamente ineccepibile: tiene a galla i suoi nel primo quarto d'ora con diversi interventi plastici su conclusioni di Celenza e Maragliotti, dovendo capitolare solo su un rimbalzo velenosissimo ed un'uscita complicata che avrebbe voluto dire travolgere Celenza; è ancora più importante nel gestire il risultato, con quella parata fondamentale proprio sul numero nove agognino a fine primo tempo e che permette di mantenere il vantaggio. Nel secondo tempo si accende ancora di più, bloccando tutti i tiri avversari con facilità e dimostrandosi a suo agio sui calci d'angolo, uscendo senza fatica e dimostrandosi veloce e preciso nel far ripartire l'azione novarese sia con i piedi che con le mani.
Carabelli 6.5 Subisce molto nei primi minuti di gioco ma poi prende le misure, anche grazie al fatto che la sua fascia non viene privilegiata dal gioco agognino e dall’ottimo lavoro in raddoppio che svolge insieme a Marrone: gioca una partita tranquilla e dopo il gol subito cresce esponenzialmente, chiudendo la sua fascia ad ulteriori pericoli ed offrendo soluzioni in ripartenza, macinando diversi metri sulla fascia in svariate occasioni.
Pastore Maggiori 6.5 Ritrovandosi a marcare un ospite scomodo come Bogogna, il numero tre è quello che più di tutti soffre l'inizale verve agognina, faticando ad arginare i numerosi cross che il numero sette avversario lascia partire dal fondo: nell'uno contro uno riesce ad arginare uno straripante attacco ospite, crescendo con il passare dei minuti ed accusando meno difficoltà sopratutto nel secondo tempo grazie ad una ritrovata lucidità.
Naccari 7 Il numero quattro di casa si incolla su Celenza fin dal primo minuto e non si tira indietro nella lotta all'arma bianca con il bomber ospite: eccelle in fase di marcatura e domina con il suo strapotere fisico sia sulle palle alte sia quando il numero nove rossoblu si trova spalle alla porta; fatica invece sulla corsa, con Celenza che un paio di volte riesce a superarlo in velocità: tuttavia il difensore riesce sempre a metterci una pezza, sia con ottime scivolate come quella ad inizio partita, sia con tanta grinta, quella che contraddistingue la sua prestazione ed impedisce alla retroguardia novarese di soccombere agli attacchi avversari.
Ursillo 6.5 Come il resto del reparto difensivo anche il numero cinque fatica nei primi quindici minuti di gioco, perdendo tanti, troppi palloni in fase di ripartenza insieme a Carabelli: il centrale è però lucido nel mantenere la calma e, nonostante il gol subito, a partire dal ventesimo aumenta i giri del motore, di fatto giocando una partita pressochè perfetta. sporcata solo dall'imbucata presa sul gol di Celenza, pescato perfettamente al limite del fuorigioco.
Bianchi 7 Il capitano inizia una partita in sordina, faticando a trovare il ritmo giusto complice anche un momentum che sta tutto dalla parte dei borgomaneresi: ma, non appena serve, il numero sei è lesto nel cambiare la marcia ed a prendersi in mano le chiavi del centrocampo novarese, tornando a battagliare in mezzo al campo e facendo il lavoro sporco; gioca novanta minuti di passione e sacrificio, confermandosi un punto fisso della compagine novarese ed un grande leader, rimanendo vocale per tutta la partita ed aiutando i suoi a fare sempre la scelta giusta.
Marrone 9 Il numero sette apre e chiude le danze per il Bulè Bellinzago, giocando una partita tatticamente e tecnicamente perfetta, impreziosita da una doppietta pesantissima. Si muove come un fulmine tra le linee degli avversari, recuperando numerosi palloni dal peso specifico importante sulla mediana e creando le occasioni più pericolose per i gialloblu nei primi quindici minuti. La voglia di rialzare la squadra da un momento così difficile si vede tutta nella cattiveria con cui si avventa sul pallone dell'uno a zero, leggendo perfettamente l'errore di Pingitore e portando i suoi avanti. Dopo il gol si esalta, offrendo ai suoi giocate di grande qualità e crescendo con il passare dei minuti:il numero sette si diverte addiritutta, incantando il pubblico con diversi colpi di tacco e dribbiling atti a smarcarsi, cosa che riesce sempre a fare o in un modo o nell'altro. Il secondo gol è un pallone voluto, chiamato, ricevuto e scaraventato in rete e che mette il punto esclamativo su una prestazione monstre, facendogli prendere dei meritatissimi applausi dal pubblico.
