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Under 14

Oltre agli allenamenti lezioni di inglese e spagnolo, film educativi e attività di gruppo

Non solo calcio giocato, la grande iniziativa di una società del torinese con la scuola sempre al primo posto

In foto il gruppo dell'Academy Torinese con calciatori, allenatore e dirigenti in una delle varie attività settimanali

In foto il gruppo dell'Academy Torinese con calciatori, allenatore e dirigenti in una delle varie attività settimanali

Spesso si dice che all'interno di una squadra di calcio sia fondamentale avere alle spalle una società che contribuisca attivamente al successo dei proprio giocatori non solo in ambito agonistico o sportivo, ma anche sulla trasmissione di valori positivi che possano aiutare i ragazzi nel proprio percorso di vita, specie per le categorie giovanili. Uno degli esempi migliori in questo ambito è sicuramente quello dell'Academy Torinese Under 14, formazione che milita nel campionato provinciale di Torino e che ha costruito un progetto, denominato "New generation football players", che va ben oltre il mero raggiungimento dei risultati calcistici. Dirigenti e allenatore della squadra hanno infatti pensato di creare un'iniziativa sociale per educare i ragazzi in vari ambiti, partendo da quello calcistico, per arrivare all'insegnamento di alcune lingue e di alcune nozioni scolastiche che possano aiutare questi giovani calciatori nella loro crescita personale. Tutto nasce dall'idea di una delle famiglie di un calciatore di questa squadra, che, notando come molti ragazzi del 2011 appena usciti dalla scuola calcio non avessero una squadra per poter giocare ad inizio anno, hanno deciso di creare un gruppo di giovani "svincolati", o anche che non avessero mai giocato a calcio, in modo da dare l'opportunità ai ragazzi di giocare, ma anche di crescere sotto molti altri punti di vista. Alla base di questo progetto vi è, infatti, l'obiettivo di aiutare gruppi di ragazzi  svantaggiati o poco presi in considerazione, per ragioni non sempre legate alla loro bravura calcistica, nell'acquisire una serie di nozioni educative in tutti quegli aspetti fondamentali nell'età dell'apprendimento. Alla guida tecnica della squadra c'è Michelangelo Della Vecchia, detentore di patentino UEFA B, il suo compito non è solo quello di allenare i suoi giocatori durante i tre allenamenti settimanali, egli infatti si impegna personalmente nell'insegnare ai ragazzi l'inglese e lo spagnolo, facendo inoltre vedere una serie di film ai ragazzi, in lingua originale, sempre legati allo sport e ai valori che trasmette. In una settimana tipo dell'Academy Torinese, dunque, oltre alle tre sessioni di allenamento e alla partita del week end, si aggiunge un giorno extra, che può variare, in cui lo stesso allenatore tiene lezioni di spagnolo e inglese oppure, in base al rendimento dei ragazzi, proietta un film da cui può nascere una discussione e un confronto costruttivo. Questa "semi-convivenza" ha creato un bellissimo legame non solo tra calciatori e allenatore/dirigenti, ma anche con i genitori e le famiglie, che partecipano attivamente ai vari impegni in programma realizzati dalla società, e che approfittano di ogni buona occasione per stare insieme e consolidare i rapporti. Al centro di tutto, comunque, vi è il ruolo che la scuola ha nei confronti di questi ragazzi, per tecnico e dirigenza ciò che più è fondamentale è che questo gruppo di giovani segua con regolarità gli studi e che metta l'educazione didattica al primo posto; dopo pochi mesi i risultati sono ottimi, infatti molti ragazzi che ad inizio anno avevano delle difficoltà nell'andare a scuola, hanno migliorato il proprio rendimento scolastico riuscendo addirittura ad organizzarsi per svolgere i compiti assieme durante la settimana, anche se frequentano istituti diversi. Questo elemento è talmente cruciale in questa annata, al punto che la punizione per non aver svolto le proprie mansioni scolastiche è la non convocazione nella partita di campionato nel fine settimana. Un plauso va poi anche fatto al Dottor Luigi Borelli, che, nella sua veste di Coordinatore allo Sport della Circoscrizione 5 di Torino, ha saputo valorizzare le potenzialità di questo progetto e offrire ai ragazzi un'opportunità unica di crescita e sviluppo. Insomma, anche in una piccola società del torinese, può nascere una grande iniziativa che molto può fare per cambiare la vita di alcuni giovani ragazzi, sperando che di proposte come queste se ne parli sempre di più e si diffondano nelle realtà di provincia.

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