Trofeo Annovazzi
05 Febbraio 2025
TORNEO ANNOVAZZI, LEONARDO LARATTA
L'Aldini dei fenomeni, il Club Milano delle star, il Ponte San Pietro che non muore mai, la Masseroni delle meraviglie. Assoluta poesia, calcio allo stato puro. Sono i classe 2011 forti della Lombardia, quelli che dalla prossima settimana si ritroveranno a giocarsela contro le prof. Dove trovare tutto questo? Sempre nel solito posto, alla solita ora, da 44 anni a questa parte. È il Trofeo Carletto Annovazzi, la Bracco Cup, il gioiello dell'Enotria e di Giovanni Stringhini. È il fiore all'occhiello di tutta la Lombardia. Perché quando varchi i cancelli di via Cazzaniga 26 nel periodo del torneo più famoso della regione ti senti a casa e ti sale la fame (e non per il profumo di salamelle dell'infaticabile bar): ti viene fame di veder giocare le promesse del nostro calcio, quello più bello, quello che mescola dilettantismo e professionismo come due facce della stessa medaglia. Il secondo appuntamento del tabellone 2025 non ha deluso le aspettative, rese sempre più sfavillanti da 43 anni di onorabilissima carriera: quattro partite, due campi storici, due tribune gremite per divertirsi e osservare... lì c'era la Creme de la Creme della Lombardia.
Bisognerà pur partire da qualche parte. Scegliamo l'ordine cronologico, così da non fare torto a nessuno. D'altronde, le otto squadre che scendono in campo (Aldini, Pro Sesto, Masseroni, Cimiano, Schiffino, Ponte San Pietro, Club Milano, Rhodense) sono tra quelle che hanno fatto la storia, passata e recente, della regione. Tutte ugualmente leggendarie, ma sì, da qualche parte bisognerà pur partire. Bando alle ciance allora, sotto con i risultati, si comincia dall'Aldini dei fenomeni. Eh sì, non si smentiscono mai. Lo ha imparato bene la Pro Sesto, a cui tocca inchinarsi di nuovo ai classe 2011 di Taini dopo lo scontro di un mese fa al Secondo Memorial Piero Frosio. I giganti di Milano contro i "piccolini" di Sesto. Che poi, "piccolini" a chi? La Pro Sesto ci mette tutta l'anima del mondo, tutte le gambe e tutte le sinapsi. Ma nulla, l'Aldini è semplicemente troppo forte. Dopo circa 20 minuti di equilibrio, è capitan Zappia a mettere la pratica in discesa. Calcio d'angolo, inserimento da maestro, ressa in area, gol. E uno è andato. Il secondo arriva ad inizio secondo tempo, noncurante dell'ottimo lavoro difensivo di Sorbino e Belloni. Questa volta l'applauso se lo prendere Sartirana, il grande e grosso numero 5 di via Felice Orsini. Sulle tribune si vocifera che questa Aldini può giocarsela con le prof. Staremo a vedere, adesso arriva l'Albinoleffe.
E sul sintetico? Stesso risultato, un 2-0 pulito pulito. Stessa qualità, uno spettacolo ugualmente memorabile. Cambiano i protagonisti, quelli sì. Masseroni contro Cimiano, due pezzi di storia equamente divisi tra Est e Ovest di Milano. Lo scontro tra titani comincia ad assumere tinte azzurre al 26' del primo tempo, per poi diventare una sinfonia definitivamente blues alla fine della ripresa. L'ingrediente segreto è presto detto: due punizioni chirurgiche di Rapacciulo, che prima ispira l'inserimento di Calato e poi la chiusura della questione firmata dal subentrato Nuzzolo. E adesso, signore e signori, la Masse guarda avanti: giovedì prossimo c'è il Lecco, scaldati i motori?
Dunque vediamo un po': una rimonta, un rosso, un gol in rovesciata, un rigore parato, una partita decisa tutta ai rigori. Chiamatele pure emozioni forti. Tra Schiaffino e Ponte San Pietro è tutta una ruota che gira, prima in favore dei rossoneri, poi dalla parte dei bergamaschi. 10 minuti, due gol, uno più bello dell'altro: prima capitan Maniero, poi l'assist man Fortin. 2-0 per lo Schiaffino, con Buschi che si sfrega le mani e il Ponte San Pietro decisamente sotto pressione. Ma si sa, a Bergamo le ossa sono forti e gli animi temprati. Basta un attimo, riprendere la concentrazione, ritrovare il bandolo della matassa, e l'impresa è servita: la doppietta nel secondo tempo di Falardi è tutto quello che serve per portarla ai rigori. Se ci mettete pure che il secondo gol del bomber bergamasco è una rovesciata clamorosa, lo Schiaffino para un rigore con Favaloro e rimane pure in 10 per l'espulsione di Seccia avete tutti gli ingredienti per quella che può essere tranquillamente definita la partita dell'anno (sì, anche se siamo a febbraio). Sulla roulette dei calci dagli 11 metri, poi, il protagonista è un clamoroso Salvi, che ne para addirittura due e blocca il risultato sul 4-2 per il suo Ponte. Accademia Inter, sei avvisata.
Ci siamo tenuti per ultimo il piatto più succulento. Perché se c'è una cosa che abbiamo imparato, è che il Club Milano dei classe 2011 non delude mai. Spettacolo e adrenalina, anche contro una squadra tosta come la Rhodense. E dunque, largo alla rimonta del secolo (sì, anche se siamo solo negli anni '20). Gli arancioneri recuperano in un battibaleno lo svantaggio iniziale causato da un Ripamonti in stato di grazia: sono Santangelo e Raimondi ad incaricarsi del lavoro sporco. Poi, la grande stoccata: Laratta - il solito Laratta, lo show-man di Pero - si inventa un gol clamoroso direttamente da punizione, mentre Frazzetto ci mette la solita verve in un tap-in bellissimo che porta tutto sul 3-2 per i biancorossi. Il triple fischio scolpisce l'impresa su pietra: contro l'Enotria ci va il Club Milano.
E adesso, bisogna riprendere un po' il fiato. La tachicardia è stata tanta. Ma non ci sarà troppo tempo per riposarsi e metabolizzare: i primi turni contro le prof si svolgeranno già giovedì 6 febbraio, con in campo Alcione e Varesina, Scarioni e Renata, Sarnico e Monza, Vis Nova e Como. Il torneo Annovazzi non è mai stato così bello.
ALDINI-PRO SESTO 2-0
MASSERONI-CIMIANO 2-0
SCHIAFFINO-PONTE SAN PIETRO 2-2 (4-6 d.c.r.)
CLUB MILANO-RHODENSE 3-2