Under 15
31 Gennaio 2025
VAREDO UNDER 15 • Gabriele Di Riso, estremo difensore del Varedo
Ve lo ricordate Rogério Ceni, detto anche "O Mito"? E "El Bulldog" José Luis Chilavert? Per non dimenticare "El Loco" Higuita. Questi tre fenomeni, oltre ad essere stati straordinari portieri e aver rivoluzionato totalmente il proprio ruolo, erano anche degli infallibili goleador. Certo, ci vuole un pizzico di follia per fare cose di questo tipo. Ma anche immenso talento. Il primo ha totalizzato ben 131 reti in carriera. L'ex estremo difensore della nazionale paraguaiana ne ha segnate 62. Mentre Higuita ha gonfiato la rete 41 volte. Non solo rigori. Anche qualche gol su azione e - soprattutto - tante, tantissime punizioni. E proprio di punizioni parliamo questa volta. Gabriele Di Riso, portiere classe 2010 del Varedo, ha deciso di iscriversi alla lista e emulare questi tre mostri sacri siglando un gol pazzesco da palla inattiva.
È il 19 gennaio 2025. Si gioca Universal Solaro-Varedo, seconda giornata di ritorno del Campionato Regionale Under 15. Mancano cinque minuti al fischio finale e la squadra di Longo è sotto di tre reti. I gialloblù guadagnano una punizione poco prima della metà campo, la cui battuta - come spesso accade - viene affidata a Gabriele. Il portiere brianzolo si appresta a buttare il pallone in area di rigore, sperando in un colpo vincente di un compagno per poter riaprire il risultato e riaccendere le speranze di rimonta. Non ha ancora la minima idea di quello che succederà da lì a poco. La sfera comincia a viaggiare minacciosa verso la porta difesa da Perfetti. Sulle tribune cala il silenzio. Il pericolo si avvicina. Leggera deviazione della difesa dell'Universal - che rende la traiettoria difficile da leggere per il numero uno dei padroni di casa - e palla in buca d'angolo. L'estremo difensore del Varedo non si accorge subito della prodezza realizzata, complice la confusione creatasi in area di rigore durante il calcio di punizione. È il suo allenatore a complimentarsi con lui e a caricarlo per i minuti finali. Sfortunatamente per i gialloblù, il risultato alla fine non cambia. Ma che mattinata per Gabriele!
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La domanda sorge spontanea. Perché far battere la maggior parte dei calci piazzati ad un portiere? La risposta è molto semplice. Il destro di Gabriele è educato, potente e preciso. Rinvio lungo e forza nelle gambe sono le sue caratteristiche migliori. Oltre alle punizioni dalla lunghissima distanza, l'estremo difensore brianzolo si occupa - talvolta - di calci piazzati dai venti e venticinque metri. Il tecnico Longo si fida e affida spesso al portiere ex Juve Cusano, un vero e proprio valore aggiunto da palla inattiva. Ma il classe 2010 è pur sempre un portiere e il suo mestiere rimane quello di compiere miracoli con le mani. In questa stagione, infatti, è stato provvidenziale in più di un'occasione tra i pali. Rigore parato contro la FOR Soccer nella terza giornata di campionato. Rigore parato contro il Base 96 nel turno successivo. Insomma, determinante sia dentro che fuori.
Gabriele inizia a giocare in porta in maniera del tutto casuale. Militava nell'Aurora Desio e un bel giorno si ritrova a sostituire il portiere titolare. Da quel momento in poi, i pali sono diventati il suo porto sicuro. Oggi, con il Varedo, il desiderio di difendere la sua amata porta è ancora fortissimo. Con le sue parate (e i suoi gol) vuole provare a centrare l'obiettivo salvezza insieme alla sua squadra: «Lottiamo per salvarci, anche se non è così facile. Il gruppo è affiatato e determinato. Cercherò di fare il possibile per aiutare la squadra a non retrocedere». Il destino dei ragazzi di viale Brianza è ancora tutto da scrivere. Una cosa, però, è certa: Gabriele può e vuole rendersi protagonista da un momento all'altro per scrivere un'altra pagina di storia.