41'st Lopez Torres sv
Mariotti 8.5 Il numero otto è letteralmente indiavolato fin dal primo minuto di gioco e fa quello che vuole per tutta la partita: una volta capito che da Lorenzini non si passa per via aerea, l'ala del Bulè scatena la sua corsa e trascina il numero due avversario in un abisso di sofferenza, costringendolo a giocare una partita di sudore e fatica. Palla al piede è incontenibile, sfruttando il suo ottimo cambio di passo per bruciare proprio Lorenzini svariate volte verso il fondo del campo, da cui partono sempre cross precisi per le teste dei compagni, come quello per Bonaldo ed il gol del tre a uno. Ma non si ferma qui, perchè oltre che un ottimo passer Mariotti dimostra anche le sue doti da finalizzatore, non solo grazie alla velenossisima palombella con cui beffa Pingitore e porta in vantaggio i suoi, ma sfiorando più volte la doppietta personale; una prestazione senza sbavature la sua e che lo conferma come uno dei punti di forza della rosa di mister Moro.
Taggi 6 Il numero nove soffre una fase offensiva novarese che gioca poco per vie centrali e spesso e volentieri gli consegna palla spalle alla porta, trovandosi addosso un mastino come Cairati: nonostante questo fa da boa li davanti, muovendosi su tutta la linea dell'area per creare spazi preziosissimi ai compagni; sono i suoi contromovimenti infatti ad ispirare non solo il gol di Marrone, ma soprattutto quello di Bonaldo, con il numero undici che ringrazia il nove e va a staccare indisturbato nello spazio creatogli dal compagno. Gioca anche lui una partita di grande sacrificio e, pur non saltando all'occhio con giocate di grande qualità, risulta importante nella manovra novarese e fa buon onore alla nove di Maglione.
22'st Stangalini 6.5 Nonostante rimanga in campo per un quarto d'ora, costretto poi ad uscire per infortunio, il numero sedici entra in campo e spezza la partita, portando nuovo fiato e tanta voglia di fare alla manovra offensica novarese: sue sono le cavalcate più pericolose nella parte centrale di tempo, utili sia per spaventare gli avversari che per far rifiatare la squadra.
39'st Silvestri sv
Locarno 6.5 Lui come Taggi è condannato dal fatto che veramente pochi palloni arrivano puliti al limite dell'area agognina: il numero dieci gioca molto spalle alla porta, risultando fondamentale nell'agire come sponda per innescare con triangolazioni precise i suoi compagni verso la bandierina; si trova a sgomitare sia con Pisani che con Cairati, non sottraendosi allo scontro e vendendo cara la pelle per tutti e novanta i minuti, aiutando i suoi a rifiatare e prendere metri nella mediana avversaria.
Bonaldo 7.5 Il numero undici per la sua posizione più defilata in fascia soffre meno rispetto ai compagni di reparto, rendensosi protagonista nel primo tempo di alcune soluzioni personali che lo portano ad orbitare intorno alla porta di Pingitore. Nella prima frazione anche lui rimane a secco di palloni giocabili, ma è bravissimoa rimanere lucido ed a mordere al primo pallone possibile, anticipando perfettamente la difesa agognina e segnando un gol importantissimo. Nel secondo tempo la qualità della prestazione rimane alta, con il numero undici che si lancia su ogni pallone e che guadagna rimesse preziosissime per la squadra.
45'st Ambrosi sv
Pingitore 5.5 Il portiere ospite è protagonista in negativo della prima frazione di gioco: molto probabilmente subisce il contraccolpo di un calo nervoso molto evidente grazie al fatto che i suoi compagni mettono a ferro e fuoco la mediana avversaria, costringendolo all'inattività per più di venti minuti. Cosi', sul primo pallone pericoloso, valuta male l'intervento e devia un pallone alla sua portata, servendolo nei piedi di Marrone. Anche sul secondo gol l'estremo difensore si fa trovare impreparato, con le gambe larghe e leggermente oltre la sua linea di porta, pochi centimetri che gli impossibilitano di tentare un intervento sullo spiovente di Mariotti. Può poco sul colpo di testa di Bonaldo e la conclusione in buca d'angolo di Marrone, giocando invece un secondo tempo molto più solido e sventando numerosi palloni pericolosi sia bloccandoli che deviandoli in calcio d'angolo: insomma, un primo tempo da cancellare perchè bugiardo del vero potenziale del numero uno.
Lorenzini 6 Il numero due rossoblu è ottimo in fase di marcatura sui lanci lunghi, sfruttando i suoi centimetri per intercettare diversi palloni pericolosi: ma se da una parte le gambe lunghe lo aiutano, dall'altra sono la sua condanna nell'uno contro uno con Mariotti, che sfrutta il suo passo più veloce ed un maggior numero di giri al secondo per superarlo svariate volte. Lorenzini è il più tartassato della difesa agognina e viene spesso piegato dalla pressione novarese, faticando a trovare la soluzione giusta in fase di impostazione nel secondo tempo. Tuttavia con lo scorrere del cronometro riesce quantomeno a ritrovare il suo ruolo in campo, sventando alcune incursioni avversarie.
Rando 6 Il numero tre agognino gioca una partita solida ma in sordina: la sua fascia è poco considerata dal gioco novarese e non avvengono azioni degne di nota da quella parte del campo, con Rando che si fa sempre però trovare pronto quando interpellato e non esita a spedire diversi palloni in rimessa laterale; in fase offensiva è molto agile tra le linee e scodella diversi spioventi nell'area avversaria.
33'st Mouksid sv
Vasile 6 Il numero quattro gioca una partita di abnegazione, mettendo la squadra davanti a tutto: grazie alle sue corte leve è a suo agio nello stretto e si muove bene in fase di impostazione, ma la palla spesso e volentieri scavalca la sua zona di competenza costringendolo all'inattività: ma lui è bravissimo nel farsi trovare pronto soprattutto nel secondo tempo, quando è necessario aumentare i giri del motore.
Cairati 6.5 Il capitano rossoblu è il leader dei suoi, vocale e non: dirige la linea difensiva ospite con grande autorità ed esperienza, sfruttando i suoi centimetri per chiudere lo spazio aereo nella sua area. E' una vera e proprio torre che, nonostante l'altezza, non soffre i numerosi lanci lunghi, che cercano il tridente offensivo novarese in profondità: riesce sempre a recuperare il pallone ed eccelle in fase di marcatura, smuovendo le montagne graziel al fisico fuori di categoria. Gode di grande precisione nei lanci lunghi, che colgono sempre Celenza perfettamente, mentre l'unica sbavatura sulla sua performance rimane l'anticipo di Bonaldo sul gol del tre a uno, complice una generale incomprensione della difesa rossoblu.
23'st Bellomi 6 Entra e offre una prestazione solida alla squadra, risultando importante in fase di contenimento sulla sua fascia e diventando il punto di partenza del giro-palla della squadra; dai suoi piedi infatti, fin dal momento della sua entrata in campo, partono tutte le impostazioni di gioco agognine, con la compagine di Romanello che riesce nuovamente ad imbastire delle azioni pericolose grazie soprattutto al suo apporto.
Pisani 6 Lui più di tutti fatica nel corso del match, spesso soffocato da un Marrone incontenibile ed un Locarno tutt'altro che docile: entrambi gli danno filo da torcere e gli fanno girare la testa, ma il numero sei non scappa e si esalta nell'uno contro uno. Con il passare dei minuti prende le misure ed impedisce lo strapotere novarese nella sua fascia di competenza, ma pesa molto l'errore in scivolamento sulla rete di Marrone che chiude la partita.
Bogogna 6.5 Bogogna é sicuramente il più ispirato fin dal primo minuto: lo dimostra sia con tanta grinta e tanta tenacia, che sfrutta per asfissiare la linea difensiva novarese e recuperare palloni preziosissimi, ma anche tanta qualità: si muove a suo agio nello stretto e sulla fascia da un diavolo per capello al suo marcatore, trovando sempre il fondo e cogliendo i suoi compagni con cross precisi. Tuttavia, a partire dalla seconda metà della prima frazione di gioco, va lentamente a spegnersi e fatica a risultare incisivo, non riuscendo più a trovare i compagni come fatto in avvio anche nel secondo tempo, quando più serviva.
Campari 7.5 A centrocampo è un vero e proprio mastino, lottando su ogni pallone e tagliando spesso la trama del gioco novarese: trova il gol su una circostanza fortuita, ma aveva comunque colto Celenza con un passaggio degno di nota. Offre una prestazione di grande solidità e macina diversi chilometri, unico difetto quello di farsi prendere dal nervosismo nella seconda frazione di gioco: tuttavia il numero otto è bravissimo a incanalare quella rabbia in fame, che lo porta ad avere un secondo exploit appena prima del gol del tre a due dell'Accademia e lo fa lottare fino all'ultimo.
41'st Terazzi sv
Celenza 7.5 Il numero nove agognino è il punto di riferimento offensivo dell'Accademia ed il più pericoloso dei suoi fin dai primi minuti di gioco: corre,lotta e morde le caviglie di qualsiasi difensore per guadagnarsi il pallone, più volte scaldando i guantoni di Argento con conclusioni pericolose. Solo un sforzo corale della retroguardia gli impedisce di trovare il gol nella prima frazione di gioco, con il bomber che non demorde e propizia il gol di Campari grazie ad un'acrobazia che, riuscita, gli sarebbe valsa la copertina. E' perfetto nel non uscire dal gioco nella seconda frazione di gioco, rabbioso alla ricerca di quel gol negatogli solo da una super prestazione di Argento, e nonostante tocchi quantitativamente meno palloni nel secondo tempo, non solo è agile nell'occupare gli spazi vuoti e favorire i compagni, ma glaciale e predatore come un cobra a mordere il Bulè alla prima occasione disponibile, quando con una conclusione chirurgica accorcia le distanze e riempe il cielo novarese con un urlo di soddisfazione, a dimostrazione del cuore del bomber rossoblu.
Maragliotti 7 Detta il gioco per la prima mezz’ora, faticando poi a trovare la giocata giusta quando il fiato inizia a mancare, complice una difesa novarese che prende le misure all’attacco agognino. Continua ad aiutare i suoi ed è sempre pulito negli interventi, risultando fondamentale in fase di impostazione dal basso: nel secondo tempo si ritrova e fornisce una prestazione da vero centrocampista, recuperando diversi palloni importanti e servendo numerosi passaggi nell'area avversaria, propiziando il gol di Celenza.
41'st Gangemi sv
Vicari 6 Il numero undici tocca pochi palloni nel primo tempo e nel secondo, complice un gioco borgomanerese che non esalta la zona da lui occupata: è caparbio nell'andare a recuperarsi quei palloni da solo, tendendo alcuni pericoli verso la porta aversaria con conclusioni velenose e servendo più volte Celenza al limite dell'area, continuando a fare sportellate su ogni pallone.
25'st Zaretti 6 Fin dalla sua entrata in campo gioca una partita in sordina, facendo però tutte quelle piccole cose che servono all'attacco borgomanerese, sia per tenere alta la pressione sugli avversari sia per far rifiatare i titolari: il pallone recuperato in più, un'opzione in pià in fase di impostazione e soprattutto quella corsa in più per portare alta la pressione sulla gola della difesa novarese